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Diario di viaggio: Parigi e la Normandia

il 30/01/2004 in I viaggi dei lettori

Quindici giorni a cavallo della propria moto: l'esperienza di Stefano che, con la moglie e gli amici, dopo una puntata a Parigi ha percorso in lungo e in largo questa regione del Nord della Francia

Diario di viaggio: Parigi e la Normandia
Brindisi al tour riuscito nella Casa Particular a St-Etienne

di Stefano Casalini


Vi voglio raccontare delle mie ultime vacanze , con mia moglie Angela (Angy) e con i nostri amici Ivana e Giuseppe (Pino). Abbiamo fatto 5 giorni a Parigi e 10 in Normandia.
Tutto è iniziato sabato 9 agosto 2003 alle ore 4,15 da Parma, imboccata l’autostrada in direzione Milano, poi per Aosta, traforo Monte Bianco, Ginevra, Macon, Auxerre e finalmente dopo 1000 km arriviamo a Sant Maur, in periferia di Parigi, alle 18,15.

Un viaggio sicuramente lungo da fare in giornata, ma con le dovute soste è stato anche piacevole, nonostante i 40 e più gradi di temperatura. Domenica riposo in famiglia a casa di parenti.
Lunedì a Parigi per visitare Notre Dame, la Santa Cappella e il Trocadero. Martedì, per i golosi, colazione a Ladurèe sui Champs Elysèes poi visita alla Tour Eiffel. Giro completo sulla Senna con il batobus e visita al Louvre, solo la parte deve c’è la Gioconda e i pittori italiani, molto interessante.


Mercoledì visita alla reggia di Versailles e ai suoi immensi giardini.
Giovedì dopo le foto di rito alla Tour Eiffel e all’Arc de Triomphe, via verso nord, Normandia. Sulla strada un piccola deviazione per vedere la casa di Monet a Giverny. Verso metà pomeriggio arriviamo a Blangy le Chateau, dove pernotteremo due giorni, a circa 30 km da Honfleur. La casa è immersa nel verde sulle colline e siamo accolti da una gentilissima signora.
Venerdì, destinazione Fécamp passando sul famoso e bellissimo ponte di Normandia a Le Havre. A Fécamp visita alla distilleria Bénédictine e dopo pranzo, spiaggia e scogliere d'Etretat, bellissime. Sabato, Deauville, Trouville e Honfleur per rivivere un po’ di “mondanità” tra mercato del pesce, casinò, boutique e spiagge lunghissime.

Domenica, Bernières sur Mer, dove abbiamo pernottato, passando da Cabourg e passeggiando su una delle famose spiagge dello sbarco di Normandia, Juno Beach.
Lunedì, Caen con il suo “Mémorial”. Museo molto importante sulla II guerra mondiale e in particolare sullo sbarco di Normandia, da brivido. Verso sera arriviamo a Cavigny dove pernottiamo. Qui la casa è bella, in campagna, pulita, ma la signora, di origini inglesi, che ci accoglie non è proprio ospitale, ma direi “particolare”.


Martedì andiamo sulla spiaggia, forse la più famosa, dello sbarco; l’Utha Beach. Proseguiamo, passando da St Mere Elise,qui per ricordare i paracadutisti della notte tra il 5 e il 6 giugno 1944 c’è un manichino con paracadute sul campanile della chiesa. Poi passiamo per Valognes e arriviamo in un paese di pescatori Barfleur, caratteristico e carino, nominato dai francesi il più bel villaggio di Francia. In tarda mattinata arriviamo a Cherbourg, importante porto per i collegamenti con l’Inghilterra e l’Irlanda. Dopo pranzo arriviamo alla punta estrema dell’Europa a nord-ovest, il faro di Cap de La Hague, affascinante.Dopo le foto di rito e un the facciamo ritorno a Cavigny.


Mercoledì raggiungiamo la meta più ambita: Mont St-Michel, uno spettacolo unico. Per fortuna con la moto riusciamo a superare un serpentone d’auto e caravan infinito: dalla mattina alle 9,30 fino al pomeriggio alle 15 circa una fila interrotta verso i grandi parcheggi. La visita ci prende tutto il giorno ma merita, è un’esperienza molto particolare. Verso il tardo pomeriggio ritorniamo verso Cavigny fermandoci a St-Lò. Qui visitiamo la cattedrale ricostruita come il resto della città dopo i bombardamenti che l’avevano rasa al suolo quasi completamente, come si può vedere da una mostra fotografica all’interno della stessa.
Giovedì dobbiamo arrivare al nostro ultimo pernottamento in Normandia. Prima di arrivare ad Aucey La Plaine, passiamo da Coutances con la sua cattedrale, Granville con il suo porto e la postazione tedesca con cannoni puntati verso il mare, Avrances con un bel panorama su Mont St Michel. Verso sera ci organizziamo per un aperitivo nella baia con lo sfondo dell’abbazia, molto emozionante e romantico. Per la cena il sig. Descamps, gentilissimo proprietario della casa appena ristrutturata dove pernotteremo, ci consiglia i famosi mitili di Cancale. Cancale è in terra bretone ma valeva veramente la pena raggiungerla per la bellezza della città e per la bontà della cena.


Venerdì dobbiamo fare ritorno verso casa, ci aspettano più di 1300 km da fare in due giorni. Dopo un’abbondante colazione e una visita all’allevamento di lumache del sig. Descamps che è un vero appassionato, partiamo in direzione Rennes. Dopo esser passati per Le Mans, Tours, Bourges, Clermont Ferrand, arriviamo a St-Etienne, circa 800 km. Dopo aver trovato da dormire non ci rimane che trovare un posto per festeggiare l’ultimo giorno di viaggio in terra francese. In centro a St-Etienne tutti i ristoranti o pizzerie sono chiusi o stanno chiudendo, sono solo le 21,30. Dopo vari tentativi capitiamo per caso davanti ad una casa bianca con in’importante ingresso e con un cartello piccolo al cancello, “Casa Particular”. Era un ristorante in stile cubano, alle pareti foto d’attori famosi intenti a fumarsi il sigaro cubano, musica di sottofondo, personale molto gentile ed elegante e piatti molto buoni. Un degno finale per delle ferie bellissime che rimarranno nei nostri cuori per sempre.


Sabato partenza per il traforo del Frejus passando per Lione. Dopo Torino, un po’ di malinconia ci assale ma riusciamo ad arrivare a casa nonostante il pensiero fosse ancora in Francia.
Ho voluto scrivervi anche per ringraziare pubblicamente Angela (mia moglie anche lei motociclista ma la sua honda CB500 è dovuta rimanere a casa), Pino e Ivana amici non solo per moto ma anche per tutto il resto: grazie a tutti, Stefano.

Le moto sono BMW K100 RS 8v del 1990 con Stefano e Angela e Yamaha GTS 1000 del 2000 con Pino e Ivana. Due moto veramente infaticabili e comode.
PS Per informazioni più dettagliate scrivetemi a ca.ste@aliceposta.it e vi risponderò molto volentieri.

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