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Guzzi: ritorno a Monza

il 12/05/2001 in Moto & Scooter

Quattro bolidi d'epoca della Casa di Mandello sfrecciano nuovamente sul circuito che tante volte li ha visti protagonisti

Guzzi: ritorno a Monza
Guzzi 500 bicilindrica
Quattro bolidi d'epoca della Casa di Mandello sfrecciano nuovamente sul circuito che tante volte li ha visti protagonisti


di Luigi Rivola




Monza - Tredicimila giri hanno un suono inconfondibile; più che un suono, è un sibilo. A due o a quattro cilindri, un simile regime produce una tonalità diversa, ma niente che riesca ormai a stupire il pubblico monzese, abituato all'urlo terrificante delle odierne SBK.
All'improvviso tanti rumori mai sentiti prima: uno scoppiettio che ricorda quello di una mitragliatrice, alternato a tante botte cupe in successione, simili a quelle di un vecchio fucile Enfield: sono le Superbike di una volta, quattro gloriose Moto Guzzi da corsa che a distanza di tanti anni ritornano sull'asfalto di Monza per trainare l'immagine della nuova Moto Guzzi, facendo da avanguardia ai bicilindrici dell'ultima generazione.





La più vecchia in pista è una 500 monocilindrica a quattro valvole, una moto che nel 1924 proprio qui a Monza conquistò il primo dei grandi traguardi della Moto Guzzi, vincendo con Guido Mentasti il Campionato d'Europa. Una moto che, praticamente senza freni e senza sospensioni, si permetteva una velocità di punta prossima ai 180 km/h, e che vinse contro le migliori e più quotate concorrenti inglesi correndo senza cambio di velocità.
C'è poi la formidabile 500 bicilindrica a V longitudinale di 120° , la moto con cui Stanley Woods nel 1935 umiliò gli inglesi a casa loro, al Tourist Trophy.
Non manca la 250 "Gambalunghino", una monocilindrica monoalbero che vinse le prime corse negli Anni'30 e le ultime vent'anni più tardi.
Come sempre, protagonista assoluta è la 8 cilindri, la mostruosa moto da Gran Premio che alla Moto Guzzi portò nel 1955-56-57, il primato tecnico in campo mondiale, ma che non potè esprimere il suo incredibile potenziale (si parlava allora di 80 CV a 12.000 giri e di quasi 280 km/h di velocità massima) per il prematuro ritiro dalle competizioni della Casa di Mandello.
Guzzi: ritorno a Monza
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