Sbk: Joan Lascorz stabile, arriva David Salom?

Assen - Il box della Kawasaki è sconsolatamente chiuso per metà ma l'adesivo "power 17 forza Lascorz" è presente in ogni angolo. Il Campionato va avanti, la vita va avanti, non potrebbe essere altrimenti ma l'incidente avuto dallo spagnolo ha lasciato un segno forte nella testa e nel cuore di tutti i piloti. I comunicati ufficiali, rilasciati con estrema prudenza ed in numero minimo, evidenziano sempre più la delicatezza della situazione. Joan è sempre all'ospedale Vall D'Hebron di Barcellona, è cosciente ed è ricoverato nel reparto di terapia intensiva; rimarrà lì sino a che la situazione polmonare non sarà risolta permettendogli di respirare in modo libero ed autonomo.

I sanitari sono cauti ma si pensa che alla fine della prossima settimana si possa trasferire lo spagnolo in un centro appositamente attrezzato. Come ha detto Guim Roda, tema manager della squadra nella quale correva l'iberico e amico da sempre dello sfortunato pilota, gli eventuali miglioramenti saranno da valutare nel lungo periodo, quindi mesi, non giorni e neppure settimane. Il Dr. Xavier Mir, da sempre un medico di altissimo profilo e di riferimento per i piloti spagnoli, ha escluso purtroppo ogni possibilità di recuperare gli arti inferiori mentre permangono flebili speranze di tornare ad avere un minimo di mobilità alle braccia e forse alle mani. Il quadro è terribile ma reale. Non possiamo fare altro rispetto a ciò che nel nostro mondo viene fatto e vissuto quotidianamente, sperare e pregare in cuor nostro che la situazione prenda una strada positiva.

Anche se può sembrare un commento irrispettoso nei confronti di Joan, c'è comunque un problema in più da dipanare. La Kawasaki ufficiale si è iscritta con due piloti al mondiale e tali dovranno rimanere. A parte questa trasferta, dove è presente solo Sykes, dalla prossima il box del Team Provec non ha vie d'uscite se non essere al via con due moto. Come avevamo anticipato il logico sostituto è David Salom che sta facendo vedere buone cose nel Team Pedercini. Spagnolo pure lui, vicecampione della 600 SS in sella alla moto in verde, il maiorchino è stato già contattato ed ovviamente ha dato la sua disponibilità mettendo però come condizione che il team italiano sia in tutti i modi tutelato.
La questione è spinosa e delicata in quanto sarebbe la struttura tricolore a dover trovare un sostituto all'altezza, cosa non facile al momento visto che i migliori piloti sono accasati da tempo e di giovani in orbita Kawasaki che possono avere le prerogative per il grande salto non ce ne sono. In tutto questo ovviamente peserà anche l'autorevole punto di vista degli organizzatori che cercheranno di tutelare al massimo ogni necessità. Per la decisione definitiva è solo questione di ore.