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Moto & Scooter

Abolita la tassa per le moto storiche

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La FMI ha redatto l'elenco dei modelli di particolare interesse storico e collezionistico, compresi tra 20 e 30 anni di età, esentati dalla tassa di proprietà; quelli più vecchi sono infatti già esentati. Pagheranno 20.000 lir

Una Guzzi V7 Sport del 1973
Scatterà a breve l'esenzione dalla tassa di possesso per i motoveicoli di interesse storico di età compresa fra i venti e i trenta anni d'età. La Federazione Motociclistica Italiana ha infatti inviato al Ministero delle Finanze l'elenco dei motoveicoli, di età compresa tra i venti e i trenta anni, che, per il loro particolare interesse storico e collezionistico, possono essere esentati dal pagamento della tassa di proprietà restando assoggettati unicamente a una tassa di circolazione di 20.
000 lire da pagare solo nel caso in cui si decida di usare la moto su strada.

La FMI è stata chiamata a redigere questo elenco dall'articolo 63 della legge 342/00 del 21/XI/2000 che ha disposto l'abolizione della tassa di proprietà per i motoveicoli a partire dal trentesimo anno di età e per quelli che ne abbiano compiuti venti, se presenti in un elenco redatto dalla Federazione Motociclistica Italiana (e dall'ASI) che ne certifichi "l'interesse storico e collezionistico".

L'elenco proposto, proprio in ossequio ai dettami della Legge, è svincolato da ogni obbligo associativo e riguarda tutti i mezzi corrispondenti ai modelli indicati attualmente in circolazione in Italia. La tassa di circolazione potrà essere pagata con conto corrente postale, oppure nelle tabaccherie o nelle agenzie di pratiche auto abilitate, proprio come avveniva per il pagamento del bollo. Sulla causale va scritto "esente dal pagamento della tassa di proprietà, ex art. 63 legge 342/2000".

L'elenco presentato dalla FMI è il risultato di un ampio lavoro operato dal Comitato Tecnico Moto d'Epoca. L'idea generale che ha informato il lavoro è stata quella di selezionare un numero di motoveicoli che lungo il periodo di produzione si siano distinti in quanto - secondo quanto recita il comma 2 dell'art. 63 della legge in oggetto - costruiti specificamente per le competizioni, costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, o per il particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume. Naturalmente, un occhio di riguardo è stato riservato all'industria italiana, senza tuttavia tralasciare i marchi stranieri che hanno fatto storia.
Una Guzzi V7 Sport del 1973

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