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Grandi novità Ducati

il 29/04/2002 in Moto & Scooter

Alan Cathcart solleva il coperchio della pentola segreta di Borgo Panigale e ci offre ghiottissime anticipazioni su due nuovi modelli in preparazione

Grandi novità Ducati
La Supermono, prima Ducati uscita dalla matita di Pierre Terblanche

di Alan Cathcart


Tutti parlano della 999 che sta nascendo nell'ufficio di Pierre Terblanche e che vedremo molto probabilmente all'Intermot di Monaco il prossimo mese di settembre. L'Amministratore Delegato della Ducati, Carlo di Biagio, vola in Australia per presentare ai motociclisti locali, da sempre cultori della desmodromica, la Multistrada, che sarà prodotta nel 2003.

L'ingegner Claudio Domenicali annuncia le caratteristiche del quattro cilindri "Desmosedici", o "Doppio Twin" per il mondiale MotoGP. Gran fermento dunque a Borgo Panigale, ma non tutto in realtà è stato rivelato: Alan Cathcart ha scavato più a fondo e ha trovato altre due novità di grande interesse: la nuova 749R con motore "Testastretta" e una riedizione della Supermono costruita tra il 1993 e il 1995 in soli 70 esemplari.
Entrambe le novità si propongono grandi obiettivi: la 749R punta a rivincere il mondiale Supersport già nel 2004, mentre la Supermono propone in appetitosa salsa bolognese una ricetta, quella della sovralimentazione, già sperimentata, con deludenti risultati, da tutte le Case giapponesi.


Nonostante l'eccellente prestazione di Piergiorgio Bontempi, secondo dietro al campione del mondo Pitt nel recente GP d'Australia a Phillip Island, la Ducati 748 da un paio d'anni ha perso competitività nella categoria Supersport, sacrificata dalla decisione della Casa bolognese di limitare l'impegno alla Superbike e al progetto "desmosedici" per la MotoGP. Il grande successo sportivo e commerciale della 998 "Testastretta" (nella foto in basso) che ha rilanciato e reso nuovamente imbattibile la ormai datata 916, ha però convinto i dirigenti della Ducati che il nuovo motore possa operare il miracolo anche sulla 748.

In questa ottica è stato varato il progetto 749R, ossia una nuova versione della 748, con motore "Testastretta" di cilindrata ridotta, che dovremmo vedere già il prossimo mese di settembre all'Intermot di Monaco di Baviera, con inizio produzione fissato per i primi mesi del 2003. Il progetto è stato sviluppato per diverso tempo dalla Ducati Corse, ma poi ha accusato un'impasse dovuta all'esigenza di concentrarsi al massimo sul motore SBK con alesaggio di 104 mm, affidato quest'anno ai piloti ufficiali Bayliss, Bostrom e Xaus.
Attualmente però il lavoro sul propulsore destinato alla 749R è ripreso. Le misure di alesaggio e corsa dovrebbero essere 90 x 58,9 mm, invece di 88 x 61,5 del modello 748, ed è previsto, in versione corsa, un regime massimo di 13.200 giri, contro i 12.000 della racing ora in uso. Inizialmente era stato prospettato come obiettivo un incremento di 10 CV di potenza, ma le prove hanno dato risultati ben più eclatanti, e la potenza raggiunta sul banco prova di Borgo Panigale sarebbe, in configurazione stradale, di 122 CV a 12.000 giri, ossia 14 CV in più di quella attualmente disponibile.


Esordì al Salone di Colonia del 1992, voluto da Massimo Bordi e disegnato da Pierre Terblanche; fece scalpore, entusiasmò i mai estinti cultori del monocilindrico, ma in tre anni ne furono costruiti solo 70 esemplari. La Ducati Supermono 549/572 cc fu vittima inizialmente delle difficoltà in cui versò l'industria nell'ultimo periodo della gestione Castiglioni, poi del cambiamento di proprietà e della successiva ristrutturazione.
Adesso a Bologna c'è chi vorrebbe rilanciarla, specialmente dopo il gradimento manifestato all'idea da parte degli importatori di tutto il mondo, messi al corrente del progetto nel corso di una riunione durante l'ultimo Salone di Milano.


La Supermono verrebbe riproposta in versione "Compressore", capace di una potenza attorno ai 100 CV con un peso inferiore 150 kg, completa di tutte le dotazioni obbligatorie per la circolazione su strada. Una moto unica, che unirebbe il fascino della distribuzione desmodromica a quello della sovralimentazione, ma non tramite turbocompressore, non adatto alle applicazioni motociclistica a causa del ritardo di risposta all'acceleratore e delle elevatissime temperature di esercizio, bensì con un volumetrico, facilmente gestibile oggi in modo integrato con un sistema di alimentazione ad iniezione elettronica.
Nonostante che l'Amministratore Delegato della Ducati, Carlo Di Biagio, abbia confermato lo sviluppo in atto del monocilindrico, nulla si sa sull'eventuale data di produzione in serie. Si sa però che sono allo studio anche due versioni "Desmodue" della Supermono, orientate ad un pubblico "normale": due modelli per l'uso quotidiano che però - vale la pena di precisarlo - non saranno scooter! Una potrebbe essere l'attesissima riedizione della 450 Scrambler, l'altra invece è decritta come una "city bike" con larga dotazione di accessori, che in Ducati qualcuno paragona concettualmente alla Mercedes Classe "A".

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