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Superbike: Laverty pesca il jolly in Superpole a Silverstone
La Direzione Gara dichiara bagnata la SP3, dopo che le Kawasaki avevano fatto segnare tempi record. Emerge quindi l'Aprilia in un turno senza gomme da tempo, precedendo Checa e Rea. Giugliano 9°, ma cade. Melandri finisce subito fuori per un problema tecnico
"Tutto ciò è ridicolo", firmato Tom Sykes. L'inglese, che si sentiva già sul polso l'orologio della Superpole, conquistato onestamente e con uno strepitoso giro record in 2:03.362, si è visto invece cancellare il tempo a causa di un'inaspettata, quando discutibile, bandiera rossa. Complice qualche goccia di pioggia che ha vanificato la SP3 e di conseguenza la grande lotta tra i piloti Kawasaki. Beffato quindi anche Baz, che aveva centrato un lodevole secondo tempo, a 4 decimi dal suo team leader.
Dura la decisione della Direzione Gara, che ha scelto di applicare il regolamento alla lettera: cancellando tutti i tempi e sostituendoli con quelli della nuova SP3 "bagnata", da disputarsi sulla distanza di 20 minuti. Scelta fatta in favore della sicurezza, ma che ha mandato su di giri i due ragazzi in verde, senza convincere del tutto i piloti e gli addetti ai lavori. In particolare perché ormai i giochi erano fatti e, a 5 minuti dal termine, tutte le gomme da tempo erano state spese dai riders.
Di fatto, quindi, tutto si è deciso negli ultimissimi minuti della nuova SP3, ovviamente corsa con gomme da asciutto, su un asfalto non particolarmente viscido. Un bello scherzo del meteo, come da tradizione tipicamente inglese. Ma un bel colpo per Laverty che ha approfittato del nervosismo dei colleghi, per stampare il giro veloce in 2:04.730, valido per aggiudicarsi la Superpole. Un guizzo che ha premiato l'irlandese, che già nelle libere si era distinto con le gomme da gara.
Dietro trovano lo spunto buono anche Checa e Rea, rispettivamente 2° e 3°. Detto che Carlos non esulta, in contrasto con la Direzione Gara, nonostante il bel risultato. Seguono poi Baz e Sykes, nervosi appunto, ma già pronti a scatenare la loro vendetta in gara. In particola Tom, che vuole regalare spettacolo nelle manche sulla pista di casa.
Non brillano invece i piloti italiani. Giugliano si stende in SP2 e finisce al centro medico con una caviglia distorta (la sinistra!). Mentre un dolorante Melandri, che era caduto nel turno del mattino, finisce la sua Superpole già dopo pochi chilometri dal via della SP1. Un problema tecnico sulla S1000RR mette Marco fuori dai giochi, relegandolo al 15° posto in griglia. Ovvero in 5° fila, preceduto da Badovini e Fabrizio.
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