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info: https://www.dueruote.it/news/moto-scooter/2007/12/10/pianeta-giappone.html
Moto & Scooter

Pianeta Giappone

di Fabio Cormio
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Un mondo di moto che con le nostre, spesso, hanno poco a che fare. Ecco i modelli più affascinanti, quelli che qui – forse - non vedremo mai. E che lì hanno prezzi molto, ma molto più bassi

La pubblicità della Kawasaki W400
Honda, Kawasaki, Suzuki, Yamaha: i quattro giganti giapponesi esportano moto in tutto il mondo, dominano in tutte le categorie i mercati internazionali, da quelli più evoluti (l'europeo e il nordamericano) a quelli che hanno una forte domanda di veicoli utilitari (Sud-Est asiatico, Sudamerica).
Di rado però ci si occupa del mercato interno giapponese: un contesto molto particolare, data l'offerta di moto e scooter interessanti, dal design raffinato e quasi sempre dal sapore vintage, ma che spesso non vengono importati in Europa.

I motivi sono diversi e riguardano principalmente l'appetibilità da parte dei nostri motociclisti, notoriamente affamati di CV, di veicoli che se la giocano soprattutto sul fascino old-style unito alla maneggevolezza delle piccole cilindrate. Già perché in Giappone, come molti sanno, la gran parte del parco moto circolante rientra nei 400 cc, categoria che richiede una patente più semplice da conseguire e meno costosa, nonché prezzi di assicurazione del veicolo molto più bassi.
Proprio nelle cilindrate 250 e 400 sono prodotte molte moto semplici di ogni genere, dalle fuoristrada specialistiche alle sportive: regine del settore, tuttavia, sono le fuoristrada in stile scrambler anni '70 (molti i modelli dai prezzi inferiori ai 3.000 euro).

Addentrandosi nei listini, si scopre che moto identiche o paragonabili a quelle importate in Europa hanno, nel Sol Levante, prezzi molto, molto più bassi.
Due casi eclatanti sono targati Honda e Yamaha (anche se parliamo delle versioni '07): la CBR1000RR qui da noi costa 13.700 euro, in Giappone poco meno di 8.000; il T Max qui viene via per circa 9.000 euro, a Tokyo lo comprano a 5.200 circa.
Affascinante e semplice. E' la Honda CB400 Super Bol d'Or, naked quattro cilindri in stile rétro. costa l'equivalente di 4.048 euro...
L'Honda Little Cub 50. Stile vintage (che deve molto all'Aprilia Scarabeo), meccanica semplicissima, iniezione elettronica, prezzo di poco superiore ai 1.000 euro
In Giappone la Kawasaki commercializza col proprio marchio anche uno scooter, l'Epsilon, che sostanzialmente è un Suzuki Burgman 250
La ZRX 400 ha 53 CV per 187 kg. Riprende chiaramente l'estetica della Lawson Replica (c'è anche bianca e verde) e costa l'equivalente di 4.106 euro. In Italia ci si compra uno scooter 250, quando va bene...
L'Honda PS250 on ha nulla a che vedere con i nostri PS 125 e 150, bensì è parente stretto dello Zoomer. Essenzialità, robustezza, un "morbido" motore da 19 CV; costa poco più di 3.000 euro.
Una delle nostre jap preferite è la Suzuki Grass Tracker Big Boy 250: costa circa 2.460 euro e qui da noi sicuramente si ritaglierebbe la sua fetta di mercato.
Lo Yamaha RZ50: stile anni Sessanta, motore 2T da oltre 7 CV per 80 kg di peso. A poco più di 2.000 euro.
Da noi la Kawasaki W650, replica della Triumph Bonneville, non ha attecchito più di tanto. In Giappone invece la vendono ancora e c'è anche la sorella da 400 cc, sempre bicilindrica in linea, con una trentina di CV. Costa meno di 4.000 euro
Lo Yamaha Maxam, vero maxiscooter cargo. Motore 250 cc a iniezione, 2.360 mm di lunghezza, bagagliaio dalla capienza automobilistica e due comode poltrone. Costa 4.000 euro.
La Yamaha XJR400R è un grande classico in Giappone e costa circa 4.060 euro. Da noi esiste solo la sorellona 1300

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