La seconda manche di Assen ha lascito tutti con il fiato sospeso. Una corsa rocambolesca, in cui Jonathan Rea ha messo in pista una prova di forza devastante. Un colpaccio, che ribadisce ancora una volta la determinazione nel voler confermare il titolo anche in questa stagione. Non a caso, da Assen, il campione del mondo torna a casa con 181 punti, +45 su Davies e +59 su Sykes. Due che comunque si sono difesi alla grande, ma non è bastato...

Rea ha fatto vedere di saper interpretare ogni momento della corsa - anche i più complessi - con lucidità e intelligenza. Dentro una gara partita bagnata e chiusa con le slick, Jonathan non si mai è perso d'animo, nemmeno quando le condizioni potevano far venire voglia di alzare bandiera bianca. Non al Numero 1 di Kawasaki, che ha spinto forte e gestito la tensione allo stesso tempo. Anche quando Josh Brookes è stato protagonista di una rimonta epica, che lo ha visto scalare la classifica fino alla prima posizione! Uno spettacolo! Con le Honda di Van Der Mark e Hayden che si facevano aggressive e pronte a puntare al podio. Ma l'asfalto ha iniziato ad asciugarsi... Variabile che Rea e Sykes hanno subito interpretato meglio degli avversari, andando per primi ai box per il cambio gomme. Intuizione seguita poco dopo anche da Van Der Mark. Un jolly pescato dal mazzo degli imprevisti, che ha pagato e ha consentito al trio di tornare in pista con la consapevolezza di poter vincere.

Un contesto "complesso" in cui sono affondate le Ducati. Davies ha provato ad amministrare il distacco, chiudendo però 5° a +30". Una gara "no" per l'inglese che punta ad essere l'avversario più concreto di Rea nel mondiale. Ma qui la Rossa ha faticato troppo. Al punto di essere stata preceduta incredibilmente dall'Aprilia! Al punto da pensare "chissà se a Noale ci avessero creduto...", cosa avrebbe potuto fare questo fantastico Savadori con un trattamento da ufficiale!?

Concreto il 6° posto di Hayden, uno che in SBK ha trovato per ora una dimensione da piazzato, da passista costante, ma nulla più. Alle sue spalle Lowes con la miglior R1, pronto a sorridere nel vedere Giugliano alle sue spalle. Davide ancora una volta sotto tono... Un po' troppo spesso. Perché? Cosa non va? Serve scoprirlo alla svelta, perché gli appassionati vorrebbero rivedere presto l'italiano in lotta per il podio!

La top 10 chiude con Camier, piazzato con la MV Agusta, e Fores con la Ducati. Due onesti operai del manubrio, che nonostante un pacchetto tecnico tutt'altro che di primo livello, pronti a sgomitare sempre come pazzi e portare a casa risultati importanti. Beffati e battuti invece Guintoli, 11°, ma anche tutta la pattuglia BMW con Torres e Reiterberger, rispettivamente 15° e 16°, addirittura dietro ad Abraham, 14°.

Ritirati purtroppo Baiocco e Brookes, appunto, che dopo aver fatto sognare i suoi tanti fans si è sdraiato sul più bello. Peccato, ma granzie per averci provato.