Il rientro di Max  Biaggi è molto più concreto di quanto si potesse immaginare.
Il campione romano ha ritrovato l'erede della Aprilia con cui vinse due mondiali, la RF evoluzione, ed è andato subito forte.
Era preparato, aveva già provato qui diversi giorni. Ma forse nessuno si aspettava che fosse subito li davanti con il miglior tempo nelle libere del mattino, per poi strappare il best lap anche nelle FP2. E lo stesso Ing. Romano Albesiano, responsabile di Aprilia Racing ad ammetterlo al termine del secondo turno: “Che andasse forte Max Biaggi lo si sapeva, ma così tanto è una bella sorpresa anche per noi!”.

Dietro Max Biaggi, ecco un altro pilota romano, Davide Giugliano, vittima di una caduta al mattino e di una scivolata al pomeriggio.
Quindi l'altra Ducati di Chaz Davies. Leon Haslam (Aprilia) è quarto, davanti alle coppia Kawasaki del leader del Mondiale, Jonathan Rea e di Tom Sykes.

È vero, è solo venerdì, ma resta il fatto che Biaggi è stato autore di una prestazione magistrale a due anni e quasi 1000 giorni dal suo ritiro. E come era prevedibile, non è venuto a Misano solo per fare una passerella, punta al podio!

Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils) è settimo, e precede Leandro Mercado (Barni Racing Ducati), Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki) e Matteo Baiocco (Althea Racing Ducati), che completano la top 10.
Perde sette posizioni rispetto alla prima sessione Markus Reiterberger (Van Zon Remeha BMW), caduto negli istanti conclusivi del secondo turno, dodicesimo e preceduto dall'iridato in carica Sylvain Guintoli (PATA Honda World Superbike).

16.esimo tempo per Niccolò Canepa ritornato nel team Althea e 20esimo crono per il rientrante Luca Scassa qui a Misano come wildcard con la terza Ducati ufficiale che nel secondo turno però è incappato in una caduta in cui ha rimediato la frattura della clavicola destra, weekend finito per l'aretino che sarà sostituito da Michele Pirro, collaudatore Ducati e leader del CIV SBK.

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