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Aprilia Sportcity 250

il 14/03/2007 in Moto & Scooter

Dimensioni compatte, grande agilità e prestazioni al top per motore e ciclistica. Così anche il semplice diporto urbano diventa un momento di divertimento. Ecco la prova completa di e

Aprilia Sportcity 250
Nel sottosella è possibile sistemare un casco jet

di Fabio Gilardenghi, foto di Marco Zamponi. Tester: S. Borzacchiello

A poco più di due anni dalla presentazione del primo Sportcity, lo scooter Aprilia cambia dentro e fuori. L’ultima versione del monocilindrico i.e. quattro valvole (sempre Piaggio), sostituisce il precedente 200 a carburatore da 21 CV: maggiori prestazioni ed emissioni in linea con le normative antinquinamento Euro 3.


La migliore occasione anche per un restyling estetico, forse poco evidente ma ugualmente importante visto che le dimensioni generali ora sono aumentate, rimanendo pur sempre il più compatto ruote alte della sua categoria, pertanto poco dotati di spazio a bordo e sotto la sella (dove comunque è possibile stivare un casco jet con visiera lunga), quindi poco adatto al turismo, anche per via dell’assenza di un vero riparo aerodinamico.




Si distingue dagli altri per la sua impostazione sportiva, ma soprattutto per un prezzo davvero conveniente rispetto alla sua notevole dotazione di serie e al suo ottimo comportamento, solo una manciata di euro in più rispetto ad esempio al Kymco People S di pari cilindrata, onestamente dotato di ben altra qualità, a dimostrazione che per risparmiare non sempre è necessario guardare lontano.


Malaguti Password 250


Kymco People S 250


Peugeot Geopolis


Piaggio Carnaby 125/200


Yamaha X-City

 

Piccolo, compatto ma ben realizzato, dal look marcatamente sportivo, soprattutto nel frontale in cui dominano le prese d’aria del radiatore, richiamando in maniera inequivocabile altri prodotti di successo di casa Aprilia, come l’SR o il Leonardo. L’essenziale cupolino fumé cela appena la bella e completa strumentazione mista analogica-digitale, mentre dietro lo scudo è presente un piccolo cassetto con serratura e l’utile gancio portaborse.
Da notare che, nonostante la sua indole sportiva, è uno dei pochi scooter a mantenere la comoda pedana piatta (a differenza ad esempio dello stesso Kymco People S o del Piaggio Beverly), a vantaggio dell’abitabilità ma anche della capacità di carico e della facilità nel salire in sella. Tecnicamente è tra i più ricchi e raffinati, avendo un motore monocilindrico con distribuzione a quattro valvole, Euro 3 ad iniezione elettronica con ben 22,5 CV di potenza massima, l’ultima evoluzione dei motori QUASAR, che mutuano alcune soluzioni direttamente dal grosso monocilindrico MASTER 500. Rispetto al 200 cc (che comunque continua ad equipaggiare lo Sportcity “minore”, sempre in vendita) è stata aggiornata la trasmissione con una nuova cinghia dentata, un nuovo carter ventilato e una nuova frizione. L’avviamento elettrico è più silenzioso, essendo dotato di un ingranaggio (la cosiddetta “ruota libera”) a bagno d’olio.


La ciclistica può contare su un efficace telaio a culla aperta in tubi d’acciaio e su un impianto frenante costituito da due dischi da 260 mm davanti e uno da 220 mm dietro, senza la frenata integrale, per lasciare intatto al pilota il divertimento e il controllo.
Inconsueta la scelta dei cerchi da 15 pollici (anziché i più classici da 16”), ma avendo il pneumatico una spalla più alta, il rotolamento è quasi il medesimo, aumentando però il comfort nell’assorbire le imperfezioni della strada.
Per ultimo un appunto sul serbatoio del carburante: si trova sotto la sella e ha una capienza ridotta a 9 litri, ma grazie ai consumi non elevati (in città anche oltre i 23,5 km/l), l’autonomia risulta discreta.

Lo Sportcity privilegia la grinta al comfort di marcia e per rendersene conto basta salire a bordo: la sella è alta e il manubrio basso. Lo spazio è ridotto ma le ginocchia raramente urtano il retroscudo. La postura è raccolta, piuttosto aggressiva e dominante, per nulla infossata e per questo la schiena ringrazia. Vince il divertimento: altri scooter ti portano bene a destinazione, ma con lo Sportcity c’è più gusto perché è leggero, reattivo, corto e maneggevole, quel che ci vuole nel traffico cittadino, dove tra un paraurti e l’altro, questo Aprilia arriva subito in prima fila.

Le dimensioni e il peso ridotto giocano a suo favore anche sul fronte delle prestazioni: lo scatto è ottimo e convince anche la ripresa, virtù fondamentale sia nel percorso cittadino che nell’extraurbano. Certo, basta una strada a scorrimento veloce per far rimpiangere la completa assenza di riparo aerodinamico, rinnegando il turismo, e di sicuro pure il passeggero potrebbe trovare sistemazione migliore altrove, ma nel misto medio-lento è una bomba, per la prontezza del motore, per l’agilità della ciclistica e per la “tenuta” delle sospensioni, dalla taratura decisa pur senza eccessi, che consente controllo e divertimento, a discapito di un minimo di comfort sullo sconnesso.



Si piega tanto con lo Sportcity, in sicurezza, poi si accelera istantaneamente sino alla curva successiva, meglio se un sinistra/destra veloce che letteralmente divora.
Equilibrato, dinamico e dal comportamento più motociclistico della maggior parte, anche nella frenata, davvero potentissima, forse esagerata, trattandosi pur sempre uno scooter che mostra, come tutti, i suoi limiti nel veloce, perdendo un po’ della sua buona stabilità.

* rilevamenti effettuati sulla nostra pista di Vairano (Pv)
a cura di Alberto Dell'Orto e Fabrizio Giulini

CONDIZIONI DELLA PROVA 

Cielo: sereno

Vento: 1m/s

Temperatura aria: 3° C

Umidità:  100%

Pressione:  1024 mb

Temperatura asfalto:  5° C

RILEVAMENTI

Velocità a 1.500 m con partenza da fermo

 121,5 km/h

ACCELERAZIONE

0-400 m

 18,6s - 109,0 km/h

0-1.000 m

 37,2 s –119,6km/h

0-40km/h

 9,6 s

0-80 km/h

 19,3 s

PROVA SORPASSO 

80-130 km/h

 6,5 s - 134,0 m

FRENATA (compreso il tempo di reazione convenzionale del pilota, pari a 1 s)

130-80 km/h

2,2s – 48,1 m (25,1m)

50-0 km/h

2,3s – 23,4 m (13,9 m)

CONSUMI

Urbano

22,5

Extraurbano

24,8

Autostrada (130 km/h indicati)

n.r.

PESO in ordine di marcia con serbatoio pieno: 162,0 kg
Ant./Post 40,5/59,5%
Distribuzione masse con conducente:41,0/59,0 %

 

Motore: monocilindrico orizzontale a 4 tempi, raffreddamento a liquido, Euro 3; alesaggio per corsa 72x 60 mm; cilindrata 244,29 cc; rapporto di compressione 10,5:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione. Capacità serbatoio carburante 9 litri (di cui 1,5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.

Trasmissione: frizione automatica centrifuga, finale a ingranaggi. Cambio a variatore continuo di velocità.

Ciclistica: telaio culla aperta in acciaio; sospensione anteriore, forcella teleidraulica da 35 mm; sospensione posteriore a gruppo motore oscillante con braccio di rinforzo e doppio ammortizzatore idraulico regolabile nel precarico molla. Pneumatici: anteriore 120/70-15’’, posteriore 130/80-15’’. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 260, posteriore a disco singolo in acciaio da 220 mm.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 1.985, larghezza 880, altezza sella 815. Peso a secco 148 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 16,5 kW (22,5 CV) a 8.000 giri; coppia 21 Nm a 6.250 giri

Aprilia Sportcity 250
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