Moto & Scooter

In ricordo dell’ingegner Carcano

Condividi

Progettò per la Moto Guzzi la monocilindrica che batteva le quattro cilindri, l’avveniristica 500 8 cilindri, infine la V7. Poi passò alle barche e anche in questo campo ideò soluzioni innovative e vincenti. È morto a Mandello del Lario all’età di 94 anni

L'ing. Carcano (al centro) prova personalmente i comandi della 500 8V prima di alcuni - riusciti - tentativi di record. La moto in primo piano è la mono 350

di Luigi Rivola


L'ing. Giulio Cesare Carcano (seduto) coi suoi stretti collaboratori Enrico Cantoni e Umberto Todaro

Io accetto volentieri di parlare con lei, ma si ricordi: la prima cosa che deve scrivere è che io non sono mai andato via dalla Guzzi, sono stati i nuovi dirigenti a cacciarmi. E lo sa perché? Perché non volevo timbrare il cartellino. Io non ho mai timbrato il cartellino: lavoravo il doppio degli altri e rispondevo coi miei risultati, ma ai nuovi manager questo sembrava non interessare affatto”.

Con queste parole fui accolto a Mandello del Lario in casa dell’ingegner Giulio Cesare Carcano nell’ormai lontanissimo 1975. Entrai con emozione e con devozione e conobbi un signore che ai miei occhi era già anziano, ma dall’intelligenza vivissima, dai ricordi lucidi e obiettivi, dalla vitalità prorompente, tenuta sotto controllo da un’educazione di vecchio stampo.


da quel giorno, appena appresa la notizia della morte dell’ing. Carcano, mi sono tornate in mente queste sue parole che tanto erano in contrasto con l’atmosfera di quel momento, dove lo scontro – duro – sindacale era quotidiano, ma dove anche i padroni delle aziende – la Moto Guzzi in particolare – erano uomini per i quali più nulla contava quell’ansia di successo, quello spirito di corpo, quell’entusiasmo per le intuizioni geniali che il giovane ingegner Carcano aveva conosciuto, apprezzato e ricambiato, fin dal 1936, l’anno del suo ingresso alla Moto Guzzi.
Al nome di Giulio Cesare Carcano sono legati tutti i progetti – da corsa e da strada – che hanno consolidato nel dopoguerra la fama mondiale della Moto Guzzi creata da Carlo Guzzi nei primi vent’anni di vita dell’azienda. Nel campo delle competizioni Carcano ha ideato soluzioni tecniche vincenti con motori a uno come a otto cilindri, esasperando in entrambi i casi, e con successo, le opposte tendenze della tecnica da corsa: da un lato la leggerezza e le doti ciclistiche portate a vincere contro la maggior potenza delle quattro cilindri MV e Gilera – cosa che gli Inglesi non erano riusciti a fare – dall’altro la ricerca della massima potenza attraverso una coraggiosissima sofisticazione tecnica che aveva stupito tutto il mondo, anticipando le scelte ingegneristiche che dieci anni dopo avrebbero aperto la strada al monopolio industriale e sportivo giapponese. Fra le moto da strada che recano la sua firma ne cito una sola: la V7, che dal 1966 a oggi ha scritto la storia produttiva della Moto Guzzi.


L’ingegner Carcano, come il suo collega Corradino d’Ascanio, apparteneva a quella categoria di geni capaci di lasciare la loro impronta a prescindere dalle precedenti specifiche esperienze. D’Ascanio, ingegnere aeronautico e progettista di aerei, elicotteri ed eliche, passato al campo motociclistico concepì la Vespa; Carcano, motorista di fama mondiale, passato alle barche a vela – altra sua passione – divenne anche in questo settore uno specialista conosciuto in tutto il mondo, tanto che Giovanni Agnelli lo volle come disegnatore di una sua imbarcazione per la Coppa America – progetto che poi venne abbandonato solo per considerazioni legate al regolamento della competizione.


Anche il Conte Domenico Agusta, titolare della MV, cercò di portare a Cascina Costa l’ing. Carcano. L’accordo non si fece perché il padre della Guzzi 8 cilindri, recatosi in una giornata nebbiosa a Gallarate con sua moglie per visitare il reparto corse della MV, non se la sentì di abbandonare il lago, la quiete e i magnifici panorami di Mandello del Lario. Quel paese rimase per sempre la sua dimora anche se la Moto Guzzi, senza la sua mente eclettica, prese una strada che lui non capiva e non poteva capire. Scrisse Stendhal: “Gli uomini si capiscono solo nella misura in cui sono animati dalle stesse passioni”.
La Moto Guzzi 500 8V, il progetto più avveniristico realizzato dall'ing Carcano

A trent’anni
Il compattissimo e complicato motore 8V della Guzzi 500 del 1955-1957

Il semplicissimo e potente motore Guzzi monocilindrico 350, cinque volte consecutive campione del mondo

L'ing. Carcano (al centro) prova personalmente i comandi della 500 8V prima di alcuni - riusciti - tentativi di record. La moto in primo piano è la mono 350

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908