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Sbk
Sbk: Infront rinnova il logo
di Luca Sordi
il 06/10/2011 in Sbk
Restyling del marchio per il torneo iridato. Un primo passo significativo del nuovo gruppo nel quale Infront è entrata a far parte da pochi mesi. Si inizia con il brand…
Nel sommario non c'è polemica ma solo una modesta riflessione dettata da una constatazione di fondo. Il mondiale Superbike, tramite la Infront, è entrato a far parte di una galassia che non è più riconducibile ai soli fratelli Flammini o tanto meno alla società che doveva dare migliore visibilità TV e promozione a questo torneo,ma ad un fondo societario che deve intervenire in modo sostanziale per aumentare la caratura del prodotto.
In buona sostanza, la Bridgepoint se ha acquistato la Infront non lo ha fatto certo per spirito "De Coubertiano" ma nell'ottica di un potenziale rafforzamento in modo da rivalutare il marchio e domani poterlo rivendere ad un prezzo assai superiore incrementando in questo modo il margine di guadagno. Si è iniziato dal simbolo, un'operazione non semplice e molto delicata.
Da 24 anni la SBK ha avuto un proprio logo divenuto, agli occhi dei nuovi proprietari, obsoleto e non al passo con i tempi. Con questo nuovo simbolo si è dato il via ad un cambiamento che siamo sicuri andrà sempre più in profondità modificando, si spera in meglio, l'ordine delle cose.
In buona sostanza, la Bridgepoint se ha acquistato la Infront non lo ha fatto certo per spirito "De Coubertiano" ma nell'ottica di un potenziale rafforzamento in modo da rivalutare il marchio e domani poterlo rivendere ad un prezzo assai superiore incrementando in questo modo il margine di guadagno. Si è iniziato dal simbolo, un'operazione non semplice e molto delicata.
Da 24 anni la SBK ha avuto un proprio logo divenuto, agli occhi dei nuovi proprietari, obsoleto e non al passo con i tempi. Con questo nuovo simbolo si è dato il via ad un cambiamento che siamo sicuri andrà sempre più in profondità modificando, si spera in meglio, l'ordine delle cose.
. Riportiamo di seguito i commenti in originale da parte di Philippe Blatter, President & CEO di Infront Sports & Media, Stephan Herth, Executive Director Summer Sports di Infront e di Paolo Flammini, CEO di Infront Motor Sports.
Philippe Blatter : "Il rebranding del Campionato è una delle nostre priorità, nell'ambito di una più generale e complessa strategia di innovazione nel lungo termine. Il marchio esprimerà distinzione e, al contempo, coesione all'interno delle diverse categorie, rappresentando quella che è la natura di questo sport, la sua immagine, il suo mondo; un elemento fondamentale in questo nuovo approccio di marketing che punta ad ampliare il proprio target di riferimento e a fornire ai propri partner una sempre più valida piattaforma di comunicazione. Con il nostro investimento nella nuova brand identity il Campionato è destinato ad essere riconosciuto come una delle più importanti realtà a livello mondiale nel settore dei motori."
Stephan Herth : "Crediamo che sia giunto il momento di rafforzare l'immagine del Campionato Mondiale Superbike e delle altre categorie. L'essenza e il valore di queste competizioni convergeranno in un premium brand più forte e strutturato, che sarà ancora più attraente agli occhi degli sponsor, delle televisioni, degli altri media e anche del pubblico stesso."
Paolo Flammini : "Passione, competitività e accessibilità sono i tre fattori chiave che da sempre portiamo avanti nella comunicazione ai nostri target. Il pubblico, e non solo, percepisce e riconosce queste tre caratteristiche come proprie della Superbike. Non dimentichiamo le nostre origini: le nostre moto sono derivate di serie e offrono gare competitive e appassionanti, che consentono ai fan di identificarsi con i protagonisti del Campionato. Per questo abbiamo scelto l'evoluzione della "freccia" come key-visual, proprio perché è un'icona universale che viene dal mondo stradale."
Dunque si inizia dal marchio(operazione sviluppata da Designwerk, agenzia specializzata nella comunicazione aziendale del settore sportivo con sede a Londra), che verrà poi ampiamente pubblicizzato durante la stagione con una serie di eventi espressamente dedicati, per poi andare più a fondo, uno step quindi di sviluppo che prefigurerà un panorama completamente diverso rispetto a quello sino ad oggi conosciuto.
Philippe Blatter : "Il rebranding del Campionato è una delle nostre priorità, nell'ambito di una più generale e complessa strategia di innovazione nel lungo termine. Il marchio esprimerà distinzione e, al contempo, coesione all'interno delle diverse categorie, rappresentando quella che è la natura di questo sport, la sua immagine, il suo mondo; un elemento fondamentale in questo nuovo approccio di marketing che punta ad ampliare il proprio target di riferimento e a fornire ai propri partner una sempre più valida piattaforma di comunicazione. Con il nostro investimento nella nuova brand identity il Campionato è destinato ad essere riconosciuto come una delle più importanti realtà a livello mondiale nel settore dei motori."
Stephan Herth : "Crediamo che sia giunto il momento di rafforzare l'immagine del Campionato Mondiale Superbike e delle altre categorie. L'essenza e il valore di queste competizioni convergeranno in un premium brand più forte e strutturato, che sarà ancora più attraente agli occhi degli sponsor, delle televisioni, degli altri media e anche del pubblico stesso."
Paolo Flammini : "Passione, competitività e accessibilità sono i tre fattori chiave che da sempre portiamo avanti nella comunicazione ai nostri target. Il pubblico, e non solo, percepisce e riconosce queste tre caratteristiche come proprie della Superbike. Non dimentichiamo le nostre origini: le nostre moto sono derivate di serie e offrono gare competitive e appassionanti, che consentono ai fan di identificarsi con i protagonisti del Campionato. Per questo abbiamo scelto l'evoluzione della "freccia" come key-visual, proprio perché è un'icona universale che viene dal mondo stradale."
Dunque si inizia dal marchio(operazione sviluppata da Designwerk, agenzia specializzata nella comunicazione aziendale del settore sportivo con sede a Londra), che verrà poi ampiamente pubblicizzato durante la stagione con una serie di eventi espressamente dedicati, per poi andare più a fondo, uno step quindi di sviluppo che prefigurerà un panorama completamente diverso rispetto a quello sino ad oggi conosciuto.
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