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Yamaha Majesty 250 ABS

il 17/03/2002 in Moto & Scooter

Tokyo chiama, Iwata risponde. La guerra degli scooter non fa prigionieri, e dopo l’arrivo dell’Honda Jazz ABS, non poteva mancare la versione del Majesty equipaggiata col medesimo sistema di sicurezza e lievemente aggiornata nello styling.

Yamaha Majesty 250 ABS


di Fabio Cormio




Macchè frenata integrale, macchè CBS: roba vecchia. Siamo entrati nell’era dell’ABS per tutti, non più solo per auto e per le costose tourer BMW. Nel settore degli scooter di media cilindrata, quello dove la guerra si combatte a colpi di restyling ed offerte speciali, Honda ha infatti esordito recentemente col Jazz ABS, e Yamaha rende la pariglia col nuovo Majesty 250, che sta per essere presentato in Giappone.





Per fortuna (è il caso di dirlo, dato che un buon numero di motociclisti d.o.c. guarda al sistema anti-bloccaggio come ad un’eresia cui mai aderirebbero) l’elegante maxi dei tre diapason resterà disponibile anche nella versione standard. Quale che sia la variante prescelta, il Majesty, che regge dal 1995 in testa alle vendite, presenta alcune migliorie di carattere estetico e di funzionalità.




Tutto per arrivare prima degli altri all’obiettivo finale: l’auto su due ruote, bella, rifinita, protettiva, easy.
Il nuovo Majesty rappresenta un ulteriore passo di avvicinamento a quest’ideale.






Volete la verità? Beh, a prima vista il nuovo Majesty non è che sia poi così diverso da quello vecchio, anzi. Del resto, formula vincente non si cambia. Però qualcosa di nuovo e notevole c’è, a parte il piatto forte dell’introduzione del sistema anti-bloccaggio.




Gli amanti dell’innovazione tecnologica non potranno che apprezzare il telecomando che aziona lo shutter che copre la serratura, utile a tutelarsi da furti ed atti di vandalismo. Sempre nella direzione di gratificare lo scooterista proveniente dalle quattro ruote, è stato aggiornato il quadro della strumentazione, ora comprendente cinque cerchi a fondo scuro, di gusto decisamente automobilistico, con al centro il tachimetro e ai lati indicatore della temperatura e del livello benzina.




Ma a rimodernare il look del Majesty sono anche alcuni dettagli tesi ad enfatizzarne l’eleganza, come le finiture color argento dei gruppi ottici anteriori e le nuove lenti rosse di quelli posteriori. Infine si è modificata la sagoma del sellone, per far sì che anche chi non possiede gambe da trampoliere possa toccare agevolmente terra con entrambi i piedi. Dulcis in fundo, si è raffinata la forma e l’ergonomia delle pedane per il passeggero, allo scopo di migliorare il grip.






Nessuna modifica alla meccanica (e non ce n’era davvero bisogno): il collaudato monocilindrico Yamaha raffreddato a liquido con distribuzione a due valvole è noto per le prestazioni e i bassi consumi, mentre l’efficacia della trasmissione è proverbiale. Il telaio è monotrave sdoppiato in tubi d’acciaio. Sia all’anteriore che al posteriore, il Majesty monta dischi con pinza a doppio pistoncino, a garanzia di spazi d’arresto contenuti.




A proposito di frenata, vale la pena di spendere due parole sul protagonista del rinnovamento del Majesty, ossia l’ABS: utilissimo sul bagnato, è in pratica un sistema a controllo elettronico che impedisce il bloccaggio delle ruote, attraverso la comparazione della velocità del movimento di due ruote foniche.




Solo fino a pochi anni fa (se non mesi), era praticamente impensabile adottare un sistema così evoluto sugli scooter, mezzi economici sui quali, oltretutto, le case hanno margini ridotti. Ma se l’ha fatto la Honda può farlo anche la Yamaha, perciò sulla prossima versione del Majesty non si esclude il navigatore satellitare di serie...






Motore: monocilindrico quattro tempi, raffreddato a liquido, distribuzione monoalbero, 2 valvole per cilindro, alesaggio e corsa 69x66,8, cilindrata 249 cc, rapporto di compressione 10:1, alimentazione con carburatore Teikei da 28,7 mm, accensione elettronica, avviamento elettrico.

Trasmissione: cambio a variatore automatico di rapporto, frizione automatica centrifuga a secco.

Ciclistica: telaio monotrave sdoppiato in tubi d’acciaio. Sospensioni: ant. Forcella teleidraulica con steli da 33 mm, escursione ruota 100 mm; post. Doppio ammortizzatore regolabile, escursione ruota 90 mm. Freni: ant. a disco da 245 mm con pinza a doppio pistoncino; post. a disco da 230 mm conpinza a doppio pistoncino. Pneumatici: ant. 110/90-12”; post. 130/70-12”.

Dimensioni: lunghezza 2145 mm; interasse 1535 mm; altezza sella 700 mm; peso a vuoto 156 kg.

Euro 1: sì (già predisposto per Euro2).
Yamaha Majesty 250 ABS
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