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Dunlop Sportsmart2

di Fabrizio Giulini il 11/10/2013 in Moto & Scooter

Cosa c'è di meglio per provare un nuovo pneumatico di un confronto a pari moto con il vecchio modello?

Dunlop Sportsmart2
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Per presentare i nuovi pneumatici Sportsmart2, Dunlop ha organizzato una presentazione ben articolata: in due giornate abbiamo potuto provare le nuove coperture su differenti moto e in diverse condizioni di aderenza, ma soprattutto abbiamo avuto modo di confrontarli con i "vecchi" Sportsmart. Siamo così passati dalla pista test di Mireval, nel sud della Francia, a un percorso stradale alla scoperta delle gole del Tarn, un canyon scavato dal fiume tra il Causse Méjean ed il Causse de Sauveterre.

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Migliorare un prodotto valido come lo Sportsmart non era un compito facile, ma il reparto di ricerca e sviluppo della Dunlop in dodici mesi di lavoro (con 687 pneumatici/prototipi costruiti e 368.000 km di test percorsi) è riuscito a eliminare le piccole lacune riscontrate dai clienti, che lamentavano principalmente scarso comfort e poca maneggevolezza.

Nella progettazione dei nuovi Sportsmart gli ingegneri hanno sviluppato nuove mescole per migliorare le prestazioni e l'aderenza su fondi bagnati, e allo stesso tempo aumentare la stabilità alle altissime velocità delle attuali supersportive di maxi cilindrata che sfiorano o superano i 300 km/h.

Com'è fatto

Nella costruzione del pneumatico anteriore la Dunlop ha utilizzato la tecnologia JLB (Jointless Belt): una cintura di fili d'acciaio che avvolge longitudinalmente tutta la superficie della carcassa, rendendola particolarmente rigida ed evitando deformazioni anomale soprattutto in frenata. Nuovo anche il compound monomescola e il profilo, ora molto più "a pera", che garantisce una maggior impronta a terra (+14% di superficie rispetto allo SportSmart) e una miglior maneggevolezza. Il peso è invece calato del 7% rispetto al predecessore.
Queste novità hanno reso possibile ridurre lo sforzo sul manubrio in fase di curva di ben il 23%, secondo le stime dei tecnici Dunlop. Ma la novità più appariscente è il nuovo disegno del battistrada con la classica scolpitura a V rovesciata, ruotata di 180°, che permette una maggior evacuazione dell'acqua che si incunea sotto il battistrada, migliorando nettamente le prestazioni sul bagnato, il comfort e, non meno importante, il consumo.

Per il posteriore la Dunlop ha introdotto per la prima volta nella produzione di serie la tecnologia JLT (Joinless Tread) che permette, grazie ad un erogatore di strisce di battistrada, di posizionare differenti mescole in modo preciso allo scopo di non avere giunzioni ed evitando cosi il generarsi di fastidiosi scalini durante il degrado del pneumatico.
Al posteriore troviamo così ai lati, sulla spalla del pneumatico, un compound più morbido costituito al 100% da silice ad elevata dispersione, per avere il massimo grip a elevati angoli di piega; e un compound più duro al centro, per una miglior stabilità e un consumo inferiore. Il peso complessivo risulta diminuito dell' 8%, consentendo al pneumatico di assorbire meglio le sconnessioni stradali a tutto vantaggio del comfort.

E ora è venuto il momento di vedere come vanno!

Dunlop Sportsmart2
Per mettere alla prova i nuovi SportSmart² e apprezzarne le migliorie introdotte rispetto al predecessore la Dunlop ha organizzato un triplice confronto: sulla pista asciutta di Mireval, sul tracciato allagato sito all'interno dell'impianto Dunlop e su un percorso stradale tortuoso e accidentato di ben 300 km.

La prova in pista
In pista troviamo ad attenderci due Honda CBR600RR con pressioni standard e due Yamaha YZF-R1 con pressioni 2,1 atm all'anteriore e 1,9 atm al posteriore. Le moto sono gommate sia con lo SportSmart², sia con il predecessore SportSmart per consentirci di fare un confronto diretto.
Con la Yamaha R1 notiamo subito una maggior maneggevolezza: l'anteriore è molto agile nei cambi di direzione e nella serie di curve a forma di Omega del circuito di Mireval. Il rigore nel mantenere la traiettoria invece, lo si percepisce nella percorrenza del lungo curvone da terza in discesa posizionato dopo il rettilineo principale.
Anche in sella alla Honda il giudizio del nuovo SportSmart² è positivo: ritroviamo la facilità nello scendere in piega e, considerando che le pressioni di gonfiaggio sono stradali, il grip risulta sempre elevato soprattutto all'anteriore.

Nel confronto del posteriore, con la mille di Iwata, si nota la differente costruzione della carcassa. Sotto gli elevati valori di coppia, ai medi regimi, del propulsore giapponese, la nuova copertura posteriore si "muove" facendo intervenire il controllo di trazione molto spesso ad elevati angoli di piega, consigliandoci di passare dalla mappa "A", la più cattiva, alla mappa "Standard".
Lo SportSmart² è del resto un pneumatico puramente stradale che all'occorrenza può essere utilizzato per sporadiche uscite in pista: infatti sulla più pacata Honda CBR600RR, non ha evidenziato nessun problema di perdita di aderenza del posteriore.

La prova sul bagnato
Per questo test il tracciato è stato completamente allagato, con uno strato di acqua alto ben 10 mm distribuito lungo tutto il percorso.
Le moto utilizzate per il test sono due Suzuki GSR 750, fortunatamente equipaggiate di ABS e con montate sia le nuove SportSmart² sia le precedenti SportSmart. Il feeling che trasmette il nuovo anteriore è notevole grazie alla maggior impronta a terra e al nuovo disegno del battistrada, che drena una maggior quantità d'acqua.
Nella prova di frenata riusciamo più volte a far entrare l'ABS e, nel confronto tra nuovo e vecchio, notiamo che l'intervento del sistema di antibloccaggio avviene più frequentemente sul "vecchio" SportSmart, segno che la nuova copertura garantisce una maggiore aderenza prima di arrivare a bloccaggio.

La prova su strada
Pensavamo di fare il solito breve giro su strada intorno al circuito di Mireval, e invece la Dunlop ha pensato bene di farci visitare la sua fabbrica europea dove vengono costruiti proprio gli SportSmart². L'impianto produttivo sorge a Montlucon, nell'entroterra francese a 300 km dall'impianto di Mireval. Nel lungo percorso, Dunlop ha scelto strade di montagna con un manto stradale non proprio perfetto per farci saggiare le qualità di comfort del nuovo SportSmart² rispetto al predecessore, mettendoci anche in questo caso a disposizione diverse Suzuki GSR 750 equipaggiate con le nuove e con le precedenti coperture.
Il risultato è stato sorprendente: la nuova copertura, soprattutto la posteriore, riesce ad assorbire e a filtrare meglio le asperità e le buche del terreno, a tutto vantaggio della nostra amata schiena che deve subire minori indolenzimenti della zona cervicale.
Quanto alla maneggevolezza, ritroviamo lo stesso feeling riscontrato in pista: nel misto stretto con cambi di direzione in rapida successione, le nuove SportSmart² sono nettamente superiori alle SportSmart.

Dunque obiettivo raggiunto dagli ingegneri Dunlop nell'evolvere un prodotto già valido come il predecessore ma migliorato, con la nascita dello SmartSport², sotto il profilo del comfort della maneggevolezza e delle prestazioni sul bagnato.
Lo SportSmart² sarà il pneumatico scelto come primo equipaggiamento sulla nuova KTM 1290 SuperDuke e sarà disponibile dalle prossime settimane nelle seguenti misure:

Disponibili dal 09/10/13
• 120/60ZR17 (55W) TL SX SPORTSMART²
• 120/70ZR17 (58W) TL SX SPORTSMART²
• 160/60ZR17 (69W) TL SX SPORTSMART²
• 180/55ZR17 (73W) TL SX SPORTSMART²
• 190/50ZR17 (73W) TL SX SPORTSMART²
• 190/55ZR17 (75W) TL SX SPORTSMART²

Disponibili da Gennaio 2014
• 180/60ZR17 (75W) TL SX SPORTSMART²

Disponibili da giugno 2014
• 200/55ZR17 (78W) TL SX SPORTSMART²

Disponibili da maggio 2014 con codice velocità H
• 110/70R17 54H TL SX SPORTSMART²
• 120/70R17 58H TL SX SPORTSMART²
• 150/60R17 66H TL SX SPORTSMART²
• 160/60R17 69H TL SX SPORTSMART²
Dunlop Sportsmart2
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