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SBK Donington: la prima doppietta di Van Der Mark

Stefano Borzacchiello il 28/05/2018 in Sbk

Yamaha nella sesta prova del Mondiale Superbike dopo 7 anni torna alla vittoria grazie all'olandese. Il campione del Mondo incassa un secondo e un terzo posto, ma vola in classifica. Le Ducati arrancano. Podio per Sykes sabato, mentre domenica la Turchia festeggia il secondo posto di Razgatiuglu

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In una SBK che parla sempre o quasi inglese a Donington, sesta prova del calendario, è un pilota olandese a vincere entrambe le manche, Michael van Der Mark che oltre ad aver scritto una pagina importante della sua storia, ha ridato - dopo sette anni - la vittoria alla Yamaha. Per il 25enne olandese il doppio successo nel Mondiale arriva in un ottimo momento della stagione e di fatto rende grazia al suo talento che lo ha visto già vincere il Mondiale nella Stk600 e nella SSP.

Yamaha vincitrice sette anni dopo

Su questo circuito la Yamaha R1 si è dimostrata la moto da battere e la sola capace di impensierire la Kawasaki che sabato ha portato a casa il podio con entrambi i piloti ufficiali che proprio nel loro duello hanno in parte favorito VDM. Se Tom Sykes sabato si è preso la soddisfazione di aver tolto il primato delle Superpole a Troy Corser, domenica l’ex iridato non si è ripetuto portando a casa un onesto sesto posto.
Rea ha confermato il suo obiettivo, portare a casa il quarto Mondiale, ma questa volta non ha potuto fare di più e nella Gara della domenica ha dovuto cedere il passo anche alla Ninja del team Puccetti guidata dal funambolico Toprak Razgatiuglu che è riuscito dopo poche gare nel Mondiale a salire sul podio, un risultato che riempie di soddisfazione gli appassionati turchi che proprio due settimane fa avevano salutato l'addio alle corse di Kenan Sofuoglu.

Ducati in difficoltà

Per una Kawasaki che si conferma la migliore moto del Mondiale e Yamaha che ha visto su questo tracciato la miglior R1 da quando è rientrata nel Mondiale - Alex Lowes in Gara 2 è stato per diversi passaggi al comando ed è stato quarto in entrambe la manche, la Ducati ha perso terreno. Qui gli ufficiali Chaz Davies e Marco Melandri non solo sono rimasti giù dal podio ma non hanno mai dato la sensazione di poterci salire. Con Davies che sabato ha chiuso ottavo e domenica è risalito fino alla quinta posizione. Dopo l'ottimo avvio in Australia Melandri ha progressivamente perso terreno condizionato dai problemi di assetto della sua Panigale. Se a Imola era tornato sul podio nella successiva era poi stato abbattuto da VDM, qui ha rimediato una caduta sabato e un undicesimo posto domenica.
"Guardiamo avanti, a Brno, dove nei test siamo andati abbastanza bene anche se ci restano da fare dei passi avanti per tornare al vertice” ha commentato speranzoso Melandri.
Peggio è andata alla Panigale del team Barni di Xavi Fores che ha portato a casa due zeri. Ed è stata una trasferta pesante anche per Michael Ruben Rinaldi, dodicesimo sabato e rimasto fermo al via della gara2.

Savadori alza la testa, ma l’Aprilia…

Prova a far risollevare la testa all’Aprilia del team Milwaukee Lorenzo Savadori che sabato porta a casa un quinto posto davanti al compagno Eugene Laverty e domenica, scattato dalla pole per l'inversione della griglia, dà il massimo ma la sua RSV4 RF oggi non vale Yamaha e Kawasaki e si deve accontentare di un settimo posto. Torna nei piani alti della SBK Loris Baz con la BMW del team Althea ma dopo buone qualifiche la gara è dura e alla fine è settimo sabato e decimo domenica.

Da segnalare che nella SSP 300 nuova vittoria per Ana Carasco che guida sempre la classifica del Mondiale.
Ora il Mondiale SBK si sposta in Repubblica ceca dove fra due settimane a Brno correrà la settima prova della stagione.
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