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Turismo da corsa V: Donington

Testo e foto di Giovanni Zamagni il 27/07/2004 in Gran Bretagna

Continuano i viaggi in sella della Ducati ST4 S verso i circuiti del motomondiale. Avevamo lasciato Giovanni Zamagni al Sachsenring, lo seguiamo fino alla pista del GP di Gran Bretagna

Turismo da corsa V: Donington
Donington, sede del Gp di Gran Bretagna

Donington, sede del Gp di Gran Bretagna

Per arrivare a Donington, dove poi domenica 25 luglio si è svolto il GP di Gran Bretagna, nona prova del motomondiale 2004, ho circa tre giorni e mezzo. Calcolo che, approssimativamente, i chilometri da percorrere dal Sachsenring sono circa 1200 e divido così il viaggio in tre tappe. La prima è la più corta, perché decido di passare due giorni ad Hannover, dove ho degli amici tedeschi di vecchia data.

Turismo da corsa: gli altri capitoli

Turismo da corsa IV: Sachsenring
Turismo da corsa III: Assen
Turismo da corsa II: Jerez
Turismo da corsa I: le Mans

 

Totale km percorsi: 415, dei quali 184 in autostrada e 231 su strade statali


Sosta sulla statale 180

Parto da Chemnitz, dove dormivo in albergo, attorno alle 11 di lunedì 19 luglio e dopo una ventina di chilometri in autostrada, devio sulla 180. Nel complesso la statale è piacevole, da ***, perché si inoltra in un paesaggio vario e ha anche delle curve gratificanti, ma con il difetto di attraversare troppi paesini. Il tragitto diventa così a tratti snervante e il giudizio cala inevitabilmente a **.
La situazione migliora dopo un centinaio di chilometri e la 180 diventa molto più scorrevole e divertente (***). Ci si immette poi sulla 81 (***), mentre gli ultimi 160 chilometri li faccio tutti in autostrada. Attorno alle 16,30 sono a casa dei miei amici, alla periferia di Hannover.

Totale km percorsi: 754, dei quali 310 in autostrada e 444 su strade statali


Un tipico panorama sulla statale 1 verso Paderbon

Lascio Hannover
con la statale 217 (***), che poi prosegue nella 1 (***), seguendo per Paderbon. Sono due strade tutto sommato divertenti, anche se non bisogna aspettarsi nulla di stravolgente. Si riesce a tenere una media abbastanza elevata e ogni tanto c’è anche qualche bella curva a rendere più eccitante il tragitto. Secondo le mie intenzioni, dovrei arrivare a Dortumnd attraverso la statale, ma a una quarantina di chilometri dalla cittadina tedesca, sbaglio e sono costretto a entrare in autostrada. Devo raggiungere l’Olanda e lo si può fare scegliendo tra una marea di soluzioni differenti, tante sono le autostrade in questa zona.
Facendo probabilmente più chilometri del dovuto, arrivo in prossimità di Roermond, una trentina di chilometri a ovest di Monchengladbach, al confine tra Germania e Olanda.




E’ il momento di fare un bilancio. Considerando anche la trasferta di Assen, ho attraversato la Germania in lungo e in largo, percorrendo parecchi chilometri sia in autostrada sia su strade statali. Bene, posso dire che la Germania non è così entusiasmante da fare in moto, perché le statali non sono particolarmente divertenti e il panorama, come si può vedere nelle foto, è più o meno sempre lo stesso, piatto e con poche variazioni. In compenso, le autostrade sono per certi versi fantastiche, perché non capita spesso di poter viaggiare per chilometri e chilometri a oltre 200 km/h e non essere neppure il più rapido! Anche a certe velocità, infatti, ci sono tantissime auto che vanno fortissimo e se viaggi attorno ai 180 km/h, rischi di essere tra i più lenti.
Proseguo quindi il mio viaggio in Olanda, con l’intenzione di prendere la statale 71 in direzione Antwerpen (Anwers). Ancora una volta, però, sbaglio, mi perdo in stradine larghe non più di una macchina, vago tra canali e prati per una quindicina di chilometri, poi mi arrendo ed entro in autostrada.

Passo il confine Olanda-Belgio, supero Antwerpen, proseguo verso Brugge e poi finalmente esco dall’autostrada e raggiungo Knokke, affacciata sul mare. Si percorre la statale N34, molto lenta e trafficata, quindi da **, ma bella perché è sul mare e si respira una piacevole aria di vacanza. Un po’ come sulla riviera ligure, i paesi di villeggiatura si susseguono per chilometri e con il sole, che per non so quale miracolo questa volta mi tiene compagnia, si sta davvero bene. A Veurne, in prossimità del confine Belgio-Francia, riprendo l’autostrada e arrivo fino a Calais, (nella foto a sinistra) dove mi fermo per la notte. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta per dormire: ci sono un sacco di alberghi, a partire da 25 euro per notte.

Totale km percorsi: 353, dei quali 293 in autostrada e 60 su strade statali


Sul molo di  Calais

Per attraversare la Manica ci sono tre possibilità. In ordine di prezzo dal più economico al più caro: il traghetto, l’hovercraft e il Tunnel. Io scelgo il primo. Ci sono due compagnie che effettuano questo servizio, una inglese e una francese. La traversata dura un’ora e mezza e con la moto non occorre nessuna prenotazione: si arriva al molo, si fa il biglietto e si viene imbarcati sul primo traghetto, che parte ogni 45 minuti. Se si fa andata e ritorno entro cinque giorni, si hanno delle agevolazioni sulla tariffa, ma il viaggio è tutt’altro che economico (120 € andata e ritorno).
L’hovercraft costa circa il 50% in più, mentre per il Tunnel si arriva quasi al doppio. L’hovercraft, che avevo preso in passato, è un mezzo meraviglioso ed emozionante, da provare almeno una volta nella vita: vedere questo mezzo che si muove su cuscini d’aria sia sull’acqua sia sul cemento è veramente qualcosa di unico. Ci impiega 45 minuti per fare la traversata, ma viaggia solo se il mare non è troppo mosso.


Il Tunnel, invece, non è niente di che, ma è veloce (circa 30 minuti): si mette la moto sul treno e si viaggia in galleria, con milioni di metri cubi di acqua sopra la testa…
Una volta in Inghilterra, ho fretta di arrivare a Donington e prendo quindi l’autostrada M2. Ho voglia però di vedermi ancora una volta un po’ Londra, seppure velocemente. Proseguo quindi sulla A20 che mi porta in centro.

Londra è sempre bella, anche se vista di fretta. Il traffico è allucinante e in alcuni tratti si fa fatica a muoversi anche con la moto. Per andare da una parte all’altra della città percorro circa 35 chilometri e in questo frangente registro il primo vero difetto della Ducati ST4S: il calore che emana. Tra i semafori e le macchine di Londra, la temperatura sale anche di 30 gradi, arrivando fino a un massimo indicato di 103 gradi e l’aria calda viene convogliata in parte sulle gambe. Si soffre quindi un po’, come peraltro avviene con la maggior parte dei bicilindrici.
Torno in autostrada sulla M1 e ci rimango fino all’uscita 23A, quella per il circuito di Donington, perfettamente indicata. Due raccomandazione: in Inghilterra, ovviamente si viaggia a sinistra e soprattutto nei primi chilometri e sulle strade statali, bisogna fare parecchia attenzione. Inoltre, le distanze sono segnalate in miglia (1 miglio è circa 1,6 chilometri): bisogna ricordarsene quando si fanno i calcoli per il carburante.

Road Book primo giorno: Chemnitz - Hannover

Chemnitz

A4 direzione Gera

Km 20

Uscita U50

Statale 180 direzione Altenburg, poi fino a Egeln

Km 214 (234)

Egeln

Statale 81 direzione Magdeburg

17 (251)

Magdeburg

A14+A2 direzione Hannover

184 (415)

Tra parentesi i km totali percorsi dall'inizio della giornata


Road book secondo giorno: Hannover - Calais

Hannover

Statale 217 + statale 1, direzione Paderborn

175

Soest

A1+A46+A57+A52

180 (355)

Confine Germania-Olanda

A2+A67+A13+ direzione Eindhoven, poi Antwerpen, quindi Brugge

230 (585)

Knokke

N34 direzione Oostende, poi De Panne

90 (675)

Veurne

E40 direzione Calais

80 (754)

Tra parentesi i km totali percorsi dall'inizio della giornata


Road-book terzo giorno: Dover - Donington

Dover

M2-A20 direzione London

108

London

Città

35 (143)

London

M1+442

210 (353)

Tra parentesi i km totali percorsi dall'inizio della giornata

 

 

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