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Sbk Superpole:Ottavo magico sigillo di Tom Sykes
di Luca Sordi, foto Alex Photo
il 22/09/2012 in Sbk
Implacabile l'inglese che straccia il vecchio giro veloce del tracciato. Splendido Carlo Checa secondo davanti a Laverty e Melandri. Biaggi quinto e la sfida si fa stellare
Sbk Superpole:Ottavo magico sigillo di Tom Sykes
Portimao – Come nelle migliori tradizioni oltre al consueto pathos riconducibile ad una Superpole da coronarie forti, il tempo ha voluto metterci del suo cambiando pochi minuti prima dell'inizio della sessione. Temperatura più fresca e lo spettro, che sta prendendo sempre più piede, di avere domani due gare sul bagnato.
Il responso delle libere comunque non ha fatto altro che ribadire ciò che è apparso chiaro sino da ieri. Max Biaggi ha ribadito di essere il migliore pennellando al meglio l'impegnativo saliscendi portoghese. Il romano, cronologici alla mano, è un rullo compressore e sul passo gara c'è poco da sperare…per gli altri! Qualora le condizioni meteo dovessero mutare potrebbe venire fuori alla grande Tom Sykes che, senza troppi fronzoli, ha staccato pure lui un gran tempo ma figlio come al solito del classico giro alla morte. Non cambiano le cose per Melandri, autore anche di un diritto in fondo al rettilineo. Il ravennate è sotto pressione ed il chattering continua a non dargli tregua. Come finirà? Dura la risposta ma la temperatura fresca potrebbe permettergli una scelta più dura di gomme e di conseguenza rimetterlo pienamente in gioco…ma andiamo alla Superpole
Il responso delle libere comunque non ha fatto altro che ribadire ciò che è apparso chiaro sino da ieri. Max Biaggi ha ribadito di essere il migliore pennellando al meglio l'impegnativo saliscendi portoghese. Il romano, cronologici alla mano, è un rullo compressore e sul passo gara c'è poco da sperare…per gli altri! Qualora le condizioni meteo dovessero mutare potrebbe venire fuori alla grande Tom Sykes che, senza troppi fronzoli, ha staccato pure lui un gran tempo ma figlio come al solito del classico giro alla morte. Non cambiano le cose per Melandri, autore anche di un diritto in fondo al rettilineo. Il ravennate è sotto pressione ed il chattering continua a non dargli tregua. Come finirà? Dura la risposta ma la temperatura fresca potrebbe permettergli una scelta più dura di gomme e di conseguenza rimetterlo pienamente in gioco…ma andiamo alla Superpole
Superpole 1- Il primo acuto è stato segnato da Eugene Laverty che ha staccato subito il tempo al secondo passaggio. Biaggi ha replicato subito dopo arrivando ad un soffio dal compagno di squadra mentre le due BMW hanno completato la momentanea prima fila con Haslam e Melandri. Davide Checa si è reso protagonista a metà turno di un numero da panico percorrendo a velocità stratosferica l'ultima curva in piena derapata. Tanto lavoro è stato premiato con un buon crono che lo ha messo tranquillo per il secondo step di qualifica. Sykes ha tenuto a ribadire il suo ruolo e limando di un'inezia il riferimento di Laverty si è portato in testa al computo dei tempi a ¾ di sessione conclusa. Ultimi minuti come sempre roventi per i prossimi all'esclusione. Finale a sorpresa grazie a Chaz Davies. L'inglese, in ombra sino ad ora ha bruciato tutti acciuffando la leadership negli ultimi secondi. Bocciati David Salom, Michel Fabrizio, Ayrton Badovini e Brett McCormick.
Superpole 2 – Il primo a scendere sotto il muro del minuto e 42' è stato Carlos Checa autore di un giro perfetto. La gioia dello spagnolo è durato giusto il tempo di un attimo e mr.Superpole Tom Sykes ha staccato il nuovo giro veloce del tracciato segnando con 1'41'691 il nuovo riferimento (Il precedente era di Jonathan Rea nel 2011 con 1'41'712). Tutti i migliori comunque sono rimasti nei quartieri alti spalmando le differenze in poco più di otto decimi. Nel rush dei minuti conclusivi occhi puntati sul box dell'Aprilia nr.3 con il penta campione del mondo pronto a balzare in sella…ma non è stato necessario permettendogli di risparmiare una soft da qualifica. Niente da fare per Leon Camier, Davide Giugliano, Sylvain Guintoli e Loris Baz, hanno confermato solo la terza fila dello schieramento.
Superpole 3 – Gli ultimi 600 secondi sono passati in un lampo grazie a Laverty ma soprattutto ad un immenso Tom Sykes che con 1'41'415 ha lasciato di stucco Checa, autore di un grandissimo giro a soli tre decimi dall'inglese, e da Eugene che più di ciò che ha fatto è impossibile chiedere. Lo sguardo spiritato dell'alfiere di casa Kawasaki l'ha detto lunga su quanti e quali rischi abbia preso ma sta di fatto che questa ottava Superpole della stagione (la decima in carriera, lo stesso traguardo staccato dal nostro Frankie Chili….) sta a dimostrare che ci sarà anche lui sino alla fine. Quattro moto diverse dunque in prima fila (Kawasaki, Ducati, Aprilia e BMW) e Biaggi che partirà nella seconda striscia dietro alla pole. Insieme al romano prenderanno il via Haslam, Rea e Davies. A dopo per i commenti a caldo dei protagonisti.
Superpole 3 – Gli ultimi 600 secondi sono passati in un lampo grazie a Laverty ma soprattutto ad un immenso Tom Sykes che con 1'41'415 ha lasciato di stucco Checa, autore di un grandissimo giro a soli tre decimi dall'inglese, e da Eugene che più di ciò che ha fatto è impossibile chiedere. Lo sguardo spiritato dell'alfiere di casa Kawasaki l'ha detto lunga su quanti e quali rischi abbia preso ma sta di fatto che questa ottava Superpole della stagione (la decima in carriera, lo stesso traguardo staccato dal nostro Frankie Chili….) sta a dimostrare che ci sarà anche lui sino alla fine. Quattro moto diverse dunque in prima fila (Kawasaki, Ducati, Aprilia e BMW) e Biaggi che partirà nella seconda striscia dietro alla pole. Insieme al romano prenderanno il via Haslam, Rea e Davies. A dopo per i commenti a caldo dei protagonisti.
1. Sykes (Kawasaki) 1'41.415 alla media di 163.005 km/h;
2. Checa (Ducati) 1'41.780;
3. Laverty (Aprilia) 1'41.789;
4. Melandri (BMW) 1'42.015;
5. Biaggi (Aprilia) 1'42.140;
6. Haslam (BMW) 1'42.271;
7. Rea (Honda) 1'42.717;
8. Davies (Aprilia) 1'43.459;
9. Camier (Suzuki) 1'42.767;
10. Giugliano (Ducati) 1'42.799;
11. Guintoli (Ducati) 1'42.995;
12. Baz (Kawasaki) 1'43.199;
13. McCormick (Ducati) 1'43.410;
14. Badovini (BMW) 1'43.483;
15. Fabrizio (BMW) 1'43.863;
16. Salom (Kawasaki) 1'44.479;
17. Aoyama (Honda);
18. Zanetti (Ducati);
19. Hopkins (Suzuki);
20. Lundh (Kawasaki);
21. Lanzi (Ducati);
22. Baiocco (Ducati);
23. Brignola (BMW).
2. Checa (Ducati) 1'41.780;
3. Laverty (Aprilia) 1'41.789;
4. Melandri (BMW) 1'42.015;
5. Biaggi (Aprilia) 1'42.140;
6. Haslam (BMW) 1'42.271;
7. Rea (Honda) 1'42.717;
8. Davies (Aprilia) 1'43.459;
9. Camier (Suzuki) 1'42.767;
10. Giugliano (Ducati) 1'42.799;
11. Guintoli (Ducati) 1'42.995;
12. Baz (Kawasaki) 1'43.199;
13. McCormick (Ducati) 1'43.410;
14. Badovini (BMW) 1'43.483;
15. Fabrizio (BMW) 1'43.863;
16. Salom (Kawasaki) 1'44.479;
17. Aoyama (Honda);
18. Zanetti (Ducati);
19. Hopkins (Suzuki);
20. Lundh (Kawasaki);
21. Lanzi (Ducati);
22. Baiocco (Ducati);
23. Brignola (BMW).
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