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Le moto sportive che non vedremo mai in Italia (ma fanno faville all'estero)

Ottaviano Silano il 28/10/2025 in Moto & Scooter
Le moto sportive che non vedremo mai in Italia (ma fanno faville all'estero)
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Paese che vai, moto che trovi. In Oriente, dove le moto di piccola cilindrata sono le più richieste, ci sono sportive da 250-300 cc davvero spettacolari. Peccato che in Italia le vediamo solo col binocolo...

Nel cuore pulsante dei grandi mercati del sud-est asiatico – Giappone, Indonesia, Thailandia e India (manca il mercato Cinese perché nella maggioranza delle città e province è vietata la circolazione ai motocicli endotermici) – le moto di piccola cilindrata non sono soltanto mezzi di trasporto, ma a volte veri e propri top di gamma. Mentre in Europa la categoria 250-300cc è vista come entry level e "trampolino" verso cilindrate maggiori, in Asia per la maggioranza delle persone è un segmento “di arrivo”, con una sua dignità.

A differenza dell'Europa, i cui numeri delle sportive sono ormai ridotti al lumicino (escludendo qualche media cilindrata), il mercato asiatico di questi modelli è enormemente più grande di quello europeo: centinaia di migliaia di pezzi, ma parliamo soprattutto di piccole cilindrate. Una scala che permette ai costruttori, anche occidentali, di investire su questo segmento con un minor rischio.

BMW G310 RR: quella che non ti aspetti

Frutto della partnership BMW-TVS, basata sul monocilindrico ad aspirazione anteriore progettato da BMW ma realizzato in India, condivide il vivace motore e la ricca elettronica Bosch con la TVS Apache RR 310: ha il ride-by-wire, 4 riding mode e sviluppa 34 CV a 9.700 giri. Il telaio è a traliccio in acciaio, la forcella a steli rovesciati da 41mm e il forcellone in alluminio. Chicca finale la frizione antisaltellamento, per una piccola che gioca a fare la grande puntando anche sul fascino internazionale di Toprak.

 

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KTM 200 RC

Cugina di primo grado della KTM RC 125 presente da noi, il monocilindrico DOHC viene portato a 199cc in modo da erogare 25 CV a 10.000 giri/min e 19,2 Nm di coppia a 8.000 giri/min. Il comparto telaistico e ciclistico invece rimane invariato. Altre piccole variazioni risultano nelle livree e nello scarico che è sotto la moto per la RC 200 e laterale per la 125.

 

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NINJA ZX-25R: alti giri per grandi emozioni

Il motore quattro cilindri in linea, raffreddato a liquido da 249 cc montato sulla Ninja ZX-25R è la peculiarità principale di questa piccola sportiva. Esso raggiunge un regime di rotazione superiore ai 17.000 giri e garantisce ben 46 CV! È l’erede della un tempo fiorentissima categoria delle 250 4 cilindri, popolari in Giappone per motivi legati al conseguimento della patente per le cilindrate oltre 250 cc. Rispetto alle sue sofisticate progenitrici ha però una costruzione più attenta ai costi, con telaio e forcellone in acciaio anziché in alluminio; la forcella è una Showa rovesciata da 37 mm.

 

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SUZUKI GIXXER: design particolare per una moto concreta

Suzuki ha lanciato la Gixxer SF 250 Flex Fuel in India al Bharat Mobility Expo 2025. Basata sulla Gixxer SF 250 standard ora può utilizzare carburante a base di etanolo fino all'85% (+15% benzina). Nonostante il nome non ha 4 cilindri e nemmeno 2, ma un semplice monocilindrico che eroga 27,9 CV a 9.300 giri: abbinato ad una moto molto leggera con i suoi 163 kg a secco, garantisce ottime performance per la categoria. Il telaio è a diamante, in acciaio così come il forcellone, mentre la forcella è di tipo tradizionale.

 

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HONDA CBR 250RR: un classico che non tramonta

Dopo aver usato la sigla CBR per delle 250 4 cilindri negli Anni 80 e 90 e per una monocilindrica venduta anche da noi, nel 2016 Honda ha presentato questa bicilindrica prodotta soltanto per i mercati asiatici dove partecipa anche a competizioni come l'Asia Road Racing Championship o l’Indonesian Indospeed Race Series. È insomma forse la più votata alla sportività: il suo twin da 249 cc eroga 42 CV e 25 Nm di coppia raggiungendo i 14.000 giri, abbinato ad un peso di 168 kg a secco e una forcella Showa a steli rovesciati da 37 mm di diametro. L’elettronica presenta 3 modalità di guida.

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TVS APACHE RR 310: arrivata anche da noi

Chiudiamo con l’Apache RR 310 che, in verità, da poche settimane non è più un’esclusiva indiana ma è sbarcata anche nel mercato occidentale, perdendo il nome “Apache” e commercializzata solo con la sigla che rimarca, oltre alla cilindrata, il temperamento sportivo. Il motore monocilindrico sviluppato con BMW sviluppa 38 CV, ma la moto è la più pesante di questa rassegna: 174 kg a secco, anche per effetto delle dotazioni, tra cui le sospensioni KYB con forcella a steli rovesciati da 41 mm. La sua caratteristica peculiare è sicuramente il prezzo di lancio: con 5.710 euro, TVS ha scelto un posizionamento molto aggressivo sul mercato e può far leva anche sulla collaborazione tecnica con BMW.

 

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