Moto & Scooter

Pista Libera: i prezzi dei circuiti

Condividi

Pista Libera, la comunità di motociclisti che si batte per rendere più accessibili e fruibili i circuiti italiani, ha realizzato un’inchiesta sui costi delle piste italiane

La redazione di Motonline riceve periodicamente notizie da Pista Libera, una comunità di motociclisti che si batte per rendere più accessibili i circuiti sportivi italiani. Riportiamo integralmente il comunicato che abbiamo ricevuto sull’inchiesta sui prezzi dei circuiti italiani

La situazione dei costi degli Autodromi nel corso dell’anno 2003.


Pista Libera ha effettuato anche per l’anno 2003 l’analisi comparativa dei costi dei turni liberi per le moto nei circuiti sportivi italiani.

La situazione, ricavata dai siti degli autodromi e dalle informazioni raccolte presso gli iscritti a Pista Libera e aggiornata periodicamente, è la seguente:


prezzi comprensivi di IVA

In alcuni casi le tariffe sono rimaste uguali a quelle del 2002 (es.: Magione, Monza, Varano). Per fortuna anche l’autodromo di Misano non ha aumentato le tariffe rispetto all’anno scorso: si era passati dai 31 Euro per singolo turno in pista del 2001 ai 42 Euro del 2002, con un incremento del 35%!

Nel 2003 riscontriamo un aumento del 5% del costo dei turni per Vallelunga e dell’11% per il Mugello!

Discorso a parte per Adria: nel 2002 il costo di un turno della durata di 25 minuti era 40 Euro. Nel corrente anno 2003 la durata dei singoli turni di “circolazione libera” è stata ridotta a 20 minuti (se ne possono fare di più in una giornata!) al costo di 35 Euro, il costo per minuto aumenta del 9% ma dobbiamo aggiungere un ulteriore costo di 10 Euro per una “assicurazione obbligatoria”, valida per il solo giorno in cui si effettua il turno in pista ad Adria.
Tale assicurazione prevede un rimborso di 100.000 Euro in caso di morte e di 200.000 Euro in caso di grave invalidità permanente che deve essere pari o superiore al 50% (come da tabella riportata all’allegato 1 del DPR 30 giugno 1965 nr. 1124 e successive modifiche).
Si tenga presente che, di fatto, soltanto le lesioni gravissime raggiungono tale percentuale (es.: perdita di avambraccio, perdita delle dita di una mano, perdita di una gamba al terzo inferiore o a un piede…), la franchigia esclude quindi per la quasi totalità di casi concreti le microlesioni e le fratture più comuni negli incidenti motociclistici.

Uno degli argomenti che, già all’inizio della sua attività, Pista Libera voleva affrontare era la differenza delle tariffe riservate alle moto rispetto alle auto su pista.
Abbiamo constatato che ciò è dovuto alle maggiori spese per la sicurezza. Il Responsabile dell’Ufficio Pista dell’Autodromo di Monza, sig. Giovanni Mariani, ci ha spiegato durante l’incontro avuto a fine 2002, che durante i turni-autovetture sono presenti 8 commissari e un’ambulanza, mentre durante i turni-moto il numero dei commissari si approssima a 22 unità e le ambulanze sono 3, di cui una con apparato di rianimazione e medico specialista rianimatore a bordo.
Pista Libera ha in programma incontri anche con gli altri Autodromi italiani per appurare se detta differenza nel prezzo dei turni auto/moto sia effettivamente giustificato anche negli altri impianti sportivi.


Un ulteriore spunto di riflessione sul quale ci eravamo già soffermati, scaturisce dal confronto dei costi dei turni liberi con quelli degli affitti dell’intero impianto per le “Giornate in esclusiva”.
Per una giornata di 8 ore di pista aperta (giorno feriale) abbiamo conteggiato nel caso di Misano un totale di 16 turni al giorno e, nel caso di Varano, un totale di 19 turni al giorno, calcolando unicamente 5 minuti di tempo neutro tra i vari turni. Ebbene, questo è il risultato:


prezzi comprensivi di IVA

ll dato più significativo è il raffronto tra l’introito derivante dall’affitto in esclusiva della pista e quello ricavato vendendo i singoli turni liberi.


prezzi comprensivi di iVA

I nostri calcoli sono stati effettuati conteggiando una media di 35 moto contemporaneamente circolanti in pista: riprendiamo ancora l’argomento della sicurezza, in quanto riteniamo di essere stati ottimisti in tale conteggio, poiché sono sempre più frequenti i turni che vedono scendere in pista un numero davvero esagerato di moto rispetto alla configurazione del circuito e alle differenti esperienze di guida su pista dei partecipanti.


Dall’autunno 2002 ad oggi, Pista Libera è riuscita ad avviare e mantenere aperti in forma costruttiva i colloqui con le Direzioni degli Autodromi (es.: Monza, Lombardore, Vallelunga) e ha in programma di coinvolgere anche gli altri circuiti, per avvicinare le esigenze di bilancio degli stessi a quelle di accessibilità e di sicurezza dei motociclisti non piloti professionisti.
Gli obiettivi che Pista Libera si prefigge sono impegnativi, ciononostante auspichiamo che gli Autodromi pongano più attenzione alle mutate esigenze della pratica motociclistica da un lato, e che dall’altro i Media intensifichino il livello di attenzione sociale nei confronti di tutte le problematiche legate all’accessibilità delle piste in Italia.
Per ulteriori informazioni: www.pistalibera.org

Articoli correlati
Il calendario per girare in pista

Editoriale Domus Spa Via G. Mazzocchi, 1/3 20089 Rozzano (Mi) - Codice fiscale, partita IVA e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n. 07835550158
R.E.A. di Milano n. 1186124 - Capitale sociale versato € 5.000.000,00 - Tutti i Diritti Riservati - Privacy - Informativa Cookie completa - Gestione Cookies - Lic. SIAE n. 4653/I/908