H-D XL 1200N Nightster

La nuova Sportster è nera, bassa ed essenziale. Arriva in Italia in queste settimane a un prezzo particolarmente concorrenziale che lascia prevedere sostanziosi volumi di vendita

New Jersey (USA) - Ve ne avevamo dato notizia su queste pagine già in gennaio. In effetti, sebbene presentata in USA nel corso dell'inverno, la XL 1200N Nightster ha richiesto alcune modifiche imposte dagli standard di omologazione in Europa.
Tanto per cominciare, la linea essenziale ha dovuto dire addio al retrotreno con portatarga laterale: la targa è stata invece installata in posizione tradizionale ma il gruppo ottico è stato integrato negli indicatori di direzione a led.

È comunque indubbio che a Milwaukee siano ottimisti riguardo ai volumi di vendita che la Nightster potrà totalizzare: cafe racer essenziale e fascinosa, con livree in cui il nero (meglio se opaco) la fa da padrone e caratterizza sin nei dettagli il celebre bicilindrico raffreddato ad aria, coi suoi 10.300 euro è la Sportster 1200 più a buon prezzo. Si confronterà in una fascia di mercato agguerrita in cui è indispensabile avere carattere. E la Nightster, di carattere, ne ha da vendere…

Sella monoposto ribassata, sospensioni basse anch’esse, forcella coi foderi neri, aggressivi e coi soffietti, come si usava sulle sportive di una volta. Cerchi col canale nero, finiture del motore nere e grigie, rigorosamente opache.
La Nightster è un progetto che mira all’essenzialità e che incontrerà certamente il gusto europeo. In sella è inequivocabilmente una Sportster: con una posizione di guida strana, con le pedane centrali che raccolgono le gambe, in avanti come il busto proteso ad impugnare il manubrio a corna di bue. Particolarmente vicina, per escursioni delle sospensioni e scarsità del comfort offerto, alla XL 1200L Sportster “Low” (risptto alla quale però ha la sella più alta di 8 mm), ha un motore a iniezione dall’erogazione corposa ed elettrica, che non disdegna modesti allunghi ma che rende al massimo quando si spalanca il gas ai regimi più bassi. Merito anche della trasmissione finale a cinghia e della grande regolarità di funzionamento donata al propulsore dall’avvento dell’iniezione elettronica.
Per il resto, la Sportster è un moschino se paragonata agli altri mastodonti di Milwaukee, ma resta un mezzo da oltre 250 kg (mediamente cinquanta più delle concorrenti giapponesi) che va guidato con una certa attenzione: le sospensioni ribassate raggiungono facilmente fine corsa, i freni potrebbero essere più efficaci e le pedane basse rendono irrisori gli angoli d’inclinazione laterale.
Ma è un’Harley, e da sempre per chi ama le moto americane questi sono dettagli. Neanche troppo importanti se paragonati alla qualità delle finiture, alla cura delle cromature e delle verniciature, al fascino che cattura l’attenzione di tutti, ogni volta che la si parcheggia.

Motore: 2 cilindri a V di 45° a 4 tempi, raffreddamento ad aria; alesaggio per corsa 88,9x96,8 mm; cilindrata 1.200 cc; rapporto di compressione 9,7:1. Distribuzione ad aste e bilancieri e 2 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica sequenziale. Capacità serbatoio carburante 17 litri di cui 3,4 di riserva. Lubrificazione a carter secco.

Trasmissione: primaria a catena, finale a cinghia dentata. Frizione multidisco in bagno d’olio con comando meccanico. Cambio a cinque marce.

Ciclistica: telaio a doppia culla in acciaio; sospensione anteriore, forcella da 39 mm, escursione ruota 141 mm; sospensione posteriore, forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 104 mm. Cerchi: anteriore 19x2,15”, posteriore 16”. Pneumatici: anteriore 100/90-19, posteriore 150/80B16. Freni: anteriore a disco singolo in acciaio da 292 mm e pinze a 2 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 292 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.245, altezza sella 676, interasse 1.510. Peso a secco 251 kg.

Prestazioni dichiarate: coppia max 98 Nm a 3.200 giri