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Coronavirus, fase 2: tutto quello che c'è da sapere per moto e scooter

Marco Gentili
di Marco Gentili il 29/04/2020 in Attualità
Coronavirus, fase 2: tutto quello che c'è da sapere per moto e scooter
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Sì alla circolazione (ma con limitazioni), no al mototurismo, punto interrogativo sull'off-road, concessionari riaperti: la guida completa

Con la Fase 2, quella della lenta riapertura delle attività che scatta il prossimo 4 maggio, molti motociclisti scalpitano perché vorrebbero – a buon diritto – tornare in sella alla propria moto. Ma non sarà così semplice.

 

DEVO SPOSTARMI: POSSO USARE MOTO E SCOOTER?

Gli spostamenti che rientrano nelle quattro categorie individuate nel Decreto presidenziale firmato da Giuseppe Conte (ossia gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e - novità della fase 2 - gli spostamenti per incontrare i congiunti, vale a dire i parenti più stretti) possono essere effettuati solo all'interno della regione di residenza sia in auto, sia in moto o scooter. Esattamente come nella fase 1, si può viaggiare da soli o con un passeggero a patto che sia familiare o convivente. Nessuna ulteriore delucidazione invece arriva sull'utilizzo o meno della mascherina mentre si è in moto.

 

DEVO AVERE CON ME L'AUTOCERTIFICAZIONE?

Sì, l'autocertificazione resta obbligatoria per gli spostamenti. Per motivi di lavoro, invece, basterà esibire il tesserino del lavoro o una lettera dell’azienda.

 

POSSO ANDARE A FARE UN GIRO IN MOTO?

Al momento ancora no. Il motivo è presto detto: il turismo (così come la sua declinazione in moto) non rientra tra gli spostamenti che trovano valida giustificazione nel Dpcm. 

 

COSA SUCCEDE AI CONCESSIONARI?

I rivenditori all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di motoveicoli (ovvero le attività con codice Ateco numero 45) potranno aprire a partire dal 4 maggio. Pertanto i concessionari potranno riaprire i battenti e ricominciare a vendere moto e scooter dal 4 maggio, a patto che garantiscano la distanza mimima di un metro tra un cliente e l'altro e mettano in atto tutte le disposizioni previste dal Decreto.

L'apertura dei concessionari fa venire un ulteriore domanda: chi ha la facoltà di recarsi nei concessionari, visto che le limitazioni alla circolazione restano attive? Qui trovate tutte le risposte del caso.

DEVO ANDARE A FARE IL TAGLIANDO O LA REVISIONE. POSSO?

In linea di massima no, proprio come accaduto nella fase 1. Tanto più che il precedente Dpcm stabiliva che le revisioni e gli altri controlli tecnici sui veicoli che andrebbero effettuati entro il 31 luglio potranno attendere fino al 31 ottobre. Anche il tagliando periodico è meglio rimandarlo, se non è proprio indispensabile. Diverso è il caso in cui un intervento tecnico non eseguito pregiudichi il funzionamento del veicolo stesso (in particolare se viene usato per spostarsi per ragioni di lavoro): in questo caso si può effettuare in quanto si tratta di motivo urgente.

 

HO ACQUISTATO UNA MOTO DA UN PRIVATO. POSSO ANDARE A RITIRARLA?

No, perché viene a mancare il principio di necessità dello spostamento previsto dal Dpcm. Vero è però che, come hanno fatto notare alcuni lettori, la moto (o lo scooter) acquistato potrebbe essere un veicolo fondamentale per gli spostamenti: ipotizziamo che ho acquistato un motoveicolo da un privato ed esso rappresenta il mio unico mezzo per raggiungere il luogo di lavoro. Ciò sottintende un qualche criterio di "urgenza" che giustifichi lo spostamento? La risposta è: non si sa. 

 

COSA SUCCEDE ALL'ATTIVITA' SPORTIVA?

Su questo fronte il decreto è piuttosto generico. Per avere una risposta definitiva sarà necessaria la promulgazione di una circolare da parte del Ministero dello Sport, che disciplinerà le singole attività. Al momento è chiaro solo che restano sospese le competizioni di ogni ordine e tipo (ivi comprese quelle motoristiche) e che potranno riprendere gli allenamenti gli atleti tesserati riconosciuti come "atleti di interesse nazionale" dalle rispettive federazioni, a patto che ciò avvenga a porte chiuse e nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale. In soldoni, potranno ricominciare solamente i Valentino Rossi e gli Antonio Cairoli della situazione.

 

SONO UN ENDURISTA: POSSO USCIRE IN MOTO?

Qui è necessario distinguere: se sono un semplice appassionato, dal Dpcm si intuisce che la risposta sia negativa, perché un giro sulla moto da Enduro rientra oggettivamente tra le "attività ludiche" che restano vietate. Se invece sono un atleta tesserato, bisogna attendere le delucidazioni che la stessa FMI ha chiesto al Ministero dello Sport.

 

SONO UN CROSSISTA: POSSO ALLENARMI IN UN CROSSODROMO?

Anche in questo caso, una volta fatta la distinzione di cui sopra, resta un interrogativo: in linea teorica la risposta potrebbe essere sì, in quanto il motocross si svolge all'interno di crossodromi privati e attrezzati; inoltre in pista si rispetta il distanziamento sociale richiesto dai decreti. Ad ogni modo, si tratta di una deduzione, in quanto ciò non è ancora specificato in nessun provvedimento.

 

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