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L'inchiesta: conviene noleggiare o comprare la moto?

Marco Gentili il 19/09/2018 in Burocrazia

Iniziano a diffondersi le iniziative delle Case per il noleggio della moto a lungo termine. Ma conviene veramente? La nostra inchiesta fa luce sull'argomento. Ecco tutti i confronti, le tabelle, i dati

L'inchiesta: conviene noleggiare o comprare la moto?
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Qualche mese fa (luglio 2018) su Dueruote abbiamo pubblicato una lunga e dettagliata inchiesta confrontando i costi delle moto a noleggio con quelle comprate in concessionario. Un tema sempre più caldo, anche alla luce del recente debutto di Honda e Yamaha nel noleggio a lungo termine.


Fenomeni come il car sharing e le auto a noleggio (nelle formule più svariate, dal leasing al long rent) raccontano di un mondo dove cambiano la mobilità e il paradigma: si passa dal possesso all’uso del mezzo di trasporto. La questione si può riassumere nella locuzione “costi di esercizio”. Perché la moto non “costa” solo al momento dell’acquisto. A far lievitare la cifra contribuiscono bollo, assicurazione, carburanti e manutenzione.

Senza considerare due fattori cruciali. Il primo è la svalutazione: non è detto infatti che, quando decidiamo di rivenderla, riusciamo a realizzare la cifra desiderata. Il secondo è l’utilizzo: molti motociclisti infatti rinunciano alla moto nei mesi più freddi, tenendola ferma in garage. Un’immobilizzazione che, al netto della possibilità di sospendere la polizza assicurativa, comporta qualche rischio (la batteria che si scarica, eventuali noie meccaniche dovute all’inutilizzo). Anche se mancano statistiche in questo senso, la sensazione è che il motociclista medio usi la moto per metà dell’anno.

Il “breve” di BMW e Harley

Alcuni costruttori hanno iniziato a proporre formule flessibili di noleggio a breve termine. Prima su tutti BMW che è operativa sin dal 2016 con il programma Free2Rent. Si tratta di un servizio che dà la possibilità di noleggiare nella formula giornaliera, weekend o settimanale uno o più modelli tra 23 moto e scooter della gamma. Il programma, a cui aderiscono una trentina di dealer in tutta Italia, ha totalizzato circa 200 contratti per un totale di 500 ore di noleggio.

Conti alla mano, si capisce che chi ha scelto questo tipo di servizio cerchi un mezzo per pochi giorni, massimo una settimana. Tanto per dare un’idea di prezzi, il modello più apprezzato della gamma tedesca, la R 1200 GS, costa 180 euro al giorno (dalle 9 alle 19, con 200 km inclusi), 300 euro per il weekend (dal venerdì sera al lunedì mattina, con 400 km inclusi) e 1.200 euro alla settimana (con 1.400 km). Comprese nel prezzo, tutte le coperture assicurative e l’assistenza meccanica. L’iniziativa BMW di controllare un programma di renting resta un caso isolato.

Un brand come Harley-Davidson (che negli Stati Uniti ha una forte tradizione legata al noleggio, grazie anche a operatori come EagleRider) in Italia lascia libera scelta ai propri concessionari. I prezzi variano in funzione della latitudine, con il Nord più caro del Sud per la vicinanza con i Paesi del Centro Europa, che hanno prezzi più alti. A titolo esemplificativo, una Harley-Davidson Street Glide costa 170 euro al giorno, 850 alla settimana e 800 per i membri degli Harley Owners Group, mentre una Sportster 1200 LT 120 al giorno, 600 a settimana e 550 con lo sconto riservato agli HOG. Stesso discorso per Ducati, anche se qui si contano sulle dita di una mano i concessionari che offrono formule di noleggio: attualmente sono operative nei dealer di Borgo Panigale, Varese e Roma.

Sempre lasciato alla libera iniziativa dei rivenditori anche il noleggio di Honda. Prendendo ad esempio la flotta di Honda Point Milano, che dà la possibilità di scegliere tra 8 mezzi, una Africa Twin Adventure Sports senza limiti chilometrici costa 100 euro al giorno e 650 euro alla settimana, mentre una Goldwing va dai 180 al giorno fino ai 1.050 per la settimana.

Il “lungo” sconosciuto

Quello che stupisce, al netto delle offerte di case e dealer per il breve termine, è l’assenza totale (o quasi) di possibilità di noleggio sul lungo periodo. Eppure, come testimonia il successo del long term renting nel mondo delle quattro ruote, questo tipo di formula potrebbe essere vantaggiosa per l’utente finale grazie alla fiscalità agevolata. Col “lungo” infatti, chi è titolare di una società o di partita Iva può approfittare di deduzioni del 20% e detrazioni del 40% sul noleggio e sui servizi, che possono essere ben superiori nel caso in cui le moto risultino veicoli strumentali (ossia “essenziali allo svolgimento dell’attività”).

Tra i grandi operatori del settore del renting, solamente ALD Automotive ha risposto positivamente alla nostra richiesta, anche perché si tratta dell’unico operatore che tratta abitualmente veicoli a due ruote. “Quello del noleggio di moto e scooter è un mercato in forte crescita. Sempre più clienti scelgono la tranquillità di un pacchetto di servizi zero pensieri godendosi il piacere della guida. I numeri del mercato testimoniano questo trend”, dice Manolo Quaglia, 2W Channel Manager. “ALD Automotive con il marchio 2W ha quadruplicato il numero dei contratti sottoscritti confermando la crescita cominciata nello scorso anno”.

Si tratta di numeri ancora bassi, nell’ordine delle centinaia di unità, ma il mercato resta molto promettente, una terra vergine tutta da esplorare. “Pensiamo che nel mercato si stia diffondendo una sempre maggiore consapevolezza del noleggio a lungo termine in generale e soprattutto nel settore delle moto anche grazie ad una evoluzione dell’utente finale e all’innovazione tecnologica nei sistemi di gestione della propria mobilità”, prosegue Quaglia.

A chi conviene?

Per realizzare queste tabelle abbiamo preso la casistica che ci è stata fornita da ALD Automotive sui cinque modelli più noleggiati. La abbiamo quindi messa a confronto con i costi che deve sostenere il motociclista che opta per l’acquisto, riferiti allo stesso periodo temporale del noleggio (24, 36 o 48 mesi). Nel noleggio a lungo termine, infatti, sono compresi nel prezzo assicurazione, bollo, assistenza stradale, tagliandi e call center dedicato, oltre a un pacchetto chilometrico prestabilito: tutti costi extra per il motociclista che acquista. È utile precisare che il nostro acquirente-tipo è un uomo di 40 anni con polizza assicurativa RC Auto più soccorso stradale in prima classe di merito, al cui totale delle spese abbiamo sottratto il valore residuo, ossia il valore della moto sul mercato dell’usato.

Ciò detto, la nostra analisi - che si basa su casi tipici e prevede infinite variabili - evidenzia almeno un paio di trend di rilievo. Il primo è il fattore geografico: in città come Napoli, il costo esorbitante dell’assicurazione in alcuni casi fa propendere per il noleggio. Il secondo è il fattore “temporale”: nelle tre città prese a riferimento (la Capitale, Milano e Napoli) sulla distanza dei 24 mesi il noleggio è mediamente competitivo, mentre sui 36 o sui 48 è meno conveniente e prevale la logica dell’ammortamento del bene. Alla fine dei conti, la soluzione più conveniente dipende più dal motociclista che dalle tariffe. Chi può trovare quindi attraente il noleggio, rispetto all’acquisto? Sicuramente chi percorre pochi chilometri e ama le soluzioni “all inclusive”: col renting non ci si deve occupare di gestire la moto negli aspetti tecnici e burocratici. E poi resta una soluzione valida per chi ama cambiare spesso mezzo, senza la preoccupazione di dover rivendere l’usato.

Ma alla fine, conviene noleggiare o comprare? La risposta è abbastanza chiara: per adesso conviene comprare. A questo punto la domanda diventa: quando il noleggio a lungo termine sarà più diffuso e le tariffe più competitive, sareste disposti a rinunciare alla moto di proprietà in nome del risparmio?
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