Capita a volte che un giornalista debba pagare per scrivere un articolo. Oggi è successo a me, ma ammetto di essere molto divertito dalla cosa.
Ore 8.50, sono seduto su un treno, in stazione, a Roma, in attesa di partire. Sfoglio il quotidiano mentre sul sedile di fronte ho lasciato poggiata la copia nuova di Dueruote, appena comprato (sì, vivendo a Roma io Dueruote lo compro) e ancora incellofanato.

La gente passa nel corridoio, e cerca posto a sedere. Un tizio, sui trenta, si ferma e guarda la copertina di Dueruote. Poi accenna a ripartire, si volta di nuovo, lo guarda e mi chiede: "Posso?". "Certo", rispondo io, orgoglioso che qualcuno voglia leggere il "mio" giornale.
Così lui prende la rivista e se ne va. Si, se n'è proprio andato bello deciso con la mia copia di Dueruote, ancora incellofanata.
Credo di aver avuto un sorrisetto idiota dipinto sul volto. Mi sono guardato intorno vergognandomi un po' per essere stato preso così sul naso. Ho cercato le telecamere nascoste di "Scherzi a parte". Non sapevo se poggiare il giornale e corrergli dietro o se mettermi a ridere.
Di certo fossi stato una persona normale mi sarei arrabbiato. Invece ho cominciato a pensare da subito a questo articolo, al fatto che avevo fatto pubblicità alla mia rivista, al possibile titolo per queste poche righe e all'aumento netto di due euro al mese che questo mese chiederò al Direttore.
Beh, confesso che la sensazione è quella di aver speso 2 euro per iniziare la giornata più di buon umore. In fin dei conti, ho la fortuna di lavorare per un giornale che va letteralmente a ruba!
Però non prendeteci gusto…