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Michelin Power Pure: il Bibendum dimagrisce

di Walter Tortoroglio il 16/03/2010 in Moto & Scooter

Pesa 1 kg in meno del Power 2CT, offre più maneggevolezza e si apprezza soprattutto nell'uso di tutti i giorni, anche su asfalto umido o bagnato. La strada è il suo regno, in pista invece mostra qualche limite

Michelin Power Pure: il Bibendum dimagrisce
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La Michelin ha lanciato sul mercato un pneumatico stradale con velleità pistaiole: il suo nome è Power Pure ed è la diretta evoluzione del Pilot Power 2CT. La Casa francese, con questo prodotto sviluppato in collaborazione con il team Experience del Mondiale Endurance, punta infatti al motociclista sportivo, che magari sporadicamente voglia cimentarsi in pista.
La nuova gomma è stata sottoposta ad una forte cura dimagrante arrivando ad un risparmio (dichiarato dai tecnici Michelin) di un chilogrammo per coppia di pneumatici. Questo risultato è stato raggiunto sostituendo il classico cavo d'acciaio che compone la carcassa con uno in fibra aramidica del peso dieci volte inferiore. Per il resto, dal vecchio Pilot Power 2CT è stata ereditata la tecnologia doppia mescola ampliando però la sezione morbida che adesso garantisce un grip notevole anche ad angoli di piega ridotti. Il disegno del battistrada deriva dalla gomma intermedia (quella usata con l'asfalto umido) utilizzata dai piloti Michelin nel Mondiale Endurance.

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Vista la temperatura prossima agli zero gradi, l'asfalto bagnato e qualche fiocco di neve caduto al mattino, non siamo molto felici all'idea di uscire su strada. Ma dopo aver percorso pochi chilometri in sella ad una Kawasaki Z750 ci siamo resi conto che il Power Pure entra in temperatura molto velocemente ed ha ottime doti di tenuta sul bagnato. Il pneumatico ci ha trasmesso una piacevole sensazione di "completo controllo", sia nell'inserimento in curva sia in accelerazione, senza la minima perdita di aderenza. La prova stradale viene superata quindi a pieni voti dopo un tour di oltre 70 chilometri sulle tortuose strade collinari intorno alla cittadina spagnola di Almeria.
Siamo più fortunati al pomeriggio, quando, appena prima del nostro turno in pista, spunta il sole, che permette di testare le coperture nella migliore condizione. Affrontiamo il primo turno di guida sulla tecnica pista spagnola di Almeria con una Kawasaki Ninja ZX6-R e, dopo due giri a bassa velocità per scaldare le gomme, iniziamo a spingere progressivamente, arrivando però ben presto al limite dell'anteriore che non offre il grip necessario ad entrare in curva con i freni tirati.
Cambiamo moto e anche la resa della gomma anteriore cambia. In sella alla Ducati 848 non avvertiamo così precocemente la carenza di grip all'avantreno, ma non riusciamo comunquea raggiungere la necessaria confidenza per spingere davvero forte. Il posteriore tende a pattinare quando proviamo ad anticipare l'apertura del gas, il che ci suggerisce di non spingere "a tutta".
Ci resta un turno di guida, molto particolare. I tecnici Michelin ci fanno testare per tre tornate una BMW S 1000 RR con zavorra totale di un chilo sulle ruote, utilizzata per simulare il peso delle vecchie Pilot Power 2CT, sessione seguita da altri tre giri senza la zavorra. La differenza è sorprendente: nei cambi di traiettoria sembra che la moto pesi la metà rispetto a prima, infatti, a causa dell'effetto giroscopico, un chilogrammo sulle gomme influisce moltissimo sul comportamento dinamico del mezzo.
In conclusione, possiamo affermare che la nuova Michelin Power Pure è un'ottima gomma per l'uso stradale sportivo e che anche su asfalto bagnato la sua resa è buona. Non è però un pneumatico prettamente da pista, anche se permette a chi lo monta sulla propria moto di divertirsi "una tantum" in circuito, a patto di non cercare la prestazione cronometrica.
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