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SBK Portimao: le pagelle

di Luca Sordi il 17/10/2011 in Sbk

Checa si merita 10, Melandri e Laverty 9. 8 a Rea. 6 al rientrante Biaggi. 5 a Haslam e Fabrizio. E voi cosa ne pensate? Dite la vostra

Carlos Checa 10 – Lo spagnolo ha corso con una pressione enorme superiore a quella della gara di Magny Cours dove ha vinto il titolo. Le tensioni per il rinnovo del contratto e tutte le problematiche che gli sono piovute addosso non lo hanno scalfito. Ha chiuso da leader e nel delicato gioco delle parti ha lottato anche per la squadra meritando di entrare di diritto tra i beniamini del nostro sport.

Marco Melandri 9 – Il ravennate poteva tutto sommato gestire l'ultimo round giocando di rimessa, ed invece ha corso con la consueta grinta cercando il massimo risultato ottenibile. Cambiare la gomma in gara 2 è stata la decisione corretta e Marco ha chiuso il ciclo Yamaha con una splendida vittoria.

Eugene Laverty 9
– Considerazione similari a quelle di Melandri. Il nord irlandese ha stupito tutti al primo anno di Superbike ed il fatto che non abbia vinto poco importa. Ha dimostrato di saper reggere il confronto con uno scomodo compagno di gara e non si è fatto problemi a giocare duro contro un mastino come Rea. Farà volare l'Aprilia…

Jonathan Rea 8
– Ha staccato la Superpole ed ha corso dando sempre il 200% rimanendo l'unico a far fronte all'attacco portato prima dalle Ducati e poi dalle Yamaha. L'inglese se saprà gestirsi senza strafare può essere il candidato nr.1 al titolo 2012.

Maxime Berger 8
– Il francese era al primo anno di Superbike ed è cresciuto costantemente staccando a Portimao il miglior risultato della stagione. In gara 2 è partito ultimo nello schieramento per un problema tecnico ma ha rimontato come un leone. Il team chiude e lui è a piedi, meriterebbe un'altra chance

Sylvain Guintoli 8
– Quasi perfetto in gara 1 nella successiva non ha saputo replicare ma l'alfiere di casa Effenbert si è cucito addosso al meglio una buona 1098 con la quale ha surclassato il compagno di squadra. E' veloce e costante, una certezza che vale oro in questi tempi

Davide Giugliano 6,5
- Il romano ha esordito in Superbike facendosi notare nelle prove. In Superpole non ha saputo gestire la gomma soffice ma è normale e non ha perso la testa nel week end che ha visto la squadra immersa in un mare di pensieri. Ha della stoffa, potrebbe serre la rivelazione 2012

Max Biaggi 6
– E' vero il romano rientrava alle gare dopo un lungo stop ma è apparso privo di grinta e svogliato. Non è entrato in Superpole per un errore marchiano nel gestire i minuti conclusivi delle qualifiche, un week end opaco senza infamia e senza lode

Ayrton Badovini 5
– Ayrton ha fatto una buona stagione ma nelle ultime prove non ha lasciato grandi tracce di sé. Forse la stanchezza può avere influito ma dovrà stare attento, nel 2012 deve fare l'ultimo salto altrimenti saranno dolori

Leon Haslam 5
– Altra giornata di passione per l'alfiere di casa BMW. Mai nel vivo della lotta è rimasto intruppato nel gruppo degli inseguitori senza entusiasmare. Ha bisogno di nuovi stimoli e con l'arrivo di Melandri nel 2012 ne avrà in dosi industriali

Michel Fabrizio 5
– Ha pagato caro un contatto in partenza che in gara 2 lo ha cacciato indietro nelle retrovie e non volendo andare nuovamente in terra ha corso con la testa senza strafare. Lascia la Suzuki con molte recriminazioni ed approda in un top team…occhio è l'ultimo tram

Noriyuki Haga 4
– Siamo alle solite, il mitico giapponese è sparito dalle cronache perso nell'anonimato più assoluto. Triste parabola per un campione sul viale del tramonto.

Ducati n.c
. – Il rinnovo del contratto di Carlos Checa e del Team Althea è stata gestito in modo imbarazzante. Siamo consapevoli che non sia semplice di questi tempi far quadrare i conti ma la casa di Borgo Panigale esce da questa situazione rimediando una figura da cioccolatai…mondiale!

Troy Corser 10
– Mister Crocodile chiude con le gare. Un campione che dato tantissimo alla Superbike. 2 titoli mondali, 4021,5 punti in carriera, 33 vittorie, 43 pole position, una pietra miliare nell'iride della derivate di serie. Avrebbe potuto vincere ancora di più ed a volte il suo carattere aggressivo gli ha procurato qualche problema ma ha saputo incitare le folle diventando un mito della Superbike. Grazie campione!

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