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Suzuki GSX-R 600: mappa 1, 2 o 3?

di Fabrizio Giulini il 25/02/2008 in Moto & Scooter

Amichevole ed efficace grazie alla ciclistica bilanciata e alle modifiche al propulsore ora offre anche la possibilità di scegliere tre mappature. Dopo averla provata sul circuito di Misano possiamo dire "la gixxer c'è!"

Suzuki GSX-R 600: mappa 1, 2 o 3?
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Misano - GSX-R una sigla mitica nel panorama delle ipersportive, soprattutto nel segmento delle 600 dove la Suzuki, presentando la nuova K8, ha voluto migliorare con lievi ma mirate modifiche una moto già performante, per renderla ancor più appagante e veloce.
Esteticamente, alle linee taglienti e aggressive con il caratteristico doppio gruppo ottico verticale si aggiungono, in questa versione 2008, due fari abbaglianti laterali, un restyling che anticipa il nuovo corso Suzuki in tema di look.

Il motore, pur invariato nelle misure di corsa ed alesaggio, ha un rapporto di compressione superiore, una nuova profilatura dell'albero a camme e migliorie al basamento atte a ridurre le perdite di potenza meccaniche. Modificato anche il sistema di iniezione con nuovi iniettori e diverso diametro dei corpi farfallati; inoltre lo scarico è stato modificato sia nel diametro che nel volume del silenziatore. Tutto questo permette di avere una maggior coppia ai bassi e medi regimi per un erogazione più omogenea sia per l'utilizzo in pista sia per la guida sulle strade aperte al traffico.

Altra novità è l' S-DMS, ovvero il sistema che permette di variare (con un interruttore posto sul blocchetto di destra) i parametri della centralina motore, con tre step che permettono di incrementare la potenza del 20%.
Telaio e forcellone sono uguali al modello 2007 ma fa la sua comparsa l'ammortizzatore di sterzo a controllo elettronico derivato da quello montato sul GSX-R 1000. L'impianto frenante Tokico sfoggia invece pinze radiali a 4 pistoni simili a quelle della nuova Hayabusa e dischi da 310 mm.
Nuovo desing per i cerchi che permettono di contenere ulteriormente il peso, questo per migliorare le performance in maneggevolezza e accelerazione.
Tre sono le varianti cromatiche: bianca-nera-blu con ruote blu, bianca-nera-grigia con ruote bianche, o totalmente nera. Disponibile dai concessionari dai primi di marzo ad un prezzo di 10.400 euro, chiavi in mano.
Presentata nella nebbiosa e umida Misano, la GSX-R mette subito in mostra il suo miglior pregio, ovvero la facilità di guida, regalando al pilota un feeling elevato tanto nel veloce quanto nel misto stretto.
La posizione in sella risulta comoda anche per chi supera il metro e settanta anche grazie alle pedane regolabili sia verticalmente sia orizzontalmente. Buona la protezione aerodinamica offerta dal cupolino.
La ciclistica, ben assecondata dalla nuova gommatura Bridgestone BT016, permette di acquisire un buon ritmo, anche grazie alla buona rapidità di inserimento in curva, permettendo di raggiungere angoli di piega elevati. In questo senso un ruolo di primo piano è offerto dall’avantreno, molto comunicativo e sincero nelle reazioni.
Svelta nei cambi di direzione, la GSX-R risulta efficace sui curvoni in appoggio del rinnovato circuito romagnolo dove, grazie anche al nuovo ammortizzatore di sterzo elettronico, mantiene la traiettoria impostata con rigore pur dovendo spingere parecchio sul mezzo manubrio interno per farla andare alla corda della curva.
Ottimo il carattere del motore che, con i miglioramenti effettuati dai tecnici giapponesi, risulta generoso fin dai regimi medio bassi. Un vantaggio su strada, dove il sincopato ricorso al cambio è scongiurato, ma anche in pista in uscita dalle curve con il motore basso di giri.
In questo senso aiuta anche la possibilità di scelta della mappatura della centralina. La C è consigliata in caso di pioggia o scarsissima aderenza; con la B invece è possibile spalancare il gas senza tante remore anche in uscita di curva mentre con la A si ha il massimo in termini di erogazione. In questo caso però prudenza con il polso destro.
Promosso sia l’impianto frenante Tokiko, sempre pronto e modulabile anche dopo un turno di 30 minuti di pista, sia l’antisaltellamento sempre efficace nell’evitare gli sbandieramenti del retrotreno.
Insomma questa GSX-R e’ “facile”, generosa nell’erogazione anche per un utilizzo stradale, e adatta anche a chi si avvicina per la prima volta alle ipersportive con la voglia di assaporare l’emozione di un turno in pista.
Motore: 4 cilindri in linea trasversali a 4 tempi, raffreddamento a liquido;
alesaggio per corsa 67,0x42,5 mm; cilindrata 599,0 cc; rapporto di compressione 12,8:1.
Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro.
Alimentazione a iniezione elettronica con doppie farfalle e doppio iniettore a 8 fori per cilindro, diametro corpi farfallati variabile da 46 a 36,5 mm. Capacita serbatoio carburante17 litri.
Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione: primaria a ingranaggi, finale a catena (43/16). Frizione multidisco in bagno d’olio con dispositivo antisaltellamento e comando meccanico. Cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio a doppio trave diagonale in alluminio; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 41 mm completamente regolabile, escursione ruota 120 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 130 mm.
Cerchi: anteriore 3,50”x17, posteriore 5,50”x17. Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni : anteriore a doppio disco in acciaio da 310 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm e pinza a singolo pistoncino.
Dimensioni ( mm ) e peso : lunghezza 2040, larghezza 715, altezza sella 810, interasse 1400. Peso a secco 165 kg.
Prestazioni dichiarate: Potenza 92 KW ( 125 CV ) a 13.500 giri/min Coppia 68,6 Nm a 11.500 giri/min
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