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Ma gli incidenti diminuiscono o aumentano?

il 16/10/2001 in Attualità

Il giorno dopo il Convegno di Riva del Garda sui giornali ci sono dati che dipingono una diminuzione degli incidenti. Noi però al Convegno c?eravamo e abbiamo sentito qualcosa di differente

Il giorno dopo il Convegno di Riva del Garda sui giornali ci sono dati che dipingono una diminuzione degli incidenti. Noi però al Convegno c?eravamo e abbiamo sentito qualcosa di differente

Il giorno dopo il Convegno di Riva del Garda sui giornali ci sono dati che dipingono una diminuzione degli incidenti. Noi però al Convegno c?eravamo e abbiamo sentito qualcosa di differente
di Riccardo Matesic
Si muore di meno sulle strade italiane. Si può sintetizzare così quello che è uscito sui giornali del 17 ottobre dopo la seconda giornata della 57° Conferenza del Traffico e della Circolazione. Le pagine dei giornali sono allora ricche di dati: -3,4% per i morti nel 2000 rispetto al 1999 (6.633) e -4,8% per i feriti (301.559). Un po? differenti i dati sul decennio: gli incidenti rispetto al ?91 sono aumentati del 24,2% e i feriti del 25,3%.
Noi però a Riva del Garda c?eravamo e fra le tante relazioni ne abbiamo sentita anche una di tono differente, stranamente proveniente da un dirigente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l?Arch. Maurizio Coppo, della Segreteria Tecnica del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale.
Ebbene, l?Arch. Coppo ha detto che l?Italia è l?unico paese europeo in controtendenza: da noi gli incidenti sono in aumento e sarà difficile riuscire a rispettare l?obiettivo del ?40% entro il 2010 fissato dall?Unione Europea. Un obiettivo che gli altri stati in base ai risultati ottenuti potrebbero aumentare addirittura al 50%. A farci compagnia c?è solo il Belgio, anche questo maglia nera degli incidenti, comunque non messo male come noi.
La viabilità locale, quella urbana o, comunque, a corto raggio, è causa da sola dei 2/3 dei morti e dell?80% dei feriti. Le nostre città sono le più pericolose d?Europa, ed anche le più inquinate, visto che la classifica europea vede in testa Milano, Torino, Lione e Roma.
Fra le cause dell?alta incidentalità urbana c?è lo scarso uso del trasporto pubblico. E per dimostrare la sua tesi l?arch. Coppo ha portato dei grafici, secondo i quali l?automobile in città è 20 volte più pericolosa del mezzo pubblico.
Quali sono allora i dati che stanno uscendo? Lasciamo che la Conferenza di Riva del Garda si chiuda, poi torneremo sulla cosa con un approfondimento che ci servirà a capire meglio la situazione.

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