Elefantentreffen 2003: roba da duri

Dal 31 gennaio al 2 febbraio saranno molti gli intrepidi che, urtando boccali di birra, festeggeranno la propria moto tra le nevi tedesche. Per chi vuole andarci, ma intende portare a casa gli arti ancora sensibili,  i consigli di BMW sull'abbigliam

Alcuni non guardano di buon occhio al progresso. Certamente l’avrebbero fatto quei soldati romani (quasi sempre dei “tappetti” vestiti alla bell’e meglio con tela e pelli) alle prese con l’inverno germanico durante le lunghe campagne di conquista, nei primi due secoli dell’Impero. Se avessero avuto la possibilità di stare al caldo avvolti in pile, kevlar e neoprene, probabilmente anche gli enormi e temibili barbari avrebbero fatto un po’ meno paura.
Perché questa premessa in stile Gladiatore? Per introdurvi nel (gelido) clima dell’Elefantentreffen, il raduno più noto, più freddo ma più amato d’Europa.



È dal ’56 che i motociclisti di tutto il continente si recano in pellegrinaggio a questa singolare manifestazione che deriva il proprio titolo dal soprannome della Zundapp KS-601-Gespanne (utilizzata durante la Seconda Guerra Mondiale). E numerosa ogni anno è la rappresentativa italiana (seconda solo a quella tedesca), nonostante nei giorni della merla il clima di Thurmansbang-Solla, (paesino di montagna presso Passau, al confine con la Repubblica Ceca) non sia propriamente quella di Taormina.


Questo a significare che “l’impresa”, per quanto dura, è possibile da compiere anche da parte del signor Rossi (e addirittura del signor Esposito!): basta armarsi di una certa dose di resistenza, e soprattutto non lesinare nell’uso di abbigliamento tecnico.
Partendo da Milano, le ore di viaggio a velocità autostradale sono circa dieci (tenendo conto delle pause per mangiare e riposarsi), sempre a patto di non incappare in una tempesta di neve sulla strada… Non è poi necessario, almeno per i “turisten”, fermarsi a dormire in tenda: il nostro consiglio è quello di lasciarlo fare ai vichinghi autoctoni e di prenotare presso qualche pensione per essere in forze di giorno e godersi i postatomici e improvvisati spettacoli che l’Elefanten è in grado di offrire.
L’accesso all’area del raduno è riservata alle moto, e l’ingresso costa 15 Euro.
Esiste un sito ufficiale della manifestazione in lingua italiana.

Oggi l’abbigliamento tecnico si trova in tutti i negozi, e le proposte sono molteplici per materiali, stili, prezzi e misure. La nuova frontiera dell’ hi-tech è però quella degli accessori riscaldati elettricamente.
Alla BMW si sono fatti venire un paio di idee ottime per chi pensa di affrontare un lungo viaggio tra le intemperie (come i temerari dell’Elefantentreffen), ma anche per chi usa la moto o lo scooter giornalmente d’inverno.
Il gilet in vaporizzato d’alluminio ha il vantaggio di un perfetto isolamento termico e può essere collegato alla batteria della moto, con un assorbimento elettrico massimo di 3,5 Amp a 12 Volt.



Altra grande novità, particolarmente originale, è ThermKomfort, un kit formato da un paio di suole, due batterie e un caricabatteria (a 220 o 110V). Prodotte in taglia unica le suole vengono tagliate per adattarsi al piede di chi le indossa e possono essere utilizzate su qualsiasi calzatura. Il grande vantaggio è che sono riscaldabili mediante gruppi di batterie (1 per ogni stivale), senza cavi di collegamento con la moto, per cui il motociclista ha sempre libertà nei movimenti. La durata del riscaldamento varia tra le 2 e le 12 ore a seconda della temperatura impostata.
Insomma, se pure vi manca la possanza fisica dei colossi birraioli che la fanno da padroni al raduno tedesco, questa è la prova che il modo per sopravvivere all’Elefante si trova.