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L'omicidio stradale è legge

di Riccardo Matesic il 02/03/2016 in Attualità

Il reato di omicidio stradale è ufficialmente istituito. Chi causerà un incidente con morti o feriti gravi, soprattutto se sarà sotto l'effetto di alcol o droghe (ma non solo), commetterà degli specifici reati. Finirà sotto processo e potrà essere condannato fino a 18 anni di carcere

L'omicidio stradale è legge
L'omicidio stradale è legge. Tempo qualche giorno per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il nuovo ordinamento sarà in vigore.

A 6 anni dalla presentazione del primo disegno di legge, dopo infinite polemiche, limature e passaggi parlamentari, il Governo Renzi ha portato a casa il risultato. Grazie anche all'apposizione della fiducia in sede di ultima votazione.

Abbiamo citato il primo ministro Renzi, perché da anni lui stesso si era schierato a favore del DDL proposto da un gruppo di associazioni. E oggi, subito dopo il voto, ha twittato che finalmente è legge. “Per Lorenzo (Guarnieri), per Gabriele (Borgogni), per le vittime della strada. Per le loro famiglie”. Ed ha chiuso con un “#finalmente”.
La nuova legge introduce 3 nuovi reati: Omicidio stradale, Lesioni personali gravi o gravissime e Fuga del conducente in caso di lesioni personali stradali.

Diciamo subito che le sanzioni non cambiano per chi causa un incidente mortale senza rientrare in una delle aggravanti previste dalla nuova legge. In questo caso si configura ancora l'omicidio colposo aggravato da violazione stradale, quindi da 2 a 7 anni, elevabili fino a 15 qualora -ad esempio- i morti siano più d'uno.


Le pene per l'omicidio stradale
Pene molto più severe per chi provoca un incidente mortale in stato d'ebbrezza compresa fra 0,8 e 1,5 g/l (il limite di legge per guidare è 0,5 g/l), ma anche per chi fuori città superava i limiti di oltre 50 km/h (in città minimo 70 km/h e raddoppio del limite), superava un semaforo rosso, guidava contromano, faceva inversione su dossi o dietro curve, superava con striscia continua o vicino a un passaggio pedonale. In questi casi la reclusione andrà da 5 a 10 anni, soglia che impedirà, anche con tutte le attenuanti, di evitare il carcere. E c'è l'arresto in flagranza di reato.

Se l'alcol nel sangue al momento dell'incidente superava 1,5 g/l, in caso di droga, ma anche se chi causa il sinistro è un autista professionista, la reclusione sale da un minimo di 8 a un massimo di 12 anni.

Poi ci sono le ulteriori aggravanti. Vale a dire il caso in cui ci siano più morti. Ma anche se il guidatore era senza patente o l'aveva revocata o sospesa, se guidava un veicolo non assicurato, se si è dato alla fuga. In tutti questi casi si può arrivare fino a 18 anni di reclusione.

Al contrario, in caso di concorsi di colpa, si possono applicare attenuanti che arrivano a una riduzione fino alla metà della pena.

In ogni caso di omicidio stradale si va comunque sotto processo. E c'è la revoca della patente per almeno 15 anni. In caso di fuga la patente viene revocata per 30 anni.


Le pene per le lesioni personali stradali
Per quanto riguarda le lesioni personali, con tasso alcolico fra 0,8 e 1,5 g/l si va da 3 a 5 anni per le lesioni classificate gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se ci si ferma e si presta soccorso, avvisando le forze di polizia, cade la prescrizione dell'arresto obbligatorio in flagranza di reato.


Le polemiche
Ovviamente, anche nella giornata di oggi, non sono mancate le polemiche. E ora che la legge entrerà in vigore bisognerà vedere se qualche giudice non solleverà eccezione di costituzionalità, vista la disparità di trattamento (ad esempio) per differenti tipologie di omicidio colposo previste dal nostro Codice Penale.

E restano potenziali sanzioni pesantissime anche per chi causa incidenti mortali senza macchiarsi di comportamenti particolarmente pericolosi. Un caso tipico citato è quello dei limiti di velocità artificiosamente bassi apposti su alcune strade, che rendono più facile il superamento di oltre 50 km/h degli stessi.

Non resta che attendere, sperando che questa nuova legge contribuisca a far diminuire i casi di pirateria stradale.

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