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Abolizione del bollo: le reazioni

il 22/03/2001 in Attualità

In una nota il Centro Studi Promotor boccia la ventilata abolizione del bollo compensata da un aumento delle imposte sui carburanti: salirebbe l?inflazione e penalizzerebbe chi usa il veicolo privato per lavoro

In una nota il Centro Studi Promotor boccia la ventilata abolizione del bollo compensata da un aumento delle imposte sui carburanti: salirebbe l?inflazione e penalizzerebbe chi usa il veicolo privato per lavoro

In una nota il Centro Studi Promotor boccia la ventilata abolizione del bollo compensata da un aumento delle imposte sui carburanti: salirebbe l?inflazione e penalizzerebbe chi usa il veicolo privato per lavoro
di Riccardo Matesic
Di abolizione della tassa di possesso in cambio di un innalzamento delle imposte sul carburante si è tornato a parlare nei giorni scorsi alla presentazione del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica da parte dei ministeri dei Trasporti, dei Lavori Pubblici e dell?Ambiente.
Contro questa possibilità si è espresso oggi con una nota il Centro Studi Promotor, mettendo in guardia da un aumento dell?inflazione e da una riforma che penalizzerebbe, comunque, i meno abbienti e coloro che usano il veicolo per lavoro.
Innanzitutto - si legge nella nota - i rincari da apportare ai prezzi dei carburanti sono molto consistenti. Se nel 2000 l?Erario ha avuto dal bollo auto un gettito di 10.500 miliardi e di 54.000 dai carburanti, il recupero degli introiti persi con l?abolizione del bollo comporterebbe un aumento del 19,44% dei carburanti. Fatti i conti con le proporzioni di tasse che gravano su un litro dei diversi carburanti, per la Super l?aumento sarebbe di 278 lire mentre la ?verde? salirebbe di 262 lire.
Nel conteggio non vengono presi in esame carburanti alternativi come il GPL o il Metano; ciò non toglie che gli aumenti sono sicuramente importanti, soprattutto perché i carburanti, a differenza del bollo auto, sono monitorati per fissare il tasso d?inflazione, al quale contribuiscono con un 2,41%. Insomma, un aumento dei carburanti si traduce in un aumento dell?inflazione.
La modifica fiscale penalizzerebbe inoltre in misura maggiore chi ha percorrenze elevate, vale a dire chi usa il mezzo privato di trasporto per lavoro, i pendolari, chi abita in campagna, coloro che non possono usufruire dei trasporti pubblici. Ma è ben più importante il fatto che, a parità di percorrenza annua, l?eliminazione del bollo con recupero sui carburanti non è conveniente per i veicoli economici mentre risulta assai vantaggiosa per auto e moto più potenti e costose, attualmente gravate da una tassa di possesso piuttosto pesante.

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