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Buon 2014, motociclisti!

di Riccardo Matesic il 30/12/2013 in Attualità

Il consuntivo dell'anno che va a chiudersi, le anticipazioni su quello che si apre. Un'occasione per confrontarci e farci un augurio comune. Ne avremo bisogno

Buon 2014, motociclisti!
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Tirare fuori l'articolo di fine anno diventa ogni volta più difficile. Pesa la situazione economica italiana, pesa il mercato delle due ruote che continua una discesa senza freni, pesa il nostro bilancio di motociclisti in rosso; fra tasse, costi e spese fisse sempre più difficili da sostenere. Molti di noi hanno sospeso l'assicurazione. Si sfrutta la pausa invernale, in attesa di una primavera che si spera migliore. E dire che avevamo iniziato quest'anno con le lettere aperte di enti ed associazioni al futuro nuovo primo ministro. Segnalazioni di interventi fondamentali per rimettere in carreggiata il mondo del motore e della mobilità.
C'era la speranza di un cambio di passo, ma dopo 7 mesi di nuovo Governo, poco o nulla sembra essere stato fatto. Il 2013 si chiude con all'attivo uno sconto del 30% per chi paga le multe entro 5 giorni; e una inutile riforma assicurativa che non farà scendere le tariffe.
Intanto nelle città ci si scontra con il problema smog. Che fa malissimo alla salute, come sempre più studi ci raccontano. E crea problemi a chi non possiede veicoli di ultima generazione, visto che proseguono i divieti di circolazione selettivi. Il nodo è il particolato, o pm10, e guai ad avere un Euro 1 4T: ne emette in quantità minime, ma le amministrazioni continuano a bloccare tali veicoli. Fino al "capolavoro" di Roma, dove, terminata la proroga attualmente in vigore, nel 2014 il blocco diverrà permanente.
Intanto l'Europa sta predisponendo un pacchetto di nuove misure antinquinamento, con limiti ancora più severi sulle emissioni da traffico. E temiamo la stoltezza dei nostri amministratori, che non sapranno andare a pescare le vere cause dello smog, e continueranno a sparare nel mucchio.

A questo punto dovremmo fare una chiusura ottimista.
Proviamoci.

Il 2013 ha portato una notizia positiva: per la prima volta gli incidenti dei motociclisti sono calati. Sì, d'accordo, sono diminuite le moto in strada e i chilometri percorsi. Ma guardiamo il dato: i nostri incidenti si sono ridotti percentualmente più di quelli degli automobilisti. Ecco un buon punto di partenza per chiedere che ci perseguitino meno in futuro. Una base per aprire un dialogo. Magari anche con la Forestale, che sull'Appennino si è "scontrata" con molti motociclisti. Un altro bicchiere mezzo pieno? Lo "stand still" in materia di guard rail, il periodo durante il quale gli stati membri non possono promulgare norme nazionali su materie in corso d'esame a livello comunitario, è finito. E secondo voci di corridoio, il nostro Ministero dei Trasporti vorrebbe adottare una normativa nazionale sulle barriere per motociclisti. Poi serviranno i soldi per installarli i guard rail, ma intanto saremmo un passo avanti.
Già, al Ministero si muovono. Sono gli stessi che recentemente hanno lanciato la pubblica consultazione sulla riforma del Codice della Strada. Eccolo il nostro obiettivo del 2014: ottenere un buon ordinamento che salvaguardi e tuteli i diritti e la sicurezza di chi va in moto.
Serve che il mondo politico ci ascolti. Serve parlare di sicurezza, di tasse, di costi fissi e di assicurazioni. E servirà parlare d'Italia, perché nel momento in cui molte famiglie festeggiano, il nostro pensiero va anche agli operai dell'Husqvarna e dell'Aprilia. I primi sono in cassa integrazione per un anno, in attesa di capire se il sito di Cassinetta, dismesso dalla nuova proprietà, sarà riconvertito o se dovranno cercarsi un nuovo lavoro. I secondi sono reduci da un lungo stop produttivo, con la speranza di ripartire meglio nel 2014.
Ecco appunto, buon 2014, motociclisti!

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