È stata una giornata orribile il primo luglio: ho avuto la possibilità di prendere parte da amatore a una gara di trofeo (come è successo in altre occasioni), ho rinnovato la licenza e mi sono preso le ferie. Ho staccato da tutto per correre una tappa del Ninja Trophy. Un'occasione splendida per chi ama le moto sportive e i cordoli, particolarmente ghiotta per chi fa il mestiere del tester, visto che ha la possibilità di provare – opportunamente kittate – le moto che ha già avuto occasione di utilizzare in lungo e in largo in configurazione di serie.

Tutto bene, tutto bello: un week-end alla grande, dove (anche senza prenderti troppo sul serio) vedi i tempi sul giro che si abbassano man mano che giri hai la tangibile sensazione di fare progressi.
Evidentemente le cose non dovevano andare per il verso giusto fino in fondo.
Nella folta schiera dei piloti del Ninja Trophy c'è anche Roberta Dello Siesto, pisana di 46 anni: una motociclista di esperienza, veramente capace e appassionatissima.
In gara mi sono trovato Roberta davanti per alcuni giri, le ero molto vicino.
In fondo al rettilineo lungo è però avvenuto il disastro: non so perché (sono passati più di quindici giorni e ancora non riesco a capirlo), ma ho ritardato troppo la staccata, ho toccato Roberta e sono poi arrivato lungo, finendo indenne nella ghiaia. Ma tanto è andata bene a me, quanto male a lei, che è caduta riportando diverse fratture (in primis femore e omero). Bandiera rossa e tutti fuori, mentre lei è stata portata via in ambulanza ed è stata ricoverata a Perugia.
Non auguro a nessuno di trovarsi in una situazione del genere, né nella mia né ovviamente in quella della povera Roberta, per la quale si prospetta una convalescenza ancora lunga.
Non posso che augurarle un recupero rapido e completo, con la speranza che questo brutto episodio non le faccia perdere la passione per le moto.