Attualità
Milano prepara lo scooter sharing
Dopo auto e bici, la città lombarda annuncia un imminente bando per creare un servizio urbano di noleggio di mezzi a due ruote condivisi. Una novità che potrà giovare anche all'immagine della moto
Quando nel 2015 Milano ospiterà l'Expo, cittadini e visitatori potranno scegliere di muoversi per la città anche in scooter. Potranno farlo usando mezzi condivisi. Il Comune ha annunciato infatti il prossimo lancio di un bando per creare uno o più servizi di scooter sharing.
Dopo le bici in condivisione e le auto, sembra ora essere la volta delle due ruote a motore. Che saranno preferibilmente elettriche, ma non solo.
Dopo le bici in condivisione e le auto, sembra ora essere la volta delle due ruote a motore. Che saranno preferibilmente elettriche, ma non solo.
Milano sarà dunque la prima città italiana a mettere su un servizio di scooter sharing. Non però l'unica in Europa, visto che Barcellona e Parigi sono già partite da tempo.
Il funzionamento sarà analogo a quello delle auto. Una tessera personale collegata con una carta di credito e un'app per lo smartphone attraverso la quale effettuare la prenotazione (un quarto d'ora prima). Poi ci si potrà recare al parcheggio più vicino per prelevare il veicolo. Da riconsegnare in uno dei parcheggi della società che gestisce il servizio.
Il casco dovrà essere annesso al veicolo, in modo che anche chi sceglierà all'ultimo momento di usare lo scooter in condivisione potrà farlo, senza dover pensare preventivamente a portarsi dietro il casco. Funzionerà? Le "bici gialle" a Milano sono un successo indiscutibile, e anche le auto stanno avendo un business crescente.
Si creeranno anche nuovi motociclisti? No, forse no. Se non qualcuno che grazie al servizio scoprirà di avere veramente bisogno di un proprio scooter. Però l'iniziativa sarà comunque positiva. Perché contribuirà ad avvicinare al nostro mondo persone che, diversamente, continuerebbero a vedere le due ruote dal di fuori.
Il funzionamento sarà analogo a quello delle auto. Una tessera personale collegata con una carta di credito e un'app per lo smartphone attraverso la quale effettuare la prenotazione (un quarto d'ora prima). Poi ci si potrà recare al parcheggio più vicino per prelevare il veicolo. Da riconsegnare in uno dei parcheggi della società che gestisce il servizio.
Il casco dovrà essere annesso al veicolo, in modo che anche chi sceglierà all'ultimo momento di usare lo scooter in condivisione potrà farlo, senza dover pensare preventivamente a portarsi dietro il casco. Funzionerà? Le "bici gialle" a Milano sono un successo indiscutibile, e anche le auto stanno avendo un business crescente.
Si creeranno anche nuovi motociclisti? No, forse no. Se non qualcuno che grazie al servizio scoprirà di avere veramente bisogno di un proprio scooter. Però l'iniziativa sarà comunque positiva. Perché contribuirà ad avvicinare al nostro mondo persone che, diversamente, continuerebbero a vedere le due ruote dal di fuori.