Vernissage futuristico alla discoteca Alcatraz per la nuova R1. Un concentrato di tecnologia da 152 CV con un testimonial d?eccezione, Max Biaggi
di Marcello Pollini




Ice, ghiaccio in italiano, è la fonte da cui scaturisce la vita perché racchiude i tre elementi principali: Innovazione, Challenge (sfida) e Emozione. Questo slogan, condito da un movie discutibile ambientato a Napoli, ha introdotto il nuovo gioiello della Yamaha, la R1, presentato nella cornice della discoteca Alcatraz di Milano. Un concentrato di tecnologia (152 CV, scarichi in titanio, nuovi telaio e sospensioni) dalla linea filante, che sarà disponibile nelle versioni argento, bianco-rossa e blu, senza alcuna grafica racing.

C?era grande soddisfazione nelle parole di Mr Miwa, responsabile del progetto, che non solo ha ribadito la filosofia della Yamaha, ovvero creare un corpo solo tra uomo e macchina; ma ha tenuto a risaltare il grande successo del modello precedente, di cui sono stati prodotti 100.000 esemplari; numeri che alla Casa di Iwata si augurano di migliorare.




La parte tecnica è stata esposta da Mr Koike, e sono state molte le ?chicche? che rendono speciale questa quattro cilindri in linea: il sistema Ex-Up a doppia valvola a farfalla, gli scarichi in titanio, il nuovo telaio, più rigido, con il propulsore spostato di 20 mm più in alto che permette un maggior angolo di inclinazione, il forcellone dal disegno asimmetrico; e soprattutto la potenza di 152 CV a 10.500 giri che pone la R1 al top delle ipersportive.

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