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L'altra faccia del titolo: l'Aprilia

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In due anni dal debutto all'alloro iridato. La RSV4 è stata l'arma vincente di Max Biaggi. Un trionfo dell'intero Team. Ce ne parla il responsabile, Gigi Dall'Igna

Il Team Aprilia al completo esulta a Imola
In tutti gli sport motoristici le vittorie hanno sempre due firme: quella del pilota e quella del suo mezzo meccanico. Max Biaggi è campione del mondo 2010 e l'Aprilia RSV4 1000 è la moto che gli ha permesso di diventarlo. Naturale quindi – anzi, doveroso – dare il giusto riconoscimento anche agli artefici tecnici di questo grande successo, maturato in appena due anni di partecipazione al campionato del mondo delle derivate di serie e con una motocicletta completamente nuova.
L'ingegner Gigi Dall'Igna, responsabile del team Aprilia SBK, è una di quelle persone che hanno costantemente il sorriso sulle labbra. Il che non rivela affatto lo stato d'animo: con quel sorriso potrebbe essere furente, oppure raggiante. Questa volta escludiamo che possa nascondere qualcosa di diverso da una grande, enorme soddisfazione.
- Ingegnere, ci parli un po' di questo mondiale, delle difficoltà incontrate e di come le avete superate.
"Il momento più difficile è stato proprio l'inizio, il GP d'Australia, dove eravamo andati con la convinzione di poter centrare un buon risultato e invece siamo andati incontro a una cocente delusione. In quell'occasione comunque non abbiamo commesso l'errore di stravolgere la moto tentando nuove soluzioni, come altri avrebbero fatto, ma ci siamo concentrati a cercare la migliore messa a punto e nel GP successivo, a Portimao, abbiamo colto le prime due vittorie della stagione".
- La sequenza vincente è arrivata nella seconda parte del campionato, ossia con l'adozione della tanto contestata distribuzione ad ingranaggi. Sinceramente, il titolo l'avreste vinto lo stesso senza questa modifica tecnica?
"Certamente sì. Basti pensare alla doppietta di Monza, che è stata colta senza la distribuzione ad ingranaggi quando questa, su un circuito così veloce, avrebbe potuto offrire qualche vantaggio, ben più che su altre piste".
- Qual è il punto di forza della RSV4?
"Senz'altro il bilanciamento fra tutti i suoi aspetti: elettronica, motore, telaio. Questo equilibrio è stato raggiunto anche perché abbiamo scelto per i nostri test la pista di Misano, dove lo scorso anno avevamo avuto le più grosse difficoltà".
- Pensando all'anno prossimo, quale prevede possa essere l'avversario più pericoloso per la RSV4?
"Un po' tutti. La Yamaha in primo piano, visto che ha un'ottima moto e un pilota, Melandri, di altissimo livello. Ma dal punto di vista tecnico vorrei far notare una cosa: la Ducati, dopo aver ottenuto la cilindrata 1200, quest'anno è riuscita ad avere due riduzioni di peso in virtù di una supposta inferiorità del suo bicilindrico rispetto ai quattro cilindri. Ebbene, oggi la Ducati ha vinto entrambe le corse ed è ancora in lotta per il titolo Marche a un solo GP dal termine. C'è quindi qualcosa che va rivisto nella regola del bilanciamento tecnico dei motori".
- Ancora a proposito della prossima stagione... Avrete, come si afferma, un team satellite nella nuova squadra nata dall'unione dei team DFX e Borciani? E come pilota Haga?
"Ormai si può dire: avremo questo team satellite, che avrà assistenza diretta e materiale da noi fornito".
- Come commenta la decisione della Ducati di non partecipare più ufficialmente alle corse del mondiale Superbike?
"L'unica cosa che posso dire è che l'Aprilia ha insegnato a tutti che si può vincere anche con team esterni".
- In una recente conferenza stampa, il presidente Colaninno ha ribadito che l'Aprilia non tornerà in MotoGP. Lo ha detto anche a lei?
"l nostro obiettivo era vincere il mondiale Superbike e l'abbiamo vinto. Per quanto riguarda la MotoGP ci sono molti punti da chiarire e la strategia dell'azienda per ora non prevede un nostro rientro in quel campionato. Nessuna decisione di questo genere comunque è mai definitiva".
Questo il comunicato ufficiale diramato dall'ufficio stampa del Gruppo Piaggio dopo la conquista del titolo mondiale piloti Superbike da parte di Max Biaggi

Roberto Colaninno, presidente e AD del Gruppo Piaggio (del quale Aprilia è parte) ha vissuto al box di Imola il trionfo del suo team e del suo pilota e ha commentato:
"Oggi abbiamo conquistato un risultato straordinario, che arriva al secondo anno dall'ingresso di Aprilia nel mondiale Superbike, e che conferma una volta di più l'eccellenza tecnica del Reparto Corse di Noale e del Gruppo Piaggio nel panorama mondiale del settore due ruote. Nella giornata di oggi era impossibile immaginare qualcosa di meglio. Abbiamo vinto il mondiale Superbike su una pista italiana, con una moto italiana, un pilota italiano e uno sponsor - Alitalia - che porta l'Italia nel mondo. Non è mai successo in tutta la storia del mondiale Superbike ed è un fatto che rende tutti noi ancora più orgogliosi".
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