L?Antitrust ha ordinato a cinque compagnie petrolifere di ritirare una campagna pubblicitaria sugli sconti giudicata ingannevole nei confronti dei consumatori
di Riccardo Matesic
Via quella pubblicità! È intervenuta in questo modo l?Antitrust contro cinque compagnie petrolifere (Agip, Fina, Q8, Tamoil e Shell) in merito alla pubblicizzazione presso le aree di servizio degli sconti praticati sul prezzo del carburante.
L?Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto infatti ingannevoli quei cartelloni che promettono sconti dalle 40 alle 100 lire al litro senza specificare che tali sconti non sono applicati al prezzo alla pompa bensì a quello ?consigliato? dalla compagnia, che però il gestore dell?impianto di distribuzione non comunica mai al consumatore.
Nell?intimare la sospensione della campagna pubblicitaria l?Antitrust ha ricordato che la pena prevista in caso di ulteriore violazione è ?l?arresto fino a tre mesi e l?ammenda fino a cinque milioni di lire?.

Acque sempre agitate, dunque, sul fronte dei carburanti. Lo scorso anno ancora l?Antitrust aveva comminato alle case petrolifere una multa da 482 miliardi per costituzione di cartello nella fissazione dei prezzi. Esso, Agip, Erg, Tamoil, Totalfina e la stessa Unione Petrolifera hanno presentato un ricorso dapprima al TAR del Lazio, che però ha confermato la multa, quindi al Consiglio di Stato. Il parere definitivo è atteso allora per il 26 giugno, quattro giorni prima dello scadere del termine del 1° luglio, ultimo giorno utile per versare la multa.