L'etichetta di omologazione è, dal punto di vista normativo, la prova che il casco che stiamo indossando sia certificato (ovvero che abbia superato i test omologativi vigenti all'epoca della sua messa in produzione). L'etichetta garantisce che un casco abbia quindi superato i test minimi previsti dalla normativa in essere (che attualmente si chiama ECE 22.06): un casco senza etichetta non può essere commercializzato e, senza dubbio, non è sicuro.

DOVE SI TROVA L'ETICHETTA

Diamo per assodato che tutti i prodotti in commercio lo siano. Ebbene: come si legge l'etichetta di omologazione? L'etichetta di omologazione è un piccolo quadrato di tessuto che viene cucito saldamente sul cinturino del casco. Da un lato riporta una serie di numeri e cifre, dall'altro invece ha un codice QR che, se inquadrato, rimanda alle stesse informazioni in versione digitale oltre a tutti i riferimenti del soggetto produttore del casco.

COSA VOGLIONO DIRE QUEI CODICI

Veniamo adesso ai codici e prendiamo in esame un'etichetta qualunque di un casco della nostra redazione.

All'interno del cerchio è riportata la sigla E3. Questa sigla identifica il Paese europeo che ha rilasciato l'omologazione (il numero 3, nella fattispecie, identifica l'Italia). I primi due numeri identificano la normativa di omologazione con cui è stato testato il casco: in questo caso è un casco "05", quindi omologato secondo i parametri della ECE 22.05, che è rimasta in vigore fino al luglio 2022. Un casco più nuovo avrebbe quindi come prime due cifre dell'etichetta "06".

Seguono poi quattro cifre che riportano gli estremi di omologazione, cioè il codice con cui il casco è omologato. 

Le lettere identificano il tipo di protezione offerto dal casco: J se è un jet, P (protective) se è un integrale, P/J per gli apribili (cioè quei caschi testati sia in configurazione aperta, sia in configurazione integrale).

Le ultime sei cifre, infine, rappresentano il numero progressivo di produzione, ossia la carta di identità del casco stesso.