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L'Anas rilancia la manutenzione stradale

di Riccardo Matesic il 05/01/2016 in Attualità

Preso atto della situazione disastrosa delle rete stradale italiana, in accordo con il Governo l'Anas ha varato un piano pluriennale che mette la manutenzione delle strade al primo posto, davanti alla realizzazione delle nuove opere

Qualcosa si muove sul fronte della manutenzione della nostra disastratissima rete stradale. Per la prima volta Anas e Governo hanno concordato un piano quinquennale di investimenti che mette al primo posto la manutenzione, piuttosto che la realizzazione di nuove opere.
L'Anas rilancia la manutenzione stradale
Il capovolgimento di priorità è netto. Su un budget totale di 20 miliardi di euro, 8,2 andranno alla manutenzione, 8,8 al completamente delle strade i cui cantieri sono già aperti e 3,2 alle nuove opere.

Significa oltre 2 miliardi di euro l'anno di qui al 2020 - l'ultimo anno del piano presentato - solo per la manutenzione. Molto più che in passato, visto che nel 2015 si sono spesi appena 530 milioni per questa voce; e addirittura molto meno negli anni precedenti. La maggior parte delle opere si concentreranno nel Sud Italia e nelle Isole (63,4%).

L'altra novità importante è che, piuttosto che tanti piccoli accordi con le singole aziende, d'ora in poi la manutenzione sarà gestita attraverso grandi accordi quadro che copriranno più cantieri e più stagioni; con la possibilità di semplificare le trattative e di evitare i rallentamenti dovuti a lungaggini burocratiche.

Parallelamente, l'Anas sta lanciando gare d'appalto per implementare i sistemi elettronici ormai immancabili nelle infrastrutture stradali. Quindi telecamere per il controllo del traffico e la sorveglianza, i rilevatori dei flussi di veicoli, le stazioni meteo, i pannelli a messaggio variabile e... nuovi Vergilius. Si, aumenteranno anche i rilevatori di velocità media, che ovviamente faranno multe.

L'Anas a oggi gestisce 25mila chilometri di rete viaria nazionale. Gli interventi programmati di qui al 2020 sono spalmati su 3.200 chilometri. Ma il Governo a breve restituirà alla società di gestione delle strade altri 5.500 chilometri, precedentemente passati alle regioni con le leggi sulla devoluzione.

Il piano quinquennale di Anas e Governo al momento è finanziato solo per 11,2 miliardi. Sufficienti, comunque, ad avviare buona parte dei lavori. Altre risorse arriveranno più in là dalle regioni.

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