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Aprilia CapoNord ABS

il 18/06/2004 in Moto & Scooter

Una moto ben progettata, che va bene e che va forte. Ora la maxienduro stradale veneta ha anche il sistema antibloccaggio, adeguandosi così alla concorrenza tedesca e giapponese

Aprilia CapoNord ABS
Il design è senz'altro un po' particolare, ma la strumentazione della CapoNord, che incorpora elementi anmalogici e digitali, è sicuramente molto completa; a destra, in basso, si può notare il tasto per disinserire l'ABS



L’Aprilia ha in catalogo una supersportiva che va benissimo (la RSV Mille) e che vende bene. Con lo stesso motore ha creato due delle migliori sport-tourer bicilindriche mai prodotte (la Falco e la Futura), ma ne ha venduto un numero talmente esiguo da dover sospendere la produzione.

Fortuna migliore ha avuto la CapoNord, viaggiatrice rapida e di sostanza, anche lei equipaggiata con quel V2 di 60° che ormai, per la casa veneta, è un simbolo di prestazioni ed efficienza.

Rivale sul mercato di Honda Varadero, Suzuki V-Strom 1000, BMW GS e Yamaha TDM, l’Apriliona da raid autostradale ha le carte in regola per non temere il confronto con nessuno: il prezzo c’è (e gli sconti in concessionaria fioccano), i contenuti – come vedremo – anche. Resta qualche perplessità su un sistema antibloccaggio da usare con una certa cautela, ma la motocicletta è valida sotto tutti i punti di vista, anche quello dell’affidabilità meccanica, su cui alcuni hanno fatto emergere dei dubbi: con la Capo Nord abbiamo avuto, a più riprese, il piacere e il dovere di fare molti chilometri, e spesso l’abbiamo trattata con piglio meno premuroso di quello del “buon padre di famiglia”… Eppure la millona aprilia non ha mai dato segni di stanchezza, non ha mai recalcitrato.

Tutti i nostri test su questa moto:

Aprilia ETV 1000 Capo Nord
Aprilia ETV 1000 Capo Nord - 2002
Capo Nord contro V-Strom
Aprilia Caponord Rally Raid

 

Come abbiamo detto, la CapoNord ci è passata per le mani molte volte dopo la sua prima comparsa (a Monaco, nel 2000). Riteniamo dunque di averla approfonditamente analizzata, in special modo sui terreni a lei congeniali: autostrada, misto/montagna, sterrato leggero; per questo motivo chi scrive ritiene più opportuno raccontare come la ETV1000 se la cava negli spostamenti quotidiani, quanto affatica il guidatore, quanto comodamente accoglie passeggero e bagagli.
La prova-città è superata brillantemente dalla CapoNord, che, con una triangolazione sella-pedane-manubrio perfettamente azzeccata dà a chi guida una sensazione di controllo pressoché totale, mentre chi siede dietro non ha nulla da recriminare: ci sono maniglie cui ancorarsi, la sella è grande e morbida il giusto, le pedane non sono scivolose né troppo arretrate.



Un top case (opzionale) con schienalino completerebbe un quadro già sontuoso, mentre non montandolo si può contare comunqe su un portapacchi con 10 kg di portata massima. Alzando la sella del passeggero si scopre poi un vano sufficiente ad ospitare documenti, guanti, lucchetti, occhiali da sole: niente male!
Ma è nella zona anteriore che la long-traveller di Aprilia nasconde più di un asso nella manica: parabrezza, scudo ampio e i due paramani ti riparano alla grande da pioggia e moscerini, ma soprattutto dal muro d'aria alle alte velocità.

Anche a uno spilungone come il sottoscritto è stato possibile viaggiare a velocità prossime ai 200 orari senza doversi accucciare (e senza che le vibrazioni del bicilindrico si facessero insopportabili!): questo significa, nell'uso normale, che traduce nella concreta capacità di viaggiare tenendo medie alte senza stancarsi.
Scendendo nel campo delle frivolezze, diremo che il suono dei due scarichi sottosella non è particolarmente grintoso, ricordando quello di uno scooterone bicilindrico. Ma si sa che l'aftermarket fa miracoli!




Bisogna stare attenti a sbilanciarsi quando si parla di sicurezza: il gusto personale di chi per lavoro si trova a giudicare una motocicletta può influenzare chi pensa all'acquisto di quel veicolo, e questo non è sempre positivo. Mi spiego meglio: francamente l'ABS sulle moto a me non piace, e il dispositivo montato sulla CapoNord non fa eccezione, perchè mi pare intervenga troppo presto, prima cioè che le ruote si stiano davvero bloccando. Va detto che in situazioni di aderenza normale, gli spazi di frenata si allungano di quella manciata di metri che può fare la differenza tra un semplice spavento e qualcosa di più nocivo.

Al contrario, quando l'asfalto è sporco o viscido, l'ABS permette di manovrare la moto, correggendo la traiettoria fino all'ultimo metro prima dell'ostacolo. Il mio consiglio personale è quello di disinserire il dispositivo e inserirlo solo quando le condizioni di guida non rientrano nella norma.
In ogni caso bisogna dire che l'intero impianto frenante della ETV1000 è di ottima qualità, composto da tre dischi e pinze Brembo.
Più in generale ricordo le caratteristiche essenziali del comportamento dinamico della CapoNord: il dato dichiarato (98 CV) sembra vicino alla potenza effettiva, visto che sul tachimetro si arriva a leggere 240 km/h.



Ciò che la differenzia da alcune concorrenti, comunque, è la fluidità di propulsore e trasmissione: la maxi Aprilia ha un cambio morbidissimo e preciso, oltre che una rapportatura adeguata alla grande coppia motrice. In quarta si gira ovunque: dalla città, alla tangenziale, alle strade di montagna. Una sensazione gradevole e rilassante. In curva è inutile cercare la staccata, ma è molto più redditizio voltare rotondi facendo correre la moto. Lo splendido telaio in alluminio (derivato dal doppio trave dell'RSV Mille) e il buon grip delle coperture di serie assicurano sempre tranquillità in appoggio.

Motore: a 4 tempi, bicilindrico a V di 60°, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 97 x 67,5 mm, cilindrata 997 cc, rapporto di compressione 10,4:1; distribuzione bialbero, 4 valvole per cilindro, comando misto a ingranaggi e catene; lubrificazione a carter secco. Alimentazione: iniezione elettronica, corpi farfallati da 47 mm; capacità serbatoio 25 litri. Accensione elettronica digitale, 2 candele per cilindro. Doppio contralbero di equilibratura.

Trasmissione: primaria a ingranaggi; frizione multidisco in bagno d'olio, comando idraulico servoassistito; cambio in cascata a 6 marce; finale a catena.

Ciclistica: telaio a doppio trave perimetrale in lega leggera, inclinazione asse di sterzo 27,8°, avancorsa 129 mm. Sospensione anteriore: forcella teleidraulica completamente regolabile con steli da 50 mm, escursione 200 mm; sospensione posteriore: forcellone in lega leggera e monoammortizzatore regolabile con comando progressivo, escursione 200 mm. Ruote: anteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 110/80-19"; posteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 150/70-17". Freni: anteriore a doppio disco flottante da 300 mm, pinze flottanti a 2 pistoncini affiancati; posteriore a disco da 272 mm, pinza a 2 pistoncini contrapposti.

Dimensioni e peso: interasse 1568 mm, lunghezza 2300 mm, larghezza 876 mm, altezza 1460 mm; altezza sella 860 mm. Peso totale ammesso (moto+pilota+passeggero+bagagli+ liquidi) 478 kg.

Prestazioni: potenza 98 CV (72 kW) a 8250 giri, coppia 9,7 kgm (95 Nm) a 6250 giri

Omologazione Euro-2:

Aprilia CapoNord ABS
Il design è senz'altro un po' particolare, ma la strumentazione della CapoNord, che incorpora elementi anmalogici e digitali, è sicuramente molto completa; a destra, in basso, si può notare il tasto per disinserire l'ABS

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