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Attualità

Guard rail: ora, cosa cambia?

di Riccardo Matesic
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Il nostro mondo plaude all'approvazione di una risoluzione che impegna il Governo a lavorare sulle barriere ammazza-motociclisti. Il segnale d'interesse è importantissimo, ma in realtà gli ostacoli sono di ordine economico

La Commissione Trasporti della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione del Movimento Cinque Stelle che impegna il Governo a fare pressioni a livello europeo per sbloccare l'attesa norma di omologazione dei guard rail salvamotociclisti.
La stessa risoluzione indica anche dove trovare i fondi per sostituire le attuali barriere pericolose: attivando i decreti attuativi della Legge 120 del 2010 dove si è stabilito che il 50% dei proventi delle multe per eccesso di velocità debbano essere versati all'ente proprietario della strada. E il Governo, per bocca del sottosegretario ai Trasporti, Rocco Girlanda, si è impegnato ad attivarsi al riguardo.
Dall'ambiente motociclistico trapela soddisfazione. Su tutti il comunicato stampa del presidente della FMI, Paolo Sesti, il quale, dopo i ringraziamenti di rito, si augura "che il contenuto del testo approvato, ovvero l'installazione di nuove barriere, l'implementazione di quelle già esistenti, l'avvio di una campagna di informazione, il miglioramento dell'illuminazione delle strade, possa trovare una applicazione pratica in tempi ragionevoli".

Indubbiamente il segnale d'attenzione nei confronti della sicurezza dei motociclisti è molto importante e di questo non possiamo che ringraziare. Purtroppo però abbiamo la sensazione che cambierà ben poco.
Il protocollo omologativo delle barriere 1317-8 è stato per ora ridotto al rango di proposta di specifica tecnica, un protocollo volontario al quale non c'è l'obbligo di adesione. In Italia il Ministero dei Trasporti ha da tempo liberato le amministrazioni che gestiscono le strade, consentendo loro le installazioni di guard rail salva motociclisti in forma sperimentale.
Tutto questo succedeva due anni fa. Se a oggi non ci sono ancora molti nuovi guard rail dunque è solo per un problema economico. Del resto, basta guardare lo stato pietoso delle nostre strade per capire che le barriere sono solo uno dei problemi per chi le gestisce; probabilmente neanche il più grave.
Su tutto una nota positiva: dal 2014 la legge 120/2010 diverrà comunque operativa! Lo ha detto l'ANCI, l'Associazione dei Comuni, ricordando che tutte le amministrazioni dovranno presentare una dichiarazione sui proventi contravvenzionali realizzati a partire dal 2013 compreso, e versarne la parte dovuta allo Stato.
Speriamo che questo sblocchi una situazione che vede le nostre strade in un progressivo, continuo degrado. 
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