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KTM 690 SMC R e 690 Enduro R: la prova
Motore Euro4, elettronica completamente nuova e ancora più cavalli, ben 74: KTM ha rivoluzionato le sue dual-sport 690 Enduro R e 690 SMC R. Ecco come vanno
Tornano sul mercato più agguerrite che mai, dopo essere state estromesse dai giochi per un anno a causa delle nuova norme antinquinamento Euro4. Hanno fatto il pieno di tecnologia migliorando anche in prestazioni: ecco a voi le KTM 690 SMC R e 690 Enduro R. Partono dalla stessa base, ma si differenziano per l’indole, le scelte ciclistiche e l’elettronica. A tal proposito: la Casa austriaca ha pensato di equipaggiarle con i più evoluti sistemi di assistenza alla guida come il traction control, l’ABS cornering e due mappature di guida, con specifiche proprie per le due versioni. Inoltre, ma solo la 690 SMC R da motard, vanta il sistema MSR, per la regolazione del freno motore.
KTM 690 Enduro R e 690 SMC R: è tutto nuovo
Con l’avvento dell’Euro4, molti propulsori storici da sempre apprezzati sono stati inevitabilmente costretti ad andare in pensione anticipata e tra questi anche il graditissimo monocilindrico LC4 di KTM montato sulle SMC e SMR prodotte dal 2012 al 2017. Sì, si trattava di un’unità differente rispetto a quella impiegata sulla Duke 690 e sulle “cugine” Husqvarna 701, entrambe Euro4 già dal 2016.
Fortunatamente a Mattighofen non hanno mai smesso di credere nel monocilindrico e nella filosofia “dual-sport”, che nel mondo delle moto ha radici lunghe e una folta schiera di estimatori. Per questo le 690 sono tornate, e sono più in forma che mai. Gli appassionati di questa tipologia di propulsore potranno tornare a sognare quel piacere e quella versatilità che solo chi coniuga potenza e leggerezza è in grado di regalare.
Completamente rivisto quindi l’LC4, che è ora più tecnologico e performante. I numeri? ben 74 CV e 73,5 Nm di coppia, valori che lo classificano come il mono di serie più potente al mondo. Le modifiche apportate sono tantissime tra le quali un doppio contralbero di bilanciamento (visto anche sulla Duke 690) che riduce drasticamente le vibrazioni, pur non eliminandole del tutto. Tutta nuova l’elettronica di bordo, ora molto più sofisticata, che abbina alla piattaforma inerziale (in grado di percepire l’inclinazione della moto) i comandi ride by wire e molteplici controlli: trazione, risposta del gas, ABS cornering e mappature. Gli aiuti alla guida (ABS e Traction) sono disinseribili tramite una strumentazione piuttosto spartana ma intuitiva. Due le mappature presenti: Street e Sport nel caso della SMC, e Street e Offroad per la Enduro R. Per gli amanti della "cambiata veloce", arriva anche il cambio elettronico Quickshift, che consente di salire di marcia senza usare la frizione. Infine è stata rivisita anche l’estetica, pur senza stravolgere l’essenza della moto: l’anteriore ospita adesso una mascherina portafaro più compatta, abbinata ad un parafango derivato dal mondo racing delle EXC. Le linee sono poi diventate meno spigolose, anche per facilitare gli spostamenti in sella.
KTM 690 SMC R e Enduro R: le differenze
Le ruote sono la più visibile differenza fra queste due 690: la SMC R si affida a due unità da 17” con cerchi a raggi tubeless mentre la 690 Enduro R rimane fedele all’accoppiata 21-18” e alle camere d’aria. Diversi anche i dischi freni anteriori: sull’enduro hanno un diametro di 300 mm, sulla SMC R di 320 mm. L’intero impianto frenante è firmato Brembo. Ci sono differenze anche nel comparto sospensioni: la motard monta elementi WP Apex, la Enduro impiega i WP Xplor. In entrambi i casi la forcella è completamente regolabile, con l’idraulica separata sui due steli da 48 mm. Il monoammortizzatore, anch’esso interamente settabile, lavora su un forcellone in alluminio in fusione monopezzo tramite link progressivi. Infine l’elettronica: l’ABS Cornering che equipaggia queste nuove KTM segue specifiche differenti per le due declinazioni, così come il traction control, che ha la modalità “Offroad” per sposarsi con l’uso in fuoristrada, e “Supermoto”, per la SMC. Su quest’ultima è inoltre presente il sistema MSR, che aiuta a gestire il freno motore in scalata. Ma non perdiamo altro tempo e scopriamo come vanno! Per farlo siamo volati fino in Algarve, nella regione più a sud del Portogallo.
KTM 690 SMC R: la prova
Una motard vera: l’ultima rimasta, insieme alla Husqvarna 701, in circolazione per soddisfare i palati fini dell’espressione massima di potenza e maneggevolezza. Appena scesi dalla 690 SMC R, la prima cosa che pensi è quando potrai risalirci? D’altronde è facile: questa mono si guida davvero bene! Con una seduta ora più snella in mezzo alle gambe, gli spostamenti sono rapidi ed efficaci. Il pneumatico da 17” non rende spigolosa la guida: cosa non di poco conto quando si ha a che fare con questa cavalleria. Le nuove geometrie d’altronde funzionano veramente bene con una discreta sinergia con il compartimento sospensioni, che se nei primi tratti appaiono quasi morbide (come a voler cercare comfort), si induriscono progressivamente, consentendo di forzare ritmo e piega.
A primo sguardo poi, forse per via della nuova tabella anteriore o di quel parafango che tanto ha a che fare con il mondo racing arancione, si genera alla svelta una sensazione di “supermotard vero”. Anche i comandi sono al posto giusto, la presa al manubrio è incisiva e la possibilità di regolare il setting anteriore comodamente seduti sulla moto proprio come una moto da gara, conferma quella sensazione di professionalità. Idem per la strumentazione, che con la medesima filosofia, diventa minuta e compatta come sulle versioni montate sulle cugine EXC; qui però, sarebbe stato preferibile qualcosa di più sostanzioso. Soltanto gli innesti per il fissaggio e l’uscita USB per la ricarica dello smartphone ci fanno pensare che non sia esattamente la stessa; e nella guida in strada le informazioni visualizzabili sono poche. L’accesso all’elettronica di bordo avviene mediante una pratica pulsantiera che si interfaccia con l’utente tramite led. Facilmente disinseribili i controlli: ABS, Traction Control e la scelta delle mappe (Street e Sport).
Il motore? È divertimento allo stato puro! Senza mai brillare ai bassi, dà il meglio di sé ai medio-alti regimi con una schiena formidabile. Danzare tra i cambi di direzione è meraviglioso. Ottimo il range del motore con la mappa Street: durante il test non siamo stati graziati dal meteo, e con le condizioni di asfalto precarie, questa mappa concedeva molto più spazio al divertimento di guida scacciando le preoccupazioni dovute alla scarsa aderenza.
KTM 690 Enduro R: la prova
Che moto ragazzi questa 690 Enduro R! Dobbiamo essere onesti nel dire che sicuramente le condizioni dei percorsi affrontati, hanno giocato un ruolo fondamentale, ma questa monocilindrica da 74 CV si guida veramente da paura tra gli sterratoni veloci!
Stabile, ben piantata al terreno, si sente a casa sul veloce, regalandoti presto feeling e sicurezza alla guida. Appena in sella la seduta ricorda le cugine EXC, le enduro racing: giusto un filo più bassa l’altezza sella, un baricentro più alto e un maggiore ingombro nell’area tra i convogliatori. Il serbatoio posizionato posteriormente avvantaggia la guida alle alte velocità, consentendo una trazione del retrotreno sempre eccezionale.
L’erogazione è sempre rotonda e rimane progressiva anche quando si va a richiamare tutta la potenza. Gigantesco il lavoro svolto sull’elettronica di bordo: l’ABS cornering impostato nella modalità offroad consente di condurre la moto in completa sicurezza anche ad elevate velocità; mentre il traction control sa essere poco invasivo. Per gli amatori sono un vero toccasana. Tutt’altro discorso invece se ci vuole divertire veramente: pigiando per più di cinque secondi i comandi ABS e TC è possibile disinserire tutto e darsi alla pazza gioia.
E come vi dicevo sopra, tra i 100 km offroad percorsi in Algarve durante il teste dalla Enduro R, abbiamo sfrecciato per la maggior parte in sentieri ampi, con avvallamenti e buche poco importanti. Ecco, qui è impressionante come questa moto surfi a tavoletta senza mai sbandare! C’è voluta la sabbia del mare per rallentare il nostro incedere e mettere sotto torchio la ciclistica. Nei tratti più impegnativi i trasferimenti di peso iniziano a diventare importanti e il bilanciamento generale ne soffre, facendo diventare gli spostamenti in sella molto più macchinosi. D’altronde c’era d’aspettarselo; una dual sport non nasce per essere una moto da enduro estremo e, complice anche il peso (146 kg), nel lento diventa tutto più complicato. Certo, con la giusta tecnica e esperienza di guida è possibile farci veramente tutto. Insomma: la 690 Enduro R è la moto perfetta per coloro che amano scorrazzare tra i sentieri senza essere schiavi del gancio traino o del carrello moto.
KTM 690 SMC R e 690 Enduro R: i prezzi
La 690 Enduro R e la 690 SMC R sono già disponibili presso la rete dei concessionari KTM ad un prezzo di 11.099 euro franco concessionario.
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