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SBK, Leon Camier: "Sogno il podio con MV Agusta"

di Stefano Borzacchiello il 07/12/2015 in Sbk

La passione per la MV Agusta, la voglia di vincere, il probabile arrivo di Marco Melandri. Leon Camier analizza la sua prima stagione sulla F4 1000 RR e per il 2016 ha le idee chiare

SBK, Leon Camier: "Sogno il podio con MV Agusta"
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Tanti appassionati sognano di vedere una MV Agusta vincere in SBK. A oggi il traguardo sembra ancora distante; le premesse per fare un ulteriore passo avanti però ci sono. Lo dimostra il fatto che in MVsi lavora per affinare la F4 1000 RR e farle fare passi avanti. Quelli decisivi. Intanto, in ottica 2016 la settimana scorsa a Jerez al rinnovato team Forward MV Agusta si è aggiunto Marco Melandri. Per ora l’ex iridato della 250 è salito in sella alla F4 solo per un test. 

La moto gli è piaciuta, il feeling c’è. Ora l’idea, nemmeno troppo lontana dalla realtà, è che Melandri si possa inserire nella squadra al fianco del riconfermato Leon Camier. Il pilota britannico, 29 anni, nonostante le difficoltà quest’anno è riuscito più volte a portare la quattro cilindri varesina nella top ten. E proprio insieme a Camier nei giorni scorsi abbiamo parlato del futuro di MV Agusta, iniziando da un bilancio sulla sua stagione.

“Penso che quest’anno io e il team abbiamo fatto un ottimo lavoro con la F4, tanto che in alcune gare siamo arrivati nei primi cinque. Sappiamo benissimo che per vincere serve tempo e esperienza, un'esperienza che stiamo maturando. Quindi per essere competitivi credo che ci vorrà ancora tempo e tanto lavoro!”.

Nella tua carriera in SBK hai corso con Aprilia e Suzuki. Cos’ha di diverso la MV Agusta F4?
“È un’altra cosa. Difficile fare un paragone. Posso dirti con certezza che la F4 ha molti aspetti positivi, soprattutto il telaio. Oggi però dobbiamo lavorare sul motore per farla crescere. Ci serve più potenza, trovare un migliore bilanciamento della moto e migliorare la messa a punto dell'elettronica. C’è tanto da fare... Spero per il nuovo anno che riusciremo a fare tanti cambiamenti. La moto sarà la stessa, è vero, ma possiamo renderla più competitiva”.

Come ti sei sentito quando sei salito per la prima volta su una MV Agusta?
“È stata una bellissima sensazione… difficile da descrivere. Soprattutto immaginare di salire sul podio, per me, sarebbe un sogno. Fin da subito ho capito l'importanza di questo marchio, è un'icona. Ecco perché per me è molto stimolante l'idea di raggiungere un buon risultato con MV”.

Che obiettivi vi siete dati per la prossima stagione?

“Kawasaki, Ducati e anche Yamaha sono troppo avanti per noi... per adesso. Dobbiamo cercare di arrivare appena dopo di loro, diciamo intorno alla sesta posizione sarebbe un buon risultato a cui puntare in questa stagione. Stare comunque nella top ten per me è una cosa realistica, dai, speriamo di farcela”.

Guardando alle MV Agusta di serie cosa ne pensi della nuova Brutale?
“Sinceramente – e non lo dico perché sono un pilota MV – per me le MV sono le più belle moto di sempre, per il design e per la linea. Ho provato sia la Brutale sia la Dragster e mi sono divertito un sacco. Per certi versi era come guidare la mia superbike: perfetti i cambi di direzione, l’ingresso in curva. Forse se uno le usa in strada e non in pista... a volte possono essere anche troppo (ride) io comunque vivo ad Andorra, dove nei mesi più caldi giro con una Dragster 800 RR ed è stupenda… mi diverto molto!”

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