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Bulega: A.A.A. alleati cercasi

Ottaviano Silano
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Gli ultimi round della SBK hanno visto dominare Razgatlioglu, che con tre triplette di fila ormai ha 39 punti di vantaggio sul pilota Ducati. Ecco quali sono gli scenari di qui alla fine del campionato 2025

Dopo un inizio in salita per BMW e per il fenomeno turco, da metà campionato in poi Toprak Razgatlioglu è stato il dominatore indiscusso. A tre gran premi dalla fine è lui il favorito. Nonostante Bulega non sia irrimediabilmente lontano, il futuro è già ad oggi nelle mani del turco: anche se Nicolò riuscisse a ribattere con 3 triplette consecutive e Toprak sempre secondo, i due terminerebbero il campionato a pari punti. In questo scenario sarebbe Bulega ad avere la peggio, in quanto in netto svantaggio sul numero di vittorie totali. Cosa dovrebbe succedere allora? L’unica possibilità per riportare in lizza il pilota italiano è che qualcuno si frapponga tra i due contendenti al titolo.

Prossime gare: Toprak c’è, ma (forse) un po’ meno

Potrebbe succedere? Beh, Razgatlioglu negli anni si è dimostrato un pilota di grande talento e capace di adattarsi a qualsiasi tipo di pista e di moto. Tuttavia, come tutti ha i suoi tracciati preferiti – come Donington o Magny-Cours, teatri di due facili triplette – e altri meno graditi. Guardando all’anno scorso, nei tre GP che rimangono (Aragon, Estoril, Jerez) ha raccolto “solo” 3 vittorie, le stesse di un Bulega ritrovatosi allora, al suo primo anno in SBK, inaspettatamente a lottare per il mondiale. Questo è un elemento che dà sicuramente speranza a Nicolò, che può guardare positivamente i prossimi circuiti con l’obiettivo di vincere ad ogni costo, quantomeno per recuperare punti preziosi. Anche se quest'anno non si sono visti molti in grado di inserirsi nel duello turco-italiano: più o meno soltanto Locatelli, Iannone e i fratelli Lowes.

Panigale V4: ancora tagliente o la lama è smussata?

Quest’anno più che mai la competitività delle moto è diventata un tema all’ordine del giorno. Le prime di campionato hanno visto una BMW in difficoltà (data la revoca delle concessioni) mentre la Ducati, ormai giunta alla fine del suo sviluppo, è subito riuscita ad essere competitiva e a capitalizzare il vantaggio presente in quel momento. Vantaggio durato non a lungo: l’anzianità del progetto nel medio termine si è fatta sentire, e mentre BMW ha continuato ad evolvere il suo pacchetto, la Panigale V4 R è rimasta pressoché immutata. Ovvio che, con tre Ducati nelle prime 5 posizioni in campionato, non si può dire che la moto non sia competitiva; ma per battere l’accoppiata turco-teutonica serve che ogni risorsa sia sfruttata al massimo: sia il pilota, sia il veicolo. La risposta potrebbe arrivare già ad Eicma, dove tra le moto ipotizzate c’è proprio una Panigale V4 R di ultima generazione.
Bulega: A.A.A. alleati cercasi
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