Sbk
Ciabatti e il futuro della SBK
Il general manager della Infront guarda con occhio attento alle problematiche del momento, ma conferma l'ottimo stato di salute del campionato
Non pensiamo di sbagliare quando affermiamo che Paolo Ciabatti rappresenta al meglio la Superbike in senso lato. Come dirigente Ducati, ha sempre manifestato una grande passione per il mondo delle derivate di serie, da quando poi dal 2 Aprile 2007 è entrato a far parte della Infront (allora FG Sport) quale responsabile del Campionato il suo coinvolgimento nello sport si è completato al 100%.
E' un uomo operativo, quello che lavora sul "campo" per intendersi, che è a conoscenza di tutto e che cerca di trovare soluzioni ad ogni necessità, comprese quelle legate alla promozione di questo torneo.
Un incarico delicato portato avanti con grande professionalità, anche in periodi difficili come quelli odierni… brillantemente però superati con 24 partenti in Superbike!
E' un uomo operativo, quello che lavora sul "campo" per intendersi, che è a conoscenza di tutto e che cerca di trovare soluzioni ad ogni necessità, comprese quelle legate alla promozione di questo torneo.
Un incarico delicato portato avanti con grande professionalità, anche in periodi difficili come quelli odierni… brillantemente però superati con 24 partenti in Superbike!
"Siamo ovviamente soddisfatti di come stanno procedendo le cose, non vogliamo parlare di miracolo ma, con un pizzico di falsa modestia, stiamo raccogliendo il lavoro del nostro gruppo teso ad avere regolamenti fissi nel tempo e con un'attenzione particolare al contenimento dei costi e alla formula più equa possibile per lo spettacolo. La nostra forza sono le squadre, al resto pensiamo noi, pur in un momento di enorme difficoltà per le economie di tutto il mondo. Siamo molto attenti anche ad evitare la lievitazione dei costi d'ingaggio dei piloti, se non altro consigliando le strategie migliori, poi è ovvio che ognuno agisce come meglio crede."
Come spiega il boom di richieste anche in Supersport? A maggiore ragione considerando che questa categoria di moto è in gravissima crisi
"Per prima cosa tengo a precisare che saremo costretti a chiudere le iscrizioni perché siamo a quota 33 e contando sulle wild card, importantissime nell'ambito di ogni manifestazione, rischiamo di avere 38/40 partenti sui circuiti omologati per questi numeri! Penso che l'impossibilità da parte delle case di sfornare mezzi nuovi a ripetizione, abbia aiutato le squadre a contenere i costi intervenendo solo sullo sviluppo di modelli presenti da tempo sul mercato. La regola poi della moto unica ha fatto il resto, senza contare che noi come Infront riconosciamo a chi sarà presente all'intero campionato, un bonus di 25.000,00 € "
Dobbiamo aspettare l'arrivo di qualche altro pilota di grido?
"Direi che con De Rosa (Team Honda Pro Ride), un giovane che ha fatto vedere buone cose sia in 250 G.p. che in Moto2, il quadro si sia completato al meglio. Mi ha fatto piacere il ritorno del Team Grillini, correrà con una BMW, un mezzo competitivo guidato da Aitchison, una promessa della nostra categoria."
A Settembre il ritiro della Yamaha e quello di Batta hanno colpito duro nel mondo delle derivate di serie, e ora?
"Certo siamo dispiaciuti tantissimo per questo ed abbiamo cercato di fare del nostro meglio ma non è stato sufficiente. Se per la casa giapponese bisognerà attendere del tempo, ci auguriamo che quello di Batta sia solo un arrivederci e non un addio."
Come spiega il boom di richieste anche in Supersport? A maggiore ragione considerando che questa categoria di moto è in gravissima crisi
"Per prima cosa tengo a precisare che saremo costretti a chiudere le iscrizioni perché siamo a quota 33 e contando sulle wild card, importantissime nell'ambito di ogni manifestazione, rischiamo di avere 38/40 partenti sui circuiti omologati per questi numeri! Penso che l'impossibilità da parte delle case di sfornare mezzi nuovi a ripetizione, abbia aiutato le squadre a contenere i costi intervenendo solo sullo sviluppo di modelli presenti da tempo sul mercato. La regola poi della moto unica ha fatto il resto, senza contare che noi come Infront riconosciamo a chi sarà presente all'intero campionato, un bonus di 25.000,00 € "
Dobbiamo aspettare l'arrivo di qualche altro pilota di grido?
"Direi che con De Rosa (Team Honda Pro Ride), un giovane che ha fatto vedere buone cose sia in 250 G.p. che in Moto2, il quadro si sia completato al meglio. Mi ha fatto piacere il ritorno del Team Grillini, correrà con una BMW, un mezzo competitivo guidato da Aitchison, una promessa della nostra categoria."
A Settembre il ritiro della Yamaha e quello di Batta hanno colpito duro nel mondo delle derivate di serie, e ora?
"Certo siamo dispiaciuti tantissimo per questo ed abbiamo cercato di fare del nostro meglio ma non è stato sufficiente. Se per la casa giapponese bisognerà attendere del tempo, ci auguriamo che quello di Batta sia solo un arrivederci e non un addio."
C'è chi dice che in SBK l'ideale sarebbe avere solo squadre private senza l'impegno diretto delle case, Cosa ne pensa?
"Credo che questa non sia la soluzione giusta in quanto solo una casa madre può garantire dello sviluppo ad alto livello. Ci auguriamo che ci sia invece la massima collaborazione tra top team e aziende per incrementare sempre più il numero dei partenti. A noi poi il compito di tenere calmierati i costi garantendo lo spettacolo"
Domanda cattiva…abbiamo perso qualche giovane di grande talento emigrato in CRT…
"Ovviamente sappiamo di chi parliamo, ma sono scelte che esulano dalle nostre competenze. Ci dispiace un po' ma bisogna anche pensare a quelli che tornano dopo aver provato sulla loro pelle cosa vuol dire non essere inseriti in un contesto tecnico di assoluto livello. In Superbike il livello è altissimo e ci sono non meno di una dozzina di piloti che possono vincere in ogni singola manche…il pubblico lo ha capito e ci premia con presenze sempre maggiori, ma anche tanti piloti, credetemi…"
Altro quesito scomodo. La CRT pensa potrebbe essere un grosso ostacolo per la Superbike?
"Non credo proprio, abbiamo sotto gli occhi i risultati delle prime prove in Malesia ed i freddi numeri parlano chiaro. Temo che il dover riempire in tutti i modi le griglie di partenza abbia portato a fare delle scelte rischiose. Reputo che ci siano non più di 2/3 moto al momento degne di essere chiamate CRT, ed altrettanti piloti di spessore per portarle al top…il divario è enorme e credo che le prime gare saranno fondamentali per il futuro stesso della Gp. Senza un leasing umano, i prototipi rischiano una brutta fine, è solo quello il nodo, noi riusciamo a coniugare mezzi altamente performanti con una spesa sostenibile."
Il programma della giornata sarà pieno di gare
"Avremo la Coppa dei due paesi (Italia/Russia), la Junior European Cup, che quest'anno si correrà con le KTM Duke 690 ed alcune prove del Trofeo Honda Moriwaki …diciamo che il pubblico non avrà modo di annoiarsi, questo è sicuro!"
Si parla da tempo di nuovi paesi dove esportare la Superbike
"Quest'anno iniziamo con la Russia e siamo oltremodo orgogliosi di essere i primi a farlo. E' stato un lavoro improbo far combaciare il tutto ma siamo entusiasti di questa nuova sfida per altro raccolta alla grande dalle istituzioni politiche e sportive di quell'immenso paese. Stiamo lavorando per andare in India (Circuit International Buddh ndr.) e vorremmo inserire questa prova nel 2013 dopo il round d'apertura dell'Australia. Non voglio confermare niente perché l'anno scorso sembrava fatto tutto con un altro paese e poi è saltato l'accordo pochi istanti prima della firma (Malesia ndr.). Stiamo lavorando, ci sono grandi possibilità di essere al via, è un continente importante per tutto il settore auto motive"
Cosa sente di dire a poche ore dal via del Campionato 2012?
"Dico che sarà una stagione avvincente come poche e spero che tutti cerchino di continuare con il massimo impegno. La crisi c'è e lo sappiamo, ma proprio in questi momenti dobbiamo dare un colpo di gas in più, la Superbike lo sta facendo."
"Credo che questa non sia la soluzione giusta in quanto solo una casa madre può garantire dello sviluppo ad alto livello. Ci auguriamo che ci sia invece la massima collaborazione tra top team e aziende per incrementare sempre più il numero dei partenti. A noi poi il compito di tenere calmierati i costi garantendo lo spettacolo"
Domanda cattiva…abbiamo perso qualche giovane di grande talento emigrato in CRT…
"Ovviamente sappiamo di chi parliamo, ma sono scelte che esulano dalle nostre competenze. Ci dispiace un po' ma bisogna anche pensare a quelli che tornano dopo aver provato sulla loro pelle cosa vuol dire non essere inseriti in un contesto tecnico di assoluto livello. In Superbike il livello è altissimo e ci sono non meno di una dozzina di piloti che possono vincere in ogni singola manche…il pubblico lo ha capito e ci premia con presenze sempre maggiori, ma anche tanti piloti, credetemi…"
Altro quesito scomodo. La CRT pensa potrebbe essere un grosso ostacolo per la Superbike?
"Non credo proprio, abbiamo sotto gli occhi i risultati delle prime prove in Malesia ed i freddi numeri parlano chiaro. Temo che il dover riempire in tutti i modi le griglie di partenza abbia portato a fare delle scelte rischiose. Reputo che ci siano non più di 2/3 moto al momento degne di essere chiamate CRT, ed altrettanti piloti di spessore per portarle al top…il divario è enorme e credo che le prime gare saranno fondamentali per il futuro stesso della Gp. Senza un leasing umano, i prototipi rischiano una brutta fine, è solo quello il nodo, noi riusciamo a coniugare mezzi altamente performanti con una spesa sostenibile."
Il programma della giornata sarà pieno di gare
"Avremo la Coppa dei due paesi (Italia/Russia), la Junior European Cup, che quest'anno si correrà con le KTM Duke 690 ed alcune prove del Trofeo Honda Moriwaki …diciamo che il pubblico non avrà modo di annoiarsi, questo è sicuro!"
Si parla da tempo di nuovi paesi dove esportare la Superbike
"Quest'anno iniziamo con la Russia e siamo oltremodo orgogliosi di essere i primi a farlo. E' stato un lavoro improbo far combaciare il tutto ma siamo entusiasti di questa nuova sfida per altro raccolta alla grande dalle istituzioni politiche e sportive di quell'immenso paese. Stiamo lavorando per andare in India (Circuit International Buddh ndr.) e vorremmo inserire questa prova nel 2013 dopo il round d'apertura dell'Australia. Non voglio confermare niente perché l'anno scorso sembrava fatto tutto con un altro paese e poi è saltato l'accordo pochi istanti prima della firma (Malesia ndr.). Stiamo lavorando, ci sono grandi possibilità di essere al via, è un continente importante per tutto il settore auto motive"
Cosa sente di dire a poche ore dal via del Campionato 2012?
"Dico che sarà una stagione avvincente come poche e spero che tutti cerchino di continuare con il massimo impegno. La crisi c'è e lo sappiamo, ma proprio in questi momenti dobbiamo dare un colpo di gas in più, la Superbike lo sta facendo."