Il tempo passa per tutti, ma non per tutti passa allo stesso modo. Questa massima è perfetta per inquadrare oggi il "valore" di una moto come la MV Agusta Brutale 750 S, la prima versione di questa bellissima naked.

A lei ci si avvicina con un minimo di timore reverenziale per la sua esclusività e il prestigio legato al marchio sul serbatoio. La quattro in linea lombarda fa parte di quella categoria di mezzi che, al di là delle valide prestazioni globali, mettono sul piatto un bel "carico" di nobiltà. Insomma, stiamo parlando di quelle moto che spesso si sognano e basta e che, da nuove, sono spesso inarrivabili.

Ma, come dicevamo all'inizio, il tempo passa per tutti e oggi anche la prima Brutale, in commercio dal 2002 al 2006, si trova sul mercato dell'usato a prezzi assolutamente abbordabili. Potrà quasi sembrare strano, ma non è difficile trovare degli esemplari poco sfruttati e (ovviamente) ben tenuti in vendita tra i 4000 e i 5000 euro. Certo, non sono pochi, ma tra lei e una qualsiasi naked di quegli anni "non c'è partita". E questo proprio perché per lei il tempo non è passato allo stesso modo delle rivali: la Brutale da allora si è evoluta, ma esteticamente è sempre rimasta uguale a se stessa.

La linea è bellissima, un "instant classic", e non ha mai subito restyling profondi. Risultato? Se mettete vicine la prima 750 e l'attuale 1090, potreste quasi giocare a trovare le differenze. Spesso su queste pagine abbiamo scritto frasi del tipo "pensare all'usato non è una rinuncia" oppure "in ogni caso il design risulta ancora gradevole". Non sono pietosi eufemismi per nascondere un difetto, ma è altrettanto vero che una moto con otto o dieci anni sul groppone ha tutto il diritto di non essere più "attuale". Qui il discorso è diverso: la Brutale è la Brutale. Punto.

E, se vi piace, se l'avete sempre sognata... beh, fate bene a guardare all'usato perché al di là di un'erogazione forse un po' appuntita, al di là di una potenza ormai "normale" (108 CV dichiarati), al di là di qualche capriccio dell'impianto elettrico, al di là di tutto, la 750 S è una moto di prestigio, di quelle che divertono nella guida, riempiono gli occhi da ferma e appagano lo spirito anche solo al pensiero di possederne una.

Ma cosa controllare nel caso di acquisto? Ovviamente che sia stata sempre curata presso una struttura competente (meglio se ufficiale). Le prime, commercializzate tra il 2003 e 2004 con omologazione Euro1, sono prive di veri difetti salvo il consumo a volte un po' alto e di un livello di comfort scarso.
A detta dei proprietari le Euro2 (2005-2006) consumano meno, ma possono presentare problemi all'impianto elettrico. In particolare segnaliamo una certa debolezza della centralina servizi: controllate che sia stata sostituita con una più recente, in caso contrario avete buon gioco per tirare un po' sul prezzo.

Le rotture vere e proprie rimangono nei limiti della statistica, ma resta inteso che questa moto va "amata e coccolata"... Come dire, non basta cambiare l'olio.