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Assicurazioni, rimandata la riforma

il 02/10/2001 in Attualità

Si conclude con un nulla di fatto l?incontro fra ministro Marzano, consumatori, ANIA e ISVAP. I contrasti fanno saltare l?ipotesi di un collegato alla finanziaria.

Si conclude con un nulla di fatto l?incontro fra ministro Marzano, consumatori, ANIA e ISVAP. I contrasti fanno saltare l?ipotesi di un collegato alla finanziaria.

Si conclude con un nulla di fatto l?incontro fra ministro Marzano, consumatori, ANIA e ISVAP. I contrasti fanno saltare l?ipotesi di un collegato alla finanziaria.
di Riccardo Matesic
Nulla di fatto per la RC Auto e Moto. Nella giornata di ieri si sono tenuti infatti degli incontri fra il ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, le associazioni di tutela dei consumatori, l?ANIA e l?ISVAP. C?era molta attesa per la ripresa del dialogo, ma al termine degli incontri il ministro ha annunciato che la riforma della Rc non verrà inserita come sembrava nei giorni scorsi in un collegato alla Finanziaria; si procederà invece a un testo unico che si spera di varare entro la fine dell?anno.
Si spera, perché, come è logico, sono emersi molti punti di disaccordo. Da una parte i consumatori si sono presentati con una serie di richieste, fra le quali un tetto massimo di 750.000 lire per la franchigia (gli assicuratori propongono 2 milioni), maggiore trasparenza per le tariffe, ulteriore riforma del danno biologico (pochi mesi fa è già stata varata con il consenso di tutti la legge 57/2001) e possibilità di legare la polizza al conducente piuttosto che al veicolo.
Dall?altra c?è l?ANIA, l?Associazione delle imprese assicuratrici, che ribadisce il suo no alla proposta del ministro ? caldeggiata anche dai consumatori ? di risarcimento diretto: vale a dire ogni compagnia dovrebbe risarcire direttamente il proprio assicurato in caso di incidente. L?ANIA ha bollato questa proposta come ?non europea?, facendo notare anche che resterebbero scoperti i terzi trasportati. E poi, prosegue l?ANIA, i costi per i risarcimenti sono sempre alti: il buco del 2000 è ancora di 2.432 miliardi contro i 3.600 del ?99. Non manca l?ANIA di far notare come la frequenza dei colpi di frusta in Italia sia del 66%, contro il 30% europeo, e come da noi in dieci anni il numero dei sinistri con danni alle persone sia raddoppiato, dal 9,9 al 18%. L?ANIA chiede dunque la riparazione diretta del veicolo danneggiato presso carrozzerie e officine convenzionate, il contenimento dei costi legali, con la possibilità di non corrispondere le spese dell?avvocato del cliente qualora il risarcimento sia entro i limiti di legge, il recupero garantito della franchigia attraverso azioni forzose sul cliente, la riduzione del carico fiscale e un maggior impegno nella lotta alle truffe. In cambio offre la possibilità di aprire il CID anche ai danni fisici, a patto che per le microlesioni venga applicata la tabella medicolegale per il calcolo dei risarcimenti limitando la discrezionalità del giudice ed a patto che per le lesioni superiori ai 9 punti si possano varare una disciplina e delle tabelle analoghe a quelle della legge 57/2001.
Insomma, per ora la soluzione è lontana.


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Testi normativi:

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