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Guintoli e Laverty dominano in Australia

di M.C. il 24/02/2013 in Sbk

In gara 1, vince Guintoli e Fabrizio sul podio. Checa finisce all'ospedale dopo aver centrato Melandri. In gara2, tocca a Laverty salire sul gradino più alto. Giornata trionfale per le Aprilia. In Supersport Sofuoglu in vetta, mentre Rolfo si ritira

Guintoli e Laverty dominano in Australia
45 punti a pari merito nella classifica mondiale. Così Laverty e Guintoli chiudono il primo round della stagione 2013 della Superbike in Australia. Per i due piloti ufficiali Aprilia, la vetta della classifica arriva con una discreta facilità. Complice una RSV4 Factory in grande forma sul nuovo asfalto di Phillip Island, ma anche grazie a una concorrenza acciaccata e troppo propensa all'errore. Quindi Fabrizio si prende un'ottimo terzo posto nella prima manche e il quarto nella seconda, tenendo la scia dei suddetti due compagni di marca. Michel ha un'Aprilia privata, ma l'impressione è che il gap prestazionale non fosse così elevato rispetto ai primi; piuttosto proprio una serie di distrazioni e imprecisioni abbiano condizionato i risultati del pilota romano.

In gara 2 è stato infatti più attento Melandri, che ha gestito meglio la volata finale che gli ha consegnato il terzo posto. Peccato che in gara 1 Marco sia stato abbattuto da Checa, troppo lungo in staccata. Un brutto incidente che poteva avevere cause ben peggiori. Dove Marco ha picchiato la spalla già dolorante, mentre Carlos è rimasto privo di sensi per qualche istante, con i medici della pista che contro ogni buon senso e norma di sicurezza spostavano in modo scorretto lo spagnolo dalla via di fuga. Provocando tra l'altro l'ira dello stesso Melandri. Per fortuna il trasporto al centro medico e successivamente all'ospedale per effettuare la TAC, hanno dato risultati incoraggianti. Solo un trauma cranico per Checa. Intanto, però, il round australiano ha visto Neukirchner in pista con l'unica Ducati Panigale 1199R, visto che anche Badovini aveva già dato forfait nelle qualifiche per la frattura al piede. Un risultato negativo per le Rosse, ma che comunque non scoraggia il manager di Ducati Alstare, Batta, che rilancia la sfida per Aragon.

Non brillano nemmeno altri due protagonisti attesi, ma che hanno ottenuto risultati poco entusiasmanti. Ovvero Sykes, che con la Kawasaki ha centrato due quinti posti dal sapore strategico, forse prudente per guarire del tutto dall'infortunio al polso dei test, oppure in attesa di piste più favorevoli al suo style di guida e alla ZX-10R. Proprio l'inglese ha beffato nel finale di gara 2 il nostro Giugliano, che nella prima manche si era ritirato per problemi tecnici. Davide è un combattente, ma in questa trasferta sembra aver accusato un po' il colpo assestato dagli altri alfieri di Aprilia.

Retrovie anche per Rea e Haslam che al momeno pagano il pegno di una CBR1000RR ancora acerba (ma sotto la lente dei tecnici HRC) che li vede in lotta - o dietro - ai piloti Suzuki, Camier e Cluzel, con la più attempata GSX-R1000. Altalenante invece la prestazione di Davies e Baz, che in gara 1 ottengono rispettivamente il 4° 6° posto, ma si stendono in gara due. Baz rimedia anche una frattura al piede, mentre Davies torna ai box con la gomma bucata e prova il pit-stop... peccato che il regolamento dica che al massimo possono intervenire 3 meccanici sulla moto, ma nel box BMW ne arrivano 4. E la penalità è immediata.

Nel complesso, l'impressione - confermata anche dal nuovo telecronista tecnico di Italia 1 e Italia 2, Max Biaggi - è che l'Australia sia un round ancora interlocutorio, in cui non bisogna tirare troppo presto le somme. Una "prima" buona per capire i valori in campo, ma non del tutto significativa per l'andamento del campionato. Detto che l'Aprilia è al momento la moto da battere, ma in Europa gli equilibiri potrebbero variare.

Guintoli e Laverty dominano in Australia

Intanto in Supersport c'è un vincitore inatteso, visto che dopo lo stra-potere di Lowes in qualifica, l'inglese della Yamaha "russa" (R6 del team Yakhnich) ha accusato la pressione e si è fatto scappare il promo succcesso. Un trionfo meritato che è andato all'esperto campione del mondo, Sofuoglu che ha fatto una gara strategica (ridotta a 15 giri per questioni di sicurezza), bravo a risparmiare le gomme per trovare un buon allungo finale. Sul podio VD Mark al terzo posto, mentre il migliore degli italiani è Scassa. Luca si è sottoposto alle infiltrazioni per correre con una mano fratturata, ma ha conquistato così un bel 6° posto. Segue un nutrito gruppo di italiani: Antonelli 7°, poi Zanetti e Roccoli. Ritirato invece Roberto Rolfo, costretto a parcheggiare lungo la pista la sua MV Agusta F3 675 dopo che la gomma posteriore si è strappata. Un peccato di gioventù, che non ha ridotto l'entusiamo degli appassionati, felici di rivedre lo storico marchio in gara!

1. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33'45.938
2. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33'46.356
3. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 33'47.320
4. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 33'48.220
5. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 33'57.483
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 33'58.446
7. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34'03.268
8. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 34'03.277
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34'05.824
10. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 34'05.934
11. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati Panigale 1199 34'13.567
12. Glen Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 34'28.747
13. Jamie Stauffer (Team Honda Racing) Honda CBR1000RR 34'28.831
14. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'30.837
15. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'43.762
16. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 35'08.512
17. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 34'08.663
RT. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 17'14.862
RT. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 
1. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33'47.109
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 33'48.461
3. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 33'48.468
4. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 33'52.811
5. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 33'52.862
6. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 33'53.878
7. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 33'53.939
8. Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 34'05.053
9. Leon Camier (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34'06.261
10. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati Panigale 1199 34'13.666
11. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 34'17.414
12. Ivan Clementi (HTM Racing) BMW S1000 RR 34'17.520
13. Alexander Lundh (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 34'32.294
14. Glen Allerton (Next Gen Motorsports) BMW S1000 RR 34'35.741
15. Jamie Stauffer (Team Honda Racing) Honda CBR1000RR 34'40.562
16. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35'09.839
17. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 35'20.483
RT. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati Panigale 1199 18'28.459
RT. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 18'28.468
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 3'10.979
1. Kenan Sofuoglu (MAHI Racing Team India) Kawasaki ZX-6R 23'32.480
2. Sam Lowes (Yakhnich Motorsport) Yamaha YZF R6 23'34.379
3. Michael Vd Mark (Pata Honda World Supersport) Honda CBR600RR 23'39.251
4. Fabien Foret (MAHI Racing Team India) Kawasaki ZX-6R 23'43.575
5. David Salom (Kawasaki Intermoto Ponyexpres) Kawasaki ZX-6R 23'44.556
6. Luca Scassa (Kawasaki Intermoto Ponyexpres) Kawasaki ZX-6R 23'45.423
7. Andrea Antonelli (Team Goeleven) Kawasaki ZX-6R 23'56.448
8. Lorenzo Zanetti (Pata Honda World Supersport) Honda CBR600RR 23'57.016
9. Massimo Roccoli (Team Pata by Martini) Yamaha YZF R6 23'57.262
10. Jack Kennedy (Rivamoto) Honda CBR600RR 23'57.289
11. Vladimir Ivanov (Kawasaki DMC-Lorenzini Team) Kawasaki ZX-6R 24'05.305
12. Luca Marconi (PTR Honda) Honda CBR600RR 24'05.508
13. Roberto Tamburini (Suriano Racing Team) Suzuki GSX-R600 24'05.535
14. Mathew Scholtz (Suriano Racing Team) Suzuki GSX-R600 24'06.547
15. Alex Baldolini (Team Lorini) Honda CBR600RR 24'07.473
16. Mitchell Carr (AARK Racing) Triumph 675 R 24'10.751
17. Josh Hook (Team Honda Racing) Honda CBR600RR 24'15.832
18. Kev Coghlan (Kawasaki DMC-Lorenzini Team) Kawasaki ZX-6R 24'17.910
19. Nacho Calero Perez (Honda PTR) Honda CBR600RR 24'20.878
20. Matt Davies (Team Honda PTR) Honda CBR600RR 24'23.823
21. Christian Iddon (ParkinGo MV Agusta Corse) MV Agusta F3 675 24'25.021
22. Imre Toth (Racing Team Toth) Honda CBR600RR 24'25.753
23. Eduard Blokhin (Rivamoto) Honda CBR600RR 25'03.437
24. Sheridan Morais (PTR Honda) Honda CBR600RR 24'35.380
RT. Roberto Rolfo (ParkinGo MV Agusta Corse) MV Agusta F3 675 20'36.657
RT. Dino Lombardi (Pata by Martini Team) Yamaha YZF R6 19'31.741
RT. Kevin Curtain (Yamaha Racing Team) Yamaha YZF R6 6'27.435
RT. David Linortner (Team Honda PTR) Honda CBR600RR 4'54.366
RT. Raffaele De Rosa (Team Lorini) Honda CBR600RR 3'17.624
RT. Vladimir Leonov (Yakhnich Motorsport) Yamaha YZF R6 3'18.432
RT. Fabio Menghi (VFT Racing) Yamaha YZF R6 3'18.444
RT. Luca Salvadori (Team Pata by Martini) Yamaha YZF R6 1'45.466
RT. Alex Schacht (Racing Team Toth) Honda CBR600RR 1'47.279
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