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I cugini Nieto: ?Pronti a vincere'

il 11/12/2002 in Attualità

Fonsi e Pablo raccontano a ruota libera i loro obiettivi per la prossima stagione, dove partono nella rosa dei favoriti in 250 e 125

I cugini Nieto: ?Pronti a vincere'
Pablo e Fonsi Nieto: sono loro il futuro della Spagna a due ruote

Fonsi e Pablo raccontano a ruota libera i loro obiettivi per la prossima stagione, dove partono nella rosa dei favoriti in 250 e 125
di Marcello Pollini


Bologna - Girano sempre in coppia, peggio di due gemelli siamesi. Uno, con i capelli biondi diventati quasi platino e lo sguardo da furbetto tipico di chi sa di piacere alle ragazze; l?altro, con una bandana in testa che tutto lo fa sembrare tranne che un pirata.


In Spagna sono ormai famosi, e non avrebbero tutta questa libertà ad andare in giro senza essere assaliti. Ma in Italia, a parte gli addetti ai lavori, i due cugini Fonsi e Pablo Nieto, non se li fila praticamente nessuno.
Eppure i due iberici, al Motor Show di Bologna per dare un'occhiata curiosa, rappresentano il futuro del motociclismo iberico, pronti a rinverdire i fasti di Alex Criville, Jorge Martinez e Angel Nieto, del quale sono rispettivamente nipote e figlio, e a prendere il posto di Carlos Checa e Sete Gibernau, in probabile parabola discendente.
Oltre al cognome, un?altra cosa li accomuna: idee chiare e nessuna fanfaronata, cosa che invece per uno spagnolo dovrebbe essere ordinaria amministrazione.
Fonsi è quello che al momento ha raccolto più risultati. Nella stagione 250 appena conclusa ha dato parecchio filo da torcere a Marco Melandri, ed ora, con l?Aprilia ufficiale del team diretto da Jorge Martinez, è pronto a raccoglierne l?eredità.
?L?arrivo di Giovanni Sandi come responsabile tecnico è quanto di meglio potesse capitarmi. Con la sua esperienza e l?Aprilia ufficiale posso puntare senza mezzi termini al titolo. Mi dispiace un po? ritrovarmi con altri piloti nella mia stessa condizione tecnica. Mi era stato detto che sarei stato l?unico ?ufficiale? Aprilia ed invece mi ritrovo con Poggiali eil team di Brazzi, che non doveva esserci, e anche De Puniet con Cecchinello?.
- Avversari in ?casa?, quindi, oltre ai piloti Honda?
?Sarà una bella battaglia. La Honda mi hanno detto che va fortissimo e Porto e Rolfo rappresentano due brutti clienti?.
- Il tuo rivale del passato prossimo, Melandri, è passato nella MotoGP: non ti solleticava l?idea di fare altrettanto?
?Avrei potuto essere al posto di Nicky Hayden al fianco di Valentino Rossi, ma ho preferito dire di no. Sono giovane, ho ancora poca esperienza e voglio affrontare le cose per gradi. Al momento il mio obiettivo è il titolo 250?.
Ancora meno proclami da parte del cuginetto Pablo, pronto ad affrontare un?altra stagione sempre con il team Martinez.
?La 125 è sempre la classe più combattuta per cui è inutile avventurasi in pronostici. Ad ogni gara ci sono almeno dieci piloti che possono vincere per cui può succedere di tutto. Se devo fare dei nomi, i più pericolosi sono Vincent, Pedrosa e Locatelli?.
- Ti infastidisce che la 125, come la 250, sia relegata al ruolo di comparsa, con tutte le attenzioni rivolte alla MotoGP?
?E? un grande errore perché queste due classi sono avvincenti e spettacolari e andrebbero valorizzate come meritano. Si sta cercando di far diventare la MotoGP come la Formula 1, ma si accorgeranno dello sbaglio?.
- Una domanda per entrambi: con l?introduzione del quattro tempi non sarebbe forse stato meglio andare a fare esperienza in SBK invece di rimanere con i due tempi?
?No e per due ragioni ? parla Fonsi ma è anche il pensiero di Pablo -. La prima è che in Spagna conta solo il motomondiale mentre la SBK non è seguita. Ruben Xaus, che è un ottimo pilota e sta facendo buone cose , non se lo fila nessuno. La seconda è che le quattro tempi della MotoGP sono molto più simili ora alle due tempi rispetto alle superbike. Per cui è meglio rimanere qui?.
Fonsi ha una curiosità e ce la dice.
?Quest?anno, con l?arrivo di Bayliss, Edwards e Haga vedremo finalmente cosa valgono i piloti della SBK. Fino ad ora nessuno arrivato dalla Superbike ha fatto strada, ma c?era l?alibi della moto diversa. Ora con il quattro tempi non avranno più scuse?.

 

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