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Mondiale Supermoto: Hiemer e Aprilia campioni

il 16/10/2006 in Attualità

Il Gran Premio d’Italia ribadisce la supremazia di Hiemer e di Van Den Bosch, e assegna con una prova in anticipo al tedesco il titolo S1 e all’Aprilia quello costruttori S2. Sul podio iridato della massima categoria anche Simone Girolami, 2° assoluto

Mondiale Supermoto: Hiemer e Aprilia campioni
Il tedesco Bernd Hiemer festeggia con una prova d'anticipo il titolo S1

Pista tirata a lucido priva della parte fuoristrada, manifesti con la sua foto, pubblicità invitante: tutto era pronto per accogliere al meglio il debutto iridato di Max Biaggi nella Supermoto. Le sue velleità sono invece svanite sabato mattina, quando dal Belgio è arrivata la diffida dal team Alstare-Suzuki col quale correrà il prossimo mondiale Superbike a partecipare alla gara per evitare il rischio di incidenti (ricordiamo che due anni fa, proprio sul circuito laziale, mentre si allenava per il GP Supermoto, Biaggi si fratturò l’astragalo con le note, nefaste conseguenze).


L’assenza del romano non ha però influito sull’appassionante esito della manifestazione, che ha trovato spunti decisivi in entrambe le classi. Ad iniziare dalla S1, che con l’ennesima affermazione di Bernd Hiemer ha permesso al pilota di Memmingen di aggiudicarsi il titolo con una prova in anticipo. L’ufficiale KTM è stato implacabile nella prima manche, mentre nella seconda è stato tradito dalla tensione conquistando comunque un posto d’onore che è stato abbondantemente superiore a quanto gli sarebbe servito per dare l’affondo conclusivo. Il posto d’onore è andato a Simone Girolami che ha disputato un’ottima frazione d’apertura, chiusa in quarta posizione, per poi superarsi in Gara 2 dove ha esaltato il pubblico di casa strappando a Hiemer il comando a quattro giri dalla fine per poi mantenersi in testa al gruppo sino al traguardo.


Niente da fare invece per Gerald Delepine e Ivan Lazzarini, che si sono dovuti accontentare rispettivamente del e del posto al termine di una giornata non esaltante come quella di una settimana prima.
Nella S2 Van Den Bosch ha centrato la seconda doppietta consecutiva che oltre ad aver premiato la Casa di Noale col primo titolo costruttori Supermoto lo ha proiettato verso una serena conclusione di campionato visto. Nell’ultima prova di Atene il francese potrà infatti amministrare agevolmente i 39 punti di vantaggio accumulati nei confronti del compagno di scuderia Jerome Giraudo, unico rimasto in lizza per il titolo. La terza piazza di giornata alle spalle di Giraudo ha infatti precluso ad Adrien Chareyre qualsiasi speranza, anche se un terzo posto in campionato andrebbe oltre le aspettative del giovane francese che si è già guadagnato un posto nella formazione ufficiale Husqvarna per il 2007.
Nella convulsa lotta per le posizioni di rincalzo si è distinto quale migliore azzurro Massimo Beltrami che si è piazzato quarto portandosi dall’8° al 5° posto in campionato.

Assoluta di giornata
1. Hiemer (KTM)
2. Girolami (TM)
3. Delepine (Husqvarna)
4. Lazzarini (Husqvarna)
5. Iddon (Aprilia)
6. Pes (KTM)
7. Gotz (KTM)
8. Hlad (KTM)
9. Baraccani (TM)
10. Tetsu (KTM)
11. Bartolini (WRM)
12. Mariani (KTM)
13. Occhini (Husaberg)
14. Migliorati (Honda)
15. Giovannelli (TM)
17. Cannistraro (Husaberg)
18. Candelori (KTM)
19. Tognaccini (Aprilia)
20. Lucarini (Aprilia)

Campionato dopo la 7.a prova
1. Hiemer p. 316 (Campione del mondo)
2. Lazzarini p. 251
3. Delepine p. 259
4. Iddon p. 248
5. Goetz p. 183
6. Girolami p. 158
7. Baraccani p. 152
8. Hlad p. 138
9. Winstanley p. 118
10. Fiorentino p. 114
12. Bartolini p. 107
13. Pes p. 98
14. Mariani p. 95
16. Migliorati p. 77
18. Lavetti p. 54
20. Giovannelli p. 46

Assoluta di giornata
1. Van Den Bosch (Aprilia)
2. Giraudo (Aprilia)
3. Chareyre A. (Husqvarna)
4. Beltrami (Honda)
5. Bolley (Aprilia)
6. Pignotti (KTM)
7. Rispoli (Suzuki)
8. Chambon (KTM)
9. Gozzini (Husqvarna)
10. Minutilli (KTM)
12. Gaspardone (Honda)
13. Manzo (Yamaha)
14. Cavazzana (KTM)
15. Balducci (TM)
16. Cianfrocca (Aprilia)
17. Boano (Honda)
18. Dondi (Aprilia)
19. Bastianini (Honda)
21. Bussei (Honda)
21. Serafini (TM)


1. Van Den Bosch p. 290
2. Giraudo p. 281
3. Chareyre A. p. 232
4. Bolley p. 216
5. Beltrami p. 188
6. Bidart p. 180
7. Chambon p. 171
8. Balducci p. 170
9. Seel p. 156
10. Pignotti p. 149
12. Gozzini p. 119
14. Rispoli p. 89
15. Manzo p. 82
16. Verderosa p. 77
18. Minutilli p. 73
19. Gaspardone p. 66
20. Ravaglia p. 64

HIEMER: 9 – Il massimo sarebbe stato vincere anche la seconda manche, ma il tedesco ha fatto bene i suoi conti ed ha preferito portare a casa un sicuro posto d’onore con cui ha suggellato il campionato. Onore comunque al tedesco che ha mantenuto la tabella rossa di leader sin dalla prima prova e che non ha mai smesso di credere nelle sue possibilità anche quando gli altri si sono fatti più pericolosi.
GIROLAMI: 8 – L’ufficiale TM si è divertito e ha fatto divertire, specie nella seconda manche dove dopo un esaltante tira e molla si è lasciato alle spalle tutti gli avversari compreso il neo campione del mondo. Dimostrando che sul veloce quando tutto gli gira bene è davvero un ospite scomodo, e che la moto pesarese non manca di potenziale.
DELEPINE: 7 – Ha cercato in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote del leader tedesco ma non c’è riuscito, lamentando uno scarso potenziale della sua moto nei confronti di quella del vincitore che ci è sembrato eccessivo.
LAZZARINI: 7 – Con la stessa determinazione trovata negli ultimi GP ha cercato di movimentare le manche come a Busca ma nella prima manche è stato rallentato da un cattivo setting delle sospensioni finendo comunque 3°. Nella seconda ha cambiato completamente le regolazioni ed i risultati si sono visti, anche se l’eccessiva irruenza dettata dal tentativo di stoppare la corsa vincente di Hiemer lo ha portato a compiere alcuni errori che lo hanno relegato in quinta posizione lasciandogli comunque la soddisfazione di aver segnato il giro più veloce in gara.

VAN DEN BOSCH: 10 – Nella giornata che ha riproposto lo stesso podio di una settimana prima l’ufficiale Aprilia ha sfoggiato altre due perentorie affermazioni che lo hanno portato ad una passo da un titolo sempre più meritato. Il suo ultimo impegno lo ha premiato con un bel margine in classifica e a questo punto, visto che l’ex iridato ha dimostrato di gestire bene la tensione anche sotto pressione, in Grecia la conquista della tabella numero 1 è solo una formalità che si dovrebbe concretizzare già al termine della prima manche.
APRILIA 10 – Nel 2004, al debutto nella Supermoto, conquistò il titolo S2, quest’anno oltre a fare il bis nel prossimo GP con Van den Bosch o Giraudo si è aggiudicata con una prova in anticipo il titolo costruttori a conferma della bontà del progetto SXV. Che quest’anno si è dimostrata praticamente imbattibile non più solo sui circuiti veloci ma anche in quelli più tecnici una volta alla mercè delle monocilindriche.
GIRAUDO: 8 – Ancora un posto d’onore per il campione del mondo di due anni fa che è sempre veloce ma non così incisivo come il compagno di squadra in vetta al campionato. Come ha dimostrato lo scorso fine settimana la MotoGp non bisogna mai gettare la spugna, ma effettivamente per lui le possibilità di bissare il titolo sono veramente ridotte all’osso.
A. CHAREYRE: 7 1/2 – Il francesino continua a stupire e a salire sul podio grazie alla sua ottima continuità di risultati. Ha ancora molto da imparare ma sicuramente già la prossima stagione alla guida della Husqvarna ufficiale diventerà un serio candidato alla corona d’alloro.
BOLLEY: 5 – L’ex iridato cross sta vivendo un momento di condizione psicologica non ottimale in vista del suo futuro e ciò pesa sulla sua prestazione. Come a Busca ha commesso dei grossolani errori pur facendosi perdonare per la sua determinazione che, nella seconda manche, lo ha reso protagonista di un recupero eccezionale da oltre metà gruppo sino al terzo posto.
BIAGGI: 4 – Ci era piaciuto vedere il venerdì Max con le mani sporche di grasso smontarsi le gomme da solo proprio come uno dei tanti piloti privati del paddock. Purtroppo però poi non è poi riuscito a calarsi nell’ambiente della Supermoto, senza dubbio più cordiale e familiare di quello della MotoGP, mantenendo nelle due giornate successive sempre un certo distacco nonostante fosse anche stato alleviato dalla tensione della gara.

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