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Interfono moto: la GUIDA ai modelli in commercio

Stefano Borzacchiello il 24/05/2018 in Accessori

Un piccolo dispositivo può trasformare il vostro casco in un'avanzata postazione radio per parlare con il passeggero. Ma anche ascoltare le indicazioni del navigatore, telefonare, ascoltare musica, e non ultimo restare collegati con gli amici su altre moto... senza mai perdere di vista la strada. Quale scegliere? Ecco tutto quello che dovete sapere prima dell'acquisto

Interfono moto: la GUIDA ai modelli in commercio
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Se anche mentre vi spostate in moto volete restare connessi e in primis parlare con il passeggero, ma anche rispondere al telefono o magari farvi conciliare il viaggio da una canzone, sentire le ultime notizie alla radio o magari più semplicemente scambiare due parole con altri motociclisti su altre moto, senza mai perdere di vista la strada, potete pensare di montare un sistema di comunicazione sul vostro casco.

Mai più soli

Fino a qualche tempo fa mettere il casco significava staccarsi dal resto del mondo. Niente voci, telefono, musica… solo il rumore del vento. Una scelta più che giustificata che ha sempre il suo fascino ogni volta che si sceglie di intraprendere uno spostamento, ma è anche vero che le nostre vite ormai sono sempre più "connesse" e visto che sui caschi si possono montare sistemi di comunicazione, che non solo permettono di restare collegati, ma cambiano il modo di vivere qualsiasi spostamento, averlo è un’opportunità da non sottovalutare soprattutto se volete fare delle telefonate in sicurezza. Poi si può sempre decidere di non usarlo tutti i giorni e di sentire solo il rumore del vento e del motore.

In vendita nei negozi specializzati e nei principali store online si possono trovare tre tipologie di interfono quelli acustici o pneumatici, quelli a cavo e quelli senza fili Bluetooth. Per completezza segnaliamo che esiste anche una quarta categoria senza fili che sfrutta la conduzione ossea ma è composta da un solo modello che al momento si trova ancora cercando in rete.

Sistema di comunicazione interfono pneumatico

Il più semplice e anche il più economico è quello pneumatico che vi permette solo ed esclusivamente la comunicazione con il passeggero. Non ha una centralina, non ha le batterie: la trasmissione della voce avviene attraverso tubicini che collegano fra loro i caschi.
Pregi e difetti Semplice e immediato non serve mai ricaricarlo ma è un po’ limitante, non consente di regolare il volume e di conseguenza è difficile parlarsi viaggiando in autostrada, inoltre la “connessione” via tubi è per forza di cosa un vincolo fra loro pilota e passeggero che dovranno sganciarsi ad ogni sosta. Oggi per di più in commercio non se ne trovano molti.

Sistema di comunicazione interfono a cavo

La seconda tipologia comprende i sistemi di comunicazione a cavo. Questi kit per pilota e passeggero, di norma comprendono una centralina che contiene le batterie ed è il cuore del sistema - e si infila in una tasca della giacca durante gli spostamenti - le cuffie che vengono poi inserite all’interno del casco insieme al microfono (a filo per i caschi integrali o ad asta per i modelli jet). Non vi è quindi la necessità di montare altro sul casco e il vantaggio è che se questo è predisposto (verificatelo prima dell’acquisto) per ospitare le cuffie e il microfono, non vi accorgerete della presenza.

Come funziona
Il segnale audio viene trasmesso alle cuffie dalla centralina tramite i fili, e come per l’interfono pneumatico, pilota e passeggero sono di fatto connessi e vincolati con la scomodità di doversi sganciare che ne consegue ad ogni sosta. Alla centralina si può collegare via cavo anche un classico lettore MP3 per ascoltare la musica durante i trasferimenti e alcuni sono dispositivi sono equipaggiati anche di radio FM. I comandi di norma presenti sulla centralina sono semplici da azionare anche coi guanti indossati e le poche funzioni di cui sono dotati li rendono facili da usare da tutti.

Pregi e difetti

Il grande vantaggio è che questa tipologia di sistemi di comunicazione si trova a buon prezzo, di contro è che è un sistema scomodo per via dei fili che possono interferire nei movimenti fra pilota e passeggero e non consente la comunicazione con altri motociclisti. Infine, questo tipo di modelli non dialoga con i moderni smartphone e meno di collegare via cavo quest’ultimo.

Sistema di comunicazione interfono Bluetooth

Se cercate un prodotto versatile che consenta allo stesso tempo di dialogare con il passeggero, fare o ricevere una telefonata, sentire le indicazioni del navigatore, ascoltare la radio, un podcast o la musica direttamente dal vostro smartphone, un sistema di comunicazione senza fili dotato di tecnologia Bluetooth è attualmente la soluzione più diffusa. Il prezzo è decisamente superiore rispetto ai primi due sistemi descritti, ma la versatilità ripaga.

I Kit in vendita di norma sono composti da una centralina (da applicare sul casco), gli auricolari e il microfono ad asta e a filo; nella scatola è poi inserito anche il caricabatterie che su quasi tutti i modelli prevede un’uscita microUSB o nano USB da collegare alla centralina per ricaricarlo. In vendita potete trovare kit composti da una sola centralina o confezioni con due centraline. Si può valutare anche l’acquisto del modello con una centralina qualora non si abbia l’esigenza di dotare il passeggero dell’interfono.
 

Come funziona
L’installazione di norma è semplice. La centralina viene applicata sul casco. Spesso sulla parte laterale, ma alcuni dispositivi, come vedete in queste foto, prevedono che sia montata sulla parte posteriore della calotta di modo da non creare nessun fruscio o turbolenza. Il microfono (a filo o ad asta) viene inserito nel casco insieme agli auricolari. A questo proposito, come per il modello a filo, è sempre opportuno verificare la possibilità di montare sul casco il sistema. Avendo un peso contenuto, dimensioni compatte e non essendoci alcun filo, se non quelli di auricolari e microfono all’interno del casco, la presenza del sistema non influisce sul casco, se non per eventuali turbolenze che restano comunque in media più che sopportabili. Sulla pulizia del suono influisce la silenziosità del casco e la protettività della moto. I pulsanti di norma si trovano sulla centralina si premono facilmente anche coi guanti invernali. Comodi, se presenti, i comandi vocali, tanto che per accettare una chiamata o dialogare con un altro dispositivo non si tolgono le mani dal manubrio.

Pregi e difetti
Un plus di questi modelli è che consentono di comunicare, grazie alla connessione Bluetooth, con altri sistemi dotati della medesima tecnologia; sui modelli più recenti è inoltre possibile mettere in collegamento più centraline per creare una vera e propria rete. Quest’aspetto è da tenere presente qualora si viaggi con altri motociclisti, se tutti dotati di questo sistema di comunicazione parlarsi durante i trasferimenti sarà semplicissimo, i sistemi consentono una comunicazione a distanza (questa varia da modello a modello) che rende oltre che più piacevole anche più sicuro il viaggio perché ogni motociclista può informare l’altro anche di eventuali pericoli.

Se la qualità dell’audio e della comunicazione fra un sistema e l’altro è paragonabile a quelli dei modelli a filo, le funzioni di questo tipo di sistemi è superiore, pilota (ed eventualmente passeggero) non solo può dialogare senza problemi ma nel contempo ascoltare le indicazioni del navigatore senza togliere gli occhi dalla strada. Negli ultimi anni l'offerta si è ampliata, ma se si vuole un prodotto di qualità che funzioni bene anche in autostrada, meglio puntare su marchi che hanno una tradizione consolidata e offrono la garanzia di prodotti robusti, affidabili che possono durare nel tempo e il cui software, come per gli smartphone, è costantemente aggiornato: i vari produttori per ogni modello sviluppano anche un’APP che consente di personalizzare i settaggi del sistema di comunicazione direttamente dallo smartphone.

Sistema di comunicazione a conduzione ossea

Per completezza nella nostra rassegna includiamo anche questo sistema di comunicazione 3D Vibration Sound di Buhel che si può trovare ancora in rete in qualche store o su Ebay. Presentato qualche anno fa sfruttava una tecnologia all'avanguardia che faceva leva sulla "conduzione ossea". È un sistema che si accoppia allo smartphone via Bluetooth e permette di ricevere ed effettuare chiamate telefoniche ed ascoltare musica da device esterni (lettori mp3, telefoni cellulari, GPS), ma non consente la comunicazione con il passeggero o con altro motociclista.

Come funziona
La centralina è fissata al casco tramite una piastra adesiva su cui è applicata una calamita che rende possibile il fissaggio/rimozione del ricevitore in modo semplice e sicuro. La trasmissione del suono avviene direttamente sulla scatola cranica facendo percepire al nervo conduttivo le onde sonore prodotte da un tampone, appositamente studiato, che utilizza la calotta del casco come vettore di propagazione. Questo elimina il bisogno di inserire cuffie all'interno, a tutto vantaggio del comfort. Questo interfono promette di eliminare in automatico ogni tipo di interferenza e/o disturbo (sempre che non dipenda da una mancanza di segnale di rete del cellulare) facendo arrivare alle orecchie suoni e parlato di ottima qualità. Il ricevitore è stato studiato per non risentire degli effetti dell'umidità o della pioggia (waterproof IP-54), dispone di due tasti (accensione e regolazione volume), facilmente utilizzabili anche coi guanti, oltre ad una pratica porta USB per la ricarica tramite PC.

La scelta

Alla fine scegliere il sistema di comunicazione più adatto è sempre una valutazione personale, ma se cercate un prodotto che vada oltre il classico sistema che mette in comunicazione due caschi, pilota e passeggero sulla stessa moto, compito che assolvono pienamente i modelli a cavo e in modo molto basico quelli coi tubicini, quelli con Bluetooth sono sempre da preferire perché trasformano il vostro casco in una postazione radio in tutti i sensi. Individuato il modello ricordatevi di verificare sempre la compatibilità con il proprio casco, inoltre sono da preferire quelli con pulsanti di grandi dimensioni per gestire le varie funzioni senza dover togliere i guanti e quelli dotati di porta MicroUSB di modo che se ad esempio avete uno smartphone Android non dovrete portarvi in giro un altro cavetto per la ricarica. Su quasi tutti i modelli la durata della batteria se usato per parlare spesso non dura più di una giornata, mentre se usato per l’ascolto su molti modelli consente di coprire tutta la settimana usandolo un’ora al giorno.

 

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